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Marc Chagall
Il profeta Geremia
1968
Olio su tela
115X146,3cm
Centre Georges Pompidou - Parigi
Questa grande tela dipinta da Chagall alla fine degli anni Sessanta costituisce il punto di arrivo del ciclo pittorico biblico.
"Il profeta Geremia" è una figura di grande interesse per Chagall che ne riprende l'immagine diverse volte nella sua produzione.
Nel dipinto del 1968, Geremia è un vecchio seduto al centro della tela a occuparne gran parte; la mano sinistra appoggiata sul petto, e la destra a reggere un libro, forse le sue "Lamentazioni", la lunga barba e i piedi scalzi, questa ieratica e imponente immagine domina sullo spazio circostante con umiltà e devozione.
I suoi piedi sono verdi come la collina su cui è seduto, mentre accanto un angelo bianco lo osserva, forse ascoltando le sue preghiere.
Entrambe le figure sono inscritte in uno spazio celeste delimitato dalla luce e dal moto dei pianeti.
Accanto al profeta, in basso a sinistra, una città illuminata di rosso e di viola si stende sul pendio della collina e sopra di essa una coppia si abbraccia nel cielo.
Dietro il profeta, in basso, una mano scura lascia nel verde un messaggio in lingua ebraica.
I toni scuri dell'immagine si ricollegano perfettamente allo stile adottato in tutta la produzione biblica di Chagall, tuttavia la stesura del colore si discosta rispetto alle opere precedenti, e vede uno sfaldamento delle campiture, una disomogeneità nei campi cromatici che rivela il raggiungimento di un nuovo stile, espressivo ed espressionista.
La figura di Geremia, attraverso le scelte cromatiche, mette in luce la duplice essenza del profeta, come messaggero di dio e come anima pura e aperta: il giallo e il verde si spartiscono la figura del vecchio secondo il canone gerarchico dell'importanza, che pone in primo piano il giallo divino nella parte superiore del corpo con la testa e il cuore, sede dell'intelletto e dei sentimenti. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 17/8/2022, 15:54 |
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