San Giovanni a Patmos

Hieronymus Bosch, 1489

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  1. Milea
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    Johannes_op_Patmos_Bosch

    San Giovanni a Patmos (recto), 1489
    olio su tavola 63 × 43,3 cm
    Berlino, Gemäldegalerie



    In netto contrasto con le tradizionale, rutilanti scene apocalittiche di cui il pittore è l’artefice indiscusso, l’evangelista è qui immerso in un calmo e disteso paesaggio fluviale, lontano dalle visioni infernali di cui fu cantore, avvolto da un manto rosato, con il libro sulle ginocchia, il calamaio in terra, mentre annota le rivelazioni che gli fa il cherubino sulla rupe. E’ in procinto di scrivere l’Apocalisse, il libro finale della Bibbia, descrivendo le immagini ineffabili che gli apparvero nell’isola greca di Patmos.

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    Sua fonte di ispirazione è la Madonna, che compare in alto a sinistra in uno squarcio del cielo: si tratta, appunto, della Vergine dell’Apocalisse, che siede su una mezzaluna. Ad indicarla al santo è l’ angelo dipinto in grisaille, le cui ali riportano quelle concrezioni fantastiche, care all’artista.

    La linea degli sguardi, coincidente con la diagonale del dipinto, conduce in basso al “più incredibile dei mostri di Bosch”, il coleottero dal ventre tondo e dal triste volto umano dalle cui ali emergono due mani rachitiche e che porta in equilibrio sulla testa una specie di bomba fumante” ( Carl Linfert).

    Vuole forse rubare la penna e il calamaio a san Giovanni?
    L’essere dal corpo di grillo, la testa umana occhialuta, il corpo panciuto, ali di cicala e coda da salamandra, sembra pronto a rubarglielo con un rastrello.
    A vigilare è l’aquila, l’attributo canonico del santo.

    Il calmo paesaggio sullo sfondo è in realtà punteggiato da eventi tragici, come il naufragio di una nave in fiamme.
    La città sullo sfondo, con un'alta torre di cattedrale e un voluminoso edificio cilindrico, è forse Nimega.

    L'esile albero sulla destra conduce l'occhio dello spettatore verso lo sfondo, stagliandosi contro il cielo azzurrino.(M.@rt)


    Edited by Milea - 14/6/2014, 12:28
     
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1 replies since 27/2/2011, 17:54   123 views
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