Pin Up XXX , Milo Manara

Il devoto culto del Maestro Manara per la bellezza femminile

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    Pin Up XXX - Milo Manara



    manaramanaraaliberti

    Pin Up XXX
    Aliberti editore
    Pagine: 144
    Prezzo: € 27,00





    In breve
    «Osservando attentamente ogni tavola ho la sensazione di assistere a un rapporto sessuale, dall’inizio lento, meno lento, sempre in crescendo, fino a esplodere nella sua sensualità più profonda e nella dolcezza dell’appagamento.
    Le ultime tavole, poi, suggellano il devoto culto del Maestro Manara per la bellezza femminile. Attraverso un omaggio, che porta a una necessaria riflessione, sul ruolo delle donne che hanno ispirato, ieri e oggi, artisti e uomini comuni».
    Loris Mazzetti




    Il libro
    «Nei miei disegni il desiderio è una delle componenti più importanti, l’altra è la trasgressione al comune senso del pudore. Oggi è molto difficile suscitare pubblico scandalo. Nei miei fumetti, quelli che nascono sui miei testi, ho rarissimamente disegnato l’amplesso di due persone in una camera da letto, perché non lo trovo interessante e per niente scandaloso. è più facile trasgredire in televisione. In un popolare talk show oggi è possibile parlare di pene e vagina e non accade nulla. Luciana Littizzetto lo fa tutte le domeniche a Che tempo che fa, lo fa in modo molto scorrevole, senza pruderie e Fazio fa finta di scandalizzarsi, il pubblico si diverte. La stessa cosa fatta in un’altra trasmissione dove chi parla contemporaneamente si toglie i pantaloni o altro, penso che farebbe scandalo. Quindi fra il concetto e l’atto c’è ancora una bella differenza…

    manara_manara_aliberti_copy_4_1
    A riveder le stelle, frontespizio del libro Pin Up XXX


    I meccanismi che in genere seguo sono abbastanza semplici. La cosa che mi preme di più è rendere credibile la storia. Questo fa diventare accettabile anche un episodio incredibile sul piano erotico. Il lettore può immedesimarsi e vivere gradatamente l’avventura. Le faccio un esempio al negativo. Io sono amico di Tinto Brass, lo stimo molto soprattutto per i primi film. Quando lui realizza una pellicola erotica tende a non rendere credibili le sue eroine. Se lui fa vedere una ragazza che scorrazza per la città sopra una bicicletta con la gonna che le arriva alla vita e senza mutandine, non è credibile. L’immagine può essere erotica ma si fa fatica a pensare che ciò possa accadere nella realtà. Immediatamente scatta un pensiero: “Queste sono le fantasie dell’autore”.

    Quello che io cerco di fare, non sempre ci riesco, è l’esatto contrario. Vorrei che il lettore pensasse che non siano solo le mie fantasie ma il racconto di una storia vera. Il fumetto non ha niente di reale. La storia deve essere verosimile, solo così permette l’identificazione… Nel corso degli anni ho scoperto che non è la nudità che fa scattare l’eros, ma la sua gestione. C’è un meraviglioso dipinto di Tiziano, Amor sacro e Amor profano, che spiega perfettamente questo concetto. Il quadro è commissionato da Nicolò Aurelio in occasione delle nozze con Laura Bagarotto, rappresenta la sposa assistita da Venere. La stessa modella viene dipinta, contemporaneamente, vestita e nuda. Tra le due immagini quella che ha più forza erotica è quella vestita. È l’intenzione che rappresenta la figura che fa scattare l’erotismo…» Milo Manara

    sisleymilomanara




    milomanara

    L’autore
    Milo Manara nasce a Luson in provincia di Bolzano il 12 settembre 1945, in una famiglia in cui Manara e i fratelli, per essere autosufficienti, fanno lavoretti sin da adolescenti (dall’età di dodici anni Manara realizzava pannelli decorativi su commissione).
    Seguendo le sue inclinazioni naturali, si diploma a un liceo artistico privato. Si trasferisce a Verona dove inizia a lavorare come assistente dello scultore spagnolo Miguel Berrocal e nello stesso periodo s’iscrive alla Facoltà di Architettura a Venezia. Insieme ad altri artisti, durante i movimenti del Sessantotto, contesta in maniera netta la Biennale di Venezia.

