Suite per violoncello solo No. 1 di J. S. Bach

Cello Suite No. 1 in G Major BWV1007

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    Il periodo 1717-23 trova
    Johann Sebastian Bach
    a Kothen come maestro
    di cappella del principe
    Leopold von Anhalt,
    dove godé di ampia
    libertà di lavoro.

    Risalgono a quel periodo alcuni
    grandi lavori strumentali quali:
    le quattro Suite per orchestra,
    i Concerti brandeburghesi,
    i Concerti per violino e
    per clavicembalo, le Suite inglesi
    e francesi, la prima parte
    del clavicembalo ben temperato
    e le opere per strumenti
    ad arco senza basso.

    Le suite per violoncello solo
    appartengono a questo
    periodo e sono costituite
    da un ciclo di sei suites.

    Le Suites per cello solo ci sono
    pervenute da una copia redatta
    dalla seconda moglie di Bach,
    Anna Magdalena, conservata
    presso la biblioteca nazionale
    di Berlino.

    Costruita in una tonalità di ampia
    risonanza SOLM,
    la Suite BWV 1007
    apre il ciclo delle sei.

    Il suo semplice lirismo si snoda
    nelle varie danze:

    Prelude
    Allemande
    Courante
    Sarabande
    Minuet I°
    Minuet II°
    Gigue.


     
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    PRELUDE


    Prelude letteralmente composto
    da pre/avanti e ludere
    da ludos/gioco,
    introduce la Suite.

    La sua forma libera spesso si basa,
    come il seguente preludio, su una
    forma caratteristica per questo
    tipo di composizione, quella
    di prendere come modello
    un disegno ritmico che serve
    da base all'intero pezzo,
    lasciando all'armonia ed
    ai suoi giri armonici la funzione
    di formare i singoli periodi,
    in questo caso la frammentazione
    in sedicesimi dell'accordo
    con fioritura in nota di volta
    della parte superiore.

    In riferimento alla suite di Bach,
    assume anche la funzione
    di guida per la suite, ne introduce
    il carattere ed anche in molti casi
    un motivo base un punto
    di riferimento armonico.

    Non quindi una funzione
    solamente introduttiva,
    ma organica all'intera
    unità delle danze.



    Esecuzione di Mischa Maisky.

     
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    ALLEMANDE


    Danza di origine tedesca
    di andamento binario
    moderato con carattere
    processionale.

    Riguardo a queste suite, narra
    la leggenda che Bach sia stato
    costretto dalla necessità più
    che dal desiderio di innovazione.

    Era allora consuetudine
    che il violoncello suonasse
    parti di accompagnamento e
    le parti più melodiche e virtuose
    fossero invece affidate alla viola
    da gamba.

    Il compositore lavorava, come
    già accennato, presso la corte
    di Leopoldo di Anhalt-Köthen,
    un gambista, che si dilettava
    a suonare le sue opere.

    Il principe che magari non difettava
    di buona volontà, era poco provvisto
    delle virtù necessarie all'esecuzione
    di pezzi complicati, per cui Bach
    non potendo comporre parti
    complesse per viola da gamba,
    iniziò a scrivere pezzi
    per violoncello solo.


     
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    COURANTE


    Danza di origine italiana,
    fu in origine di tipo binario
    e poi ternario.

    Si distinguono la corrente italiana
    più rapida e impetuosa, e
    quella francese più contenuta.

    Questa corrente è del tipo italiano,
    con motivi di forte e
    dinamica incisione.

    Contrasta nella suite
    con la precedente Allemande.


     
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    SARABANDE


    L'apparente rigore formale
    di due periodi composti
    da due frasi di quattro battute
    ciascuna, racchiude al suo interno,
    nella composizione degli incisi
    e delle semifrasi, una dialettica
    frastagliata in questa danza
    nobile e solenne.


     
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    MENUET I° e II°


    Dopo la Sarabanda, Bach
    inserisce delle danze variabili,
    secondo le norme della Suite.

    In questo caso sono minuetti.

    Elegante e scorrevole il primo.

    Il secondo composto, come
    da tradizione, nel corrispettivo
    minore e la ripresa del primo
    senza ripetizioni, questo
    minuetto è caratterizzato
    da un'aggraziata eleganza.


     
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    GIGUE


    Danza di origine irlandese,
    in tempo composto veloce,
    (suddivisione ternaria) in origine
    in 3/8 e successivamente in 6/8
    e 12/8, costituisce il tempo finale
    mosso della suite, Bach ne fa largo uso.

    Dall'inizio caratterizzato
    da anticipazioni che suggeriscono
    quasi un andamento sincopato,
    Pablo Casals ha eseguito la giga
    sincopando le anticipazioni,
    si passa ad un finale intensificato
    da ampie progressioni.


     
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    Pau Casals
    El Vendrell, 29 dicembre 1876
    San Juan, 22 ottobre 1973



    Pau Casals violoncellista,
    compositore e direttore
    d'orchestra spagnolo,
    ebbe il merito di ridare
    notorietà alle Suite
    per solo violoncello di Bach.

    Egli le riscoprì facendole rientrare
    nel repertorio violoncellistico
    trasformando la sua esecuzione
    nell'apice del virtuosismo
    violoncellistico del XX secolo.

    Dopo la sua registrazione delle suites
    per violoncello, in molti compositori maturò
    il riconoscimento del violoncello come
    strumento solista, tanto che il repertorio
    per violoncello solo nella prima metà
    del XX secolo crebbe a dismisura:
    fra il 1900 e il 1960 furono scritte
    oltre 160 composizioni per violoncello,
    di cui molti concerti per violoncello.


    Ecco l'esecuzione originale di Casals
    della Suite No. 1 di Bach
    per violoncello solo.





     
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7 replies since 17/1/2011, 18:10   453 views
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