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Lottovolante.
La conchiglia
1.
A conchiglia del buio:
Se tu, carissima, accostassi
Orecchio d'indovina,
Per forza ti dovresti domandare:
«Tra disperdersi d'echi,
Da quale dove a noi quel chiasso arriva?»
D'un tremito il tuo cuore ammutirebbe
Se poi quel chiasso,
Dagli echi generato, tu scrutassi
Insieme al tuo spavento nell'udirlo.
Dice la sua risposta a chi l'interroga:
«Insopportabile quel chiasso arriva
Dal racconto d'amore d'un demente;
Ormai è unicamente percettibile
Nell'ora degli spettri».
2.
Su conchiglia del buio
Se tu, carissima, premessi orecchio
D'indovina: «Da dove -mi domanderesti -
Si fa strada quel chiasso
Che, tra voci incantevoli,
D'un tremito improvviso agghiaccia il cuore?»
Se tu quella paura,
Se tu la scruti bene,
Mia timorosa amata,
Narreresti soffrendo
D'un amore demente
Ormai solo evocabile
Nell'ora degli spettri.
Soffriresti di più
Se al pensiero ti dovesse apparire
Oracolo, quel soffio di conchiglia,
Che annunzia il rammemorarsi di me
Già divenuto spettro
In un non lontano futuro.
Edited by Lottovolante - 9/4/2012, 09:26.