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Sad Calipso
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Ritratto di Paganini eseguito da Delacroix nel 1932
E' necessario sottolineare che Paganini, grandissimo promotore di se stesso, sfruttò a proprio vantaggio le sue caratteristiche fisiche e, soprattutto, non smentì mai le voci che accostavano il suo nome a quello del diavolo.
Nel 1812 Paganini assiste, alla Scala di Milano, ad uno strano balletto di Salvatore Viganò intitolato "Il noce di Benevento", che parla di streghe che si riuniscono nei pressi di un albero.
Una delle melodie di questo lavoro lo affascina a tal punto che incomincia ad inserirla nei concerti.
Diventa famoso e i media del tempo si occupano di lui, lo vediamo ritratto mentre suona circondato da diavoli.
Paganini si trasforma in un fenomeno massmediatico e fioriscono le prime leggende metropolitane sulla sua chiacchierata persona.
Le voci si rincorrono.
Sembra che da bambino, a causa del morbillo, sia quasi stato sepolto vivo!
Durante i suoi concerti c’è chi giura di vedere sinistri bagliori o di sentire odore di zolfo!
In questo clima eccitato, persino il poeta Heinrich Heine, nelle Florentinische Nächte, descrive così il musicista durante un’esibizione:
“Dietro a lui s’agitava uno spettro, la fisionomia del quale rivelava una beffarda natura di caprone e talvolta vedevo due lunghe mani pelose (le sue, pareva) toccare le corde dello strumento suonato da Paganini. Talvolta esse gli guidavano pure la mano onde reggeva l’arco e risate belanti d’applauso accompagnavano i suoni che sgorgavano dal violino sempre più dolorosi e cruenti.”
Edited by Lottovolante - 19/2/2011, 06:57
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