    Improvvisamente, grazie alla moglie francese di Berrocal, Manara scopre il Fumetto, di cui non era mai stato durante l’infanzia o l’adolescenza un appassionato e viene affascinato dal carattere di produzione in serie del medium, che lo discosta dall’unicità dell’opera d’arte pittorica per apparentarlo molto di più alla letteratura, anche nei confronti del pubblico di massa per l’accessibilità dei prezzi. Manara vede nel fumetto la possibilità di costruire un proprio ruolo nella società, anche grazie a un rapporto con la retribuzione, nel campo editoriale rispetto a quello artistico, più onesto e aderente alla società, e decide pertanto di provare a cimentarsi con questo linguaggio. È così che debutta alla fine degli anni Sessanta come autore di storie erotico-poliziesche sulla collana “Genius”, e subito dopo in Jolanda de Almaviva, serie sexy di grande successo. Lascia intanto gli studi universitari.

    Negli anni Settanta avvia la collaborazione con il “Corriere dei Ragazzi”, dove disegna una serie di fumetti sceneggiati da Mino Milani in cui vengono processati i grandi personaggi storici, La parola alla giuria. Nello stesso periodo, sui testi di Alfredo Castelli e Mario Gomboli, realizza Un fascio di bombe, fumetto sulla strategia della tensione nelle stragi di Stato, da poco ripubblicato in Italia. Subito dopo, assieme a Silverio Pisu, Manara dà vita a Lo Scimmiotto ad Alessio, il borghese rivoluzionario, che segnano il suo debutto nel fumetto d’autore. Collabora con la casa editrice francese Larousse, per cui realizza alcune storie inserite nelle raccolte L’Histoire de France en bandes dessinées, La decouverte du monde e L’Histoire de la Chine.

    La sposa, Gustav Klimt, da "Il pittore e la modella",
    prima edizione, Sensualitars 2002

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    Nel 1978 crea il suo primo personaggio di successo e ne sceneggia anche la storia, pubblicata in prima battuta in Francia dalla rivista “(A SUIVRE)”: HP e Giuseppe Bergman, dove HP è un chiaro riferimento al suo maestro e mentore Hugo Pratt, trasformato in uno dei protagonisti del racconto; negli anni a seguire, Manara pubblica altri episodi dedicati a Giuseppe Bergman, che fisionomicamente ha le fattezze dell’autore e di Alain Delon.
    Tra la fine del decennio e i primi anni Ottanta partecipa alla realizzazione della Storia d’Italia a fumetti da Enzo Biagi e crea, su commissione della rivista “Playmen”, Il gioco, storia ad alta densità erotica che dà un successo a livello mondiale, straordinario e inatteso, a Manara. Di questo periodo è anche il primo di due lavori su testi di Hugo Pratt, per il quale disegna due storie fondamentali per la sua carriera: Tutto ricominciò con un’estate indiana, pubblicata dalla rivista “Corto Maltese”, seguita da El gaucho, pubblicata da “Il grifo”. Oltre a un’altra storia importante, questa volta di ambientazione western, pubblicata ancora in Francia dalla rivista “Pilote”: L’uomo di carta.

    Su sceneggiatura di Castelli, Manara disegna poi L’uomo delle nevi, per la collana “Un uomo, un’avventura”, edita da Cepim, oggi Sergio Bonelli Editore. Subito dopo crea Miele, forse il suo personaggio femminile più famoso, protagonista dei volumi Il profumo dell’invisibile di sei storie brevi intitolate Candid Camera.
    Nel 1987 inizia la collaborazione con Federico Fellini. Il grande maestro riminese, al quale Manara aveva dedicato una storia breve, Senza Titolo, lo aveva molto influenzato, soprattutto con 8 1/2. In seguito al loro incontro, Fellini gli chiede le illustrazioni per una sceneggiatura che pubblica sul “Corriere della Sera”. Da qui Manara, con il consenso del regista, trasforma il testo di Fellini in uno straordinario fumetto, Viaggio a Tulum, apparso su “Corto Maltese”. Il rapporto tra i due si consolida: Fellini rimette mano a uno dei suoi progetti più personali e insieme danno vita a Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet, pubblicato da “Il grifo”. Manara realizza inoltre i manifesti dei film di Fellini Intervista La voce della luna.

