-
Sad Calipso
| .
|
Advanced Member
- Group
- Member
- Posts
- 3,875
- Status
- Offline
|
|
Gli anni in cui prende forma il "Parco dei mostri" rappresentano un tempo di crisi intellettuale.
L'equilibrio che la precedente cultura umanistica aveva trovato nei canoni classici si stava ormai sgretolando.
Questo fenomeno di ripensamento, detto Manierismo, abbraccia un lungo periodo, che va dal Sacco di Roma (1527) al Concilio di Trento (1563).
Già il riferimento a questi eventi dà il senso dei cambiamenti politici e religiosi.
Il Manierismo è la risposta a una crisi di valori che investe tutti campi.
L'arte, proprio come Vicino Orsini, si richiude su se stessa e diviene espressione personale, o tutt'al più emenazione di un ambiente colto e raffinato con cui condividere ideali estetici e gusti fastosi.
Il valore non è più affidato all'imitazione della natura, come nell'arte classica, ma al desiderio di superarla attraverso l'artificio.
Tutto è stile, eleganza formale, imitazione, anche delle opere precedenti e soprattutto quelle di Leonardo, Raffaello e Michelangelo.
Si vuole essere originali e stupire.
Da qui la dilatazione delle anatomie, il gigantismo, l'inganno ottico.
Le arti si scambiano: la pittura imita la scultura e viceversa, le architetture divengono scenografie teatrali, come grandi macchine per stupire.
E' proprio l'epoca che decreta il successo dei ritratti di Arcimboldo, composti da un insieme di elementi naturali che, come il "Bosco sacro" di Bomarzo, profumano un pò di bizzarria e un pò di alchimia.
|
|
| .
|
6 replies since 9/1/2012, 20:53 627 views
.