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Da Boldini a De Pisis: i
capolavori di Ferrara in mostra a Firenze
I capolavori di Ferrara in mostra a Firenze fino al 19 maggio. 'Da Boldini a De Pisis' accoglie nelle due prestigiose sedi museali dell'Oltrarno fiorentino (la Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti e Villa Bardini della Fondazione Parchi Monumentali Bardini Peyron) un'ampia rassegna dell'intero percorso museale delle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara. Due secoli d'arte dal romanticismo fino al novecento in un'unica mostra. Spiegano i curatori: “Con questo evento espositivo si è voluto in primis rispondere al disagio subito dalle Gallerie ferraresi a causa dei gravi danni recati agli ambienti di Palazzo Massari, sede delle collezioni dell'Ottocento e del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Filippo de Pisis, a causa del sisma che ha colpito nel maggio 2012 l'Emilia Romagna.
Per informazioni e prenotazioni: Firenze Musei 055.290383;
e-mail [email protected]
Filippo de Pisis, Il gladiolo fulminato, Ferrara
Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Filippo de Pisis
Dopo avere presentato una significativa scelta delle collezioni a Palazzo dei Diamanti, la direzione dei musei ferraresi, non rassegnandosi alla necessita' di ricoverare le opere in deposito, ha domandato e ottenuto ospitalità dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo museale della città di Firenze, così da consentire ad un pubblico più vasto la visione almeno temporanea di alcuni di questi capolavori, riassumibili nella sintetica cifra da Boldini a De Pisis”. A Villa Bardini 26 opere documenteranno le collezioni ferraresi a partire dal Romanticismo storico di Gaetano Turchi, Massimiliano Lodi, Girolamo Domenichini e Giovanni Pagliarini seguito dagli autoritratti dei principali artisti locali - da Giuseppe Mentessi a Giovanni Boldini - per giungere al simbolismo di Gaetano Previati con il capolavoro assoluto Paolo e Francesca (1909), tratto dall'omonimo canto dantesco. Sarà presente in particolare un nucleo rilevante di ritratti del grande Giovanni Boldini.
Filippo De Pisis, La rosa nella bottiglia, 1950
Ferrara, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Filippo de Pisis
Alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti saranno esposte invece 35 opere, tra dipinti e sculture: dal simbolismo letterario di Giovanni Muzzioli e Gaetano Previati, alle allegorie malinconiche nelle sculture di Angelo Conti ed Arrigo Minerbi. Anche qui si potranno ammirare tre capolavori di Giovanni Boldini intriganti per il sapore inedito, rispetto al repertorio consueto del pittore: due nature morte (Un angolo della mensa del pittore; Le mele calville) e la Marina a Venezia con scansioni geometriche simile ad una composizione manga giapponese. A documentare il passaggio al futurismo saranno una tela di Arnoldo Bonzagni ed un Bronzo di Annibale Zucchini; mentre la corrente che perseguì la ripresa della tradizione classica, con evidenti riprese dai maestri Rinascimentali ferraresi, sarà rappresentata dal Ritratto della sorella (1921) di Achille Funi di cui esporrà anche le sue suggestioni dall’antico del Foro romano.
Filippo de Pisis, Strada di Parigi, 1938, Ferrara
Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Filippo de Pisis
In mostra il Bove di Carrà, “dove sembra che il peso ed il valore di un’ intera tradizione italica trovi corpo, come il buio della pena si annida nel corpo della madre del carcerato di Mario Pozzati”. Un’amplificazione in linea con i monumentali progetti della politica del Regime, sarà quella che si documenta nella forma a larghe campiture utilizzata da Mario Sironi nello “studio per un mosaico del Palazzo di Giustizia di Milano”. L’omaggio al Novecento ferrarese si concluderà con una tra le più importanti collezioni di opere del grande artista – poeta Filippo De Pisis, che racconta la sua personalissima visione d’artista attraverso nature morte, ritratti, vedute parigine, fiori raccontati e dipinti con una forma coinvolgente e sintetica. “Quei capolavori di artisti di prima grandezza nel nostro recente passato, l’Otto e il Novecento che conducono verso la contemporaneità, (e che) non hanno bisogno di commento: quelli di Boldini e De Pisis sono i più famosi e i più amati, ma la selezione è ampia e varia, e consente di aprire prospettive non ovvie anche ad un pubblico di amatori informati” spiega Cristina Acidini, Soprintendente per il Polo Museale di Firenze.
Giovanni Boldini, Donna in nero che guarda il “Pastello della signora Emiliana
Concha de Ossa”, 1888 ca
Giovanni Boldini, La signora in rosa, 1916, olio su tela,
Ferrara, Museo Giovanni Boldini
Giovanni Boldini, Ritratto del piccolo Subercaseaux, 1891
olio su tela, Ferrara, Museo Giovanni Boldini
Roberto Melli, Composizione di oggetti, 1934
Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Filippo de Pisis
Giovanni Boldini, Marina a Venezia, 1909-1910
olio su tavola, Ferrara, Museo Giovanni Boldini
Fonte: huffingtonpost.it
Edited by Costantine Rose - 23/2/2013, 10:16.