    Indossatrice ingannevole, inedito per "Il pittore e la modella", 2002
    manara_manara_aliberti_copy_2_1


    All’inizio degli anni Novanta, realizza le tavole a fumetti del Cristoforo Colombo di Enzo Biagi. In questo periodo tra le tante collaborazioni internazionali illustra un libro di racconti di Pedro Almodovar, El fuego y las entrañas. Illustra anche Fantasex, raccolta di racconti di erotismo e fantascienza, cui fa seguito la trasposizione fumettistica di tre classici della letteratura: Gulliveriana, Kamasutra L’asino d’oro. Disegna poi tre storie di carattere sociale: Ballata in si bemolle, dedicata al tema dell’usura, Rivoluzione, sull’imbarbarimento generato dalla televisione, e Tre ragazze nella rete, ispirata al mondo di Internet.

    Il decennio si chiude con il ritorno di Giuseppe Bergman con quella che si può considerare una delle sue storie più belle, A riveder le stelle – Le avventure metropolitane di Giuseppe Bergman, riflessione sull’arte all’inizio del nuovo millennio, attraverso il ricordo di tre grandi amici scomparsi: Andrea Pazienza, Federico Fellini, Hugo Pratt.
    Dopo tante pubblicazioni in Francia è la volta degli Stati Uniti, grazie ad una collaborazione con la DC Comics per la sua etichetta adulta Vertigo, per cui realizza la storia di Desiderio nel volume Sandman – Notti Eterne. Qualche anno dopo, anche la Marvel Comics commissiona un lavoro a Manara: in coppia con Chris Claremont, nasce una storia degli X-Men femminile, X-Men:Ragazze in fuga.

    Realizza 46, una storia a fumetti tra sogno e realtà su Valentino Rossi, che prende il titolo dal numero della moto del campione italiano, pubblicata su “Rolling Stones” e poi in volume, mentre su sceneggiatura di Vincenzo Cerami, al suo esordio nella scrittura di un fumetto, pubblica Gli occhi di Pandora.

    Illustrazione tratta da
    "Milo Manara - Legambiente - Le 4 stagioni - La primavera",
    portfolio realizzato da Edizioni Di per l'associazione di Legambiente, 1999

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    Dall’inizio degli anni Duemila, Manara lavora al progetto Il pittore e la modella, un viaggio nella storia dell’arte pittorica a partire dal rapporto pittore-modella.
    Su testi di Alejandro Jodorowsky disegna poi un fumetto sulla casata de I Borgia, in quattro puntate, tra il 2004 e il 2010.
    Con l’espandersi della comunicazione multimediale, l’attività di Manara si diversifica orientandosi anche verso la realizzazione di storyboard e la consulenza per campagne pubblicitarie, come quelle per Chanel, per lo spot firmato da Luc Besson, Sisley, Fastweb, Eminence, Permaflex e Yamamay, contributi e progetti realizzati per Internet e il computer, come Gulliveriana, un cd-rom su una sua storia, seguito da Il gioco del Kamasutra.

    Nel 2008 Manara sigla un accordo di esclusiva con Napoli COMICON per la cura e la gestione di tutte le sue mostre, in Italia e all’estero, in conseguenza negli ultimi anni moltissimi sono stati gli eventi, le mostre, i festival a cui Manara ha partecipato in tutto il mondo, dal Brasile, alla Francia, alla Germania, al Belgio, alla Polonia, alla Norvegia e fino alla Corea del Sud.
    Dopo numerosi premi e riconoscimenti in Italia e all’estero, il 20 febbraio 2009 l’Accademia di Belle Arti di Macerata il titolo di Accademico Honoris Causa. Fonte



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    "A riveder le stelle", storia illustrata facente parte de
    "Le avventure metropolitane di Giuseppe Bergman", 1999


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    Da "Casanova", portfolio pubblicato per la prima volta da Bfb Editions
    in un'edizione limitata a 450 copie firmate e numerate




    Edited by Black Butler - 4/12/2011, 21:37
     
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