MUSE: il Museo delle Scienze di Trento di Renzo Piano

Inaugurazione il 27 luglio con 24 ore di festa no stop

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    Zero gravity


    È la prima sensazione che si ha entrando al Muse, il nuovo Museo delle Scienze di Trento firmato da Renzo Piano, che inaugura il 27 luglio con 24 ore di festa no stop. Sei piani di oggetti fluttuanti, ghiacciai ricreati, dinosauri e una foresta pluviale con una sola parola d'ordine: interattività. Eccolo finalmente... Dopo ben dieci anni di discussioni, progetti, lavori. È il MUSE, il nuovo Museo delle Scienze di Trento e sarà inaugurato sabato 27 luglio con una festa che durerà 24 ore no stop. Il museo è un concentrato di exibit interattivi e installazioni multimediali che favoriscono l'apprendimento attraverso il "fare" pratico, ma è anche un centro di ricerca dove lavorano quaranta studiosi in sette unità delle scienze naturali riconosciuto dalla Regione al pari di università e fondazioni: 12.600 metri quadri in tutto ospitano mostre temporanee e permanenti, laboratori di ricerca e didattici, servizi per l'accoglienza, archivi e collezioni. Scopriamo qualcosa di più...

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    LA STRUTTURA
    Il progetto porta la firma di Renzo Piano e ricorda una montagna in cui si alternano vuoti e pieni. Vetro e bambù predominano, contribuendo alla sensazione di "zero gravity" che tocca il suo apice nel "big void" centrale dove fluttuano oggetti, monitor, fotografie e attorno cui si affacciano i sei piani dell'edificio, riflettendosi in uno specchio d'acqua che amplifica volumi, luci e ombre. La struttura rispetta i criteri di ecosostenibilità grazie a pannelli solari, sonde geotermiche, zone in cui la ventilazione e l'illuminazione sono ottenute naturalmente. Il parcheggio c'è, ma con posti limitati, perché per raggiungere il museo c'è anche una comodissima pista ciclabile e muoversi in bicicletta è più bello e non inquina. Il museo è infatti inserito in un grande parco nella zona della città più vicina al fiume, oggetto di riqualificazione.

    I SEI PIANI DEL MUSEO
    Il percorso museale è stato pensato dall'alto al basso, attraverso sei piani ciascuno con ambienti immersivi che creano spazi virtuali a 360°.

    +5: sulla sommità dell'edificio, una terrazza permette di ammirare il paesaggio alpino circostante.

    +4: ai piani più alti si parla di alta montagna. Un grande ghiacciaio ricostruito con rocce, vegetazioni e ghiaccio veri si raggiunge attraverso un ponte attrezzato dove sperimentare anche la sensazione del vuoto. Attraversando un tunnel si viene trasportati sulle cime alpine delle Dolomiti, mentre un video wall mostra in tempo reale la situazione meteorologica di varie località trentine. Non manca un richiamo alle avventure di esploratori e storici alpinisti.

    +3: un labirinto della biodiversità vi porta alla scoperta degli ecosistemi e degli animali alpini, del loro rapporto, delle tecniche di sopravvivenza nel susseguirsi delle stagioni. Ventisei ambienti, due acquari, con animali imbalsamanti, giochi e laboratori per bambini.

    +2: racconta la storia delle Dolomiti, il loro processo geologico di formazione e trasformazione attraverso reperti come rocce, fossili, minerali, spiega i rischi ambientali come terremoti, valanghe. Qui un acquario tropicale con acqua salata contiene gli elementi della barriera corallina a rappresentare l'ambiente di formazione delle rocce.

    +1: la macchina del tempo ci trasporta nella preistoria con i primi ritrovamenti che testimoniano la presenza dell'uomo di Neanderthal sulle Alpi, l'arrivo dell'Homo Sapiens e l'introduzione nel Neolitico dell'agricoltura e dell'allevamento. Ma lo sguardo è anche rivolto al futuro, ai cambiamenti del sistema Terra e alle problematiche che comportano. Con una stampante 3D infine ognuno potrà produrre il proprio oggetto tecnologico del futuro.

    0: due spazi espositivi innovativi, uno sensoriale dedicato ai bambini per stimolare tatto, vista e udito, l'altro con oggetti e macchine sospesi che riproducono fenomeni fisici e con cui il visitatore può interagire.

    -1: Teche sospese che rappresentano il Sistema solare ci riportano alle origini della terra e alla nascita delle prime forme di vita. La galleria dei dinosauri ci introduce alle tematiche di evoluzione degli ambienti e delle specie viventi.

    La chicca: la serra tropicale dove viene protetta e fatta crescere una foresta pluviale con temperature particolari per lo sviluppo di piante e animali. È un richiamo all'Estern Arc della Tanzania, uno dei territori più ricchi di biodiversità, dove aggirarsi tra felci, banani, fiori, spezie, uccelli, rettili, insetti, anfibi, farfalle.

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    L'INAUGURAZIONE
    24 ore no stop per scoprire i sei piani del museo divise in grandi momenti di scienza e arte da 4 ore ciascuno.

    Ecco il programma.

    Dalle 18 alle 22
    Sulle note dell’orchestra Haydn di Trento e Bolzano (che spazierà da brani di Brahms alle colonne sonore di celebri film dedicati alla natura, alla scienza, allo spazio), si apriranno le porte del nuovo museo. Sarà l'architetto Renzo Piano in persona ad illustrarvi il senso del progetto, mentre una volta all'interno delle sale sarete intrattenuti da due talk show sui temi «Esplorazioni» e «Attrazioni» con la presenza di scienziati, attori, filosofi, giornalisti, biologi, fisici, antropologi.

    Dalle 22 alle 2
    Con il calare della notte si esplorano nuovi mondi misteriosi e surreali. Invasioni lunari e una diversa forza di gravità saranno evocati attraverso costumi, giochi di luce e ombra, i quadri di sabbia della più famosa sand artist italiana e performance di light painting. A mezzanotte sulle pareti del museo saranno proiettate immagini 3D che vi trasporteranno in un racconto fatto di incredibili forme e colori. A notte fonda le suggestioni del subconscio prendono forma con la musica hip-hop ed elettronica di Frankie HI-NRG Mc e con il video live set VJ Sabota. Seguiranno la proiezione di «Ecoplanet - Un pianeta da salvare», film d’animazione su tematiche ambientaliste, e momenti di prosa e poesia dal vivo.

    Dalle 6 alle 10
    Dolce risveglio con l'esibizione del cantante Niccolò Fabi e le parole in musica di Giovanni Lindo Ferretti con «Bella gente d’Appennino» sulla vita di montagna tra boschi, animali, transumanza.

    Dalle 10 alle 14
    È il momento delle famiglie che potranno cimentarsi in giochi scientifici, seguire divertenti presentazioni con i ricercatori del museo che distribuiranno pillole di scienza, partecipare a laboratori creativi e assistere a performance artistiche all’interno del museo aperto.

    Dalle 14 alle 18
    Continuano i laboratori con come sottofondo musicale il concerto ALLEGROMODERATO, orchestra sinfonica dove i musicisti professionisti affiancano quelli con disabilità cognitive. Se alle 18 ci sarà la chiusura ufficiale degli eventi, la festa in realtà continua nella lobby del museo con una cena per degustare specialità tropicali con vista sulla serra. Questo evento è l'unico a pagamento per cui occorre prenotare. Anche la performance di Giovanni Lindo Ferretti è su prenotazione in quanto i posti sono limitati - tel. 0461 270311.

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    Edited by Lottovolante - 27/7/2013, 21:53
     
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