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Sad Calipso
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Niccolò Paganini, con le mani affusolate e le dita lunghissime che ghermivano il violino come artigli, suonava il suo strumento in modo inconsueto, strappando le corde o tenendolo capovolto.
Il musicista si presentava ai suoi concerti su di una carrozza nera a sua volta trainata da quattro cavalli neri.
Come già spiegato aveva perso tutta la dentatura e la bocca gli era così rientrata e naso e mento si erano avvicinati, così quando Paganini suonava sul palcoscenico doveva davvero sembrare ad uno scheletro in frack con un violino incastrato sotto la mascella.
Era dotato di una tecnica straordinaria e le sue composizioni erano considerate ineseguibili da un altro violinista.
Era velocissimo, compiva salti melodici di diverse ottave, eseguiva lunghi passi con accordi che coprivano tutte e quattro le corde, alternava velocemente note eseguite con l’arco e note pizzicate alla mano sinistra.
Eseguiva anche misteriosi e spettrali armonici artificiali.
Ogni tecnica era portata all’eccesso e le sue violente esecuzioni finivano quasi sempre con la volontaria e progressiva rottura delle corde e la conclusione del concerto sull’unica corda superstite, quella di sol.
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5 replies since 18/2/2011, 20:50 6935 views
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