TOUR DE FRANCE 2014: altimetria, percorso, tappe [FOTO]

Al via 22 squadre, 198 corridori, 17 italiani. Niente abbuoni

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  1. Lottovolante
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    Tour de France, il via inglese.
    Poi il pavé e una sola crono.


    Tre tappe inglesi con William e Kate presenti alla Grande Partenza. Al via 22 squadre, 198 corridori, 17 italiani. Niente abbuoni.

    ALTIMETRIA

    Per la ventesima volta nella sua storia, cominciata il 1903 davanti a una taverna alle porte di Parigi, il Tour de France scatta dall’estero: la prima fu nel 1954, Amsterdam. Ma è la rapida successione di Grande Partenze non francesi che impressiona: cinque dal 2007, e sarà così anche nel 2015, Utrecht in Olanda. Sabato da Leeds, Yorkshire, scatta l’edizione numero 101. Conclusione domenica 27 luglio sui Campi Elisi di Parigi: 21 tappe, 3664 chilometri. Tre tappe in Inghilterra, per festeggiare la crescita del ciclismo inglese. Quando il Tour partì da Londra nel 2007, con un prologo vinto da Cancellara, non c’erano ancora stati i 16 ori olimpici (13 su pista e 3 su strada) delle Olimpiadi 2008 e 2012. La prima tappa con volata a Harrogate, anche se il finale è complicato; domenica tappa molto impegnativa a Sheffield, la città dell’acciaio, con 3400 metri di dislivello e 9 Gpm stile Liegi-Bastogne-Liegi; lunedì gran parata a Londra, con arrivo in volata davanti a Buckingham Palace come ai Giochi 2012, prima di riprendere il giorno dopo dalla Francia, senza giorno di riposo. Domani a Leeds sono attesi i principi reali William e Kate Middleton , e due milioni di persone sulle strade.


    LE DIFFICOLTA' — È un tracciato diverso dal solito. Niente prologo, niente cronosquadre, niente abbuoni. C’è soltanto una cronometro individuale il penultimo giorno a Bergerac: 54 chilometri, non pochi, ma arriva dopo tutte le montagne. Cambierà la tattica di gara, corridori come Froome, per esempio, fortissimi contro il tempo dovranno esporsi. Mercoledì, la quinta tappa prevede i nove tratti di pavé della Roubaix (15,4 km in totale), con traguardo davanti all’ingresso della Foresta di Arenberg (che il Tour non farà); poi ci sono 11 Gran premi della montagna sui Vosgi, nell’est della Francia, al confine con la Germania. Un’incognita, perché sono strade e salite poco conosciute. In rapida successione, Gerardmer (sabato 12), Mulhouse (domenica 13) e la durissima rampa di La Planche des Belles Filles, dove sbocciò Froome nel 2012, lunedì 14, giorno della festa nazionale. Le grandi montagne sono state ravvicinate, e formano un corpo unico di sette tappe intervallate da una volata e dal secondo giorno di riposo a Carcassonne. Così in fila: Chamrousse e Risoul (prima si scala l’Izoard) sulle Alpi, Bagneres de Luchon (in fondo alla discesa dopo il Port de Bales), Saint-Lary Pla d’Adet (tappone pirenaico con 4 Gpm) e Hautacam, la montagna sopra Lourdes, con il gigante Tourmalet. Riepilogando: 11 Gpm sui Vosgi, 5 sulle Alpi, 8 sui Pirenei. Al via 22 squadre e 198 corridori. Le italiane sono Lampre-Merida e Cannondale. Gli italiani in gara sono 17 (44 Francia, 20 Spagna). La nostra speranza di classifica è Vincenzo Nibali, 29 anni, campione italiano, terzo nel 2012. Ha puntato tutto sul Tour dopo le vittorie alla Vuelta nel 2010 e al Giro nel 2013 per entrare in un’altra dimensione. I favoriti sono il britannico Chris Froome, primo nel 2013, e lo spagnolo Alberto Contador, al riscatto dopo la delusione della stagione scorsa. Ma per la classifica ci sono anche Valverde, Kwiatkowski, Purito Rodriguez, Van Garderen, Talansky, Mollema e il campione del mondo Rui Costa. In volata: Cavendish, Kittel, Degenkolb, Sagan, Demare, Petacchi, Greipel, Kristoff, Viviani, Matthews, Modolo e Viviani (entrambi al debutto). I cronomen: Tony Martin, Cancellