Trittico delle tentazioni di sant’Antonio

Hieronymus Bosch, 1501

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  1. Milea
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    bosch_Meditazione_Antonio


    La meditazione di sant’Antonio, dal 1501
    olio su tavola, 131,5x53 cm
    Lisbona, Museu Nacional de Arte Antiga
    Anta interna destra del Trittico delle tentazioni di sant’Antonio















    Nello scomparto destro del trittico, la tumultuosità delle visioni dell’eremita sembra ridimensionata in favore di un ritrovato raccoglimento interiore: il santo, rivestito del suo pesante saio e immerso nelle letture, rivolge lo sguardo all’esterno.

    Evita di farsi tentare dalla lussuria, simboleggiata dall’ avvenente fanciulla sotto un albero cavo, la cui nudità è resa manifesta dallo scostamento del drappo rosso a opera del demone alato.

    Un altro peccato da cui il santo è tenuto a guardarsi è la gola: la tavola imbandita e sorretta da alcune figure ignude allude proprio ai piaceri del cibo, la cui infida natura è rappresentata dal felino che sbuca sotto la tovaglia.

    Altre creature enigmatiche, connesse con le tentazioni del santo, sono il “grillo” in primo piano (un ventre con un orecchio trafitto da un pugnale) e, più in profondità, quello nel girello, un vecchio bambino piuttosto inquietante.

    Di sfondo si apre una città fantastica, con architetture orientali: un uomo nudo è costretto a sostenere una lotta acquatica con un drago.

    Memorabile è la coppia volante, un uomo e una donna a cavallo di un pesce, uno dei simboli più riconoscibili di tutta la pittura di Bosch.

    La loro originalità, così come per tutte le immagini inventate da Bosch, è indiscussa. (M.@rt)






    Bosch_Pesce




    Edited by Milea - 7/5/2014, 18:22
     
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3 replies since 3/3/2011, 20:10   491 views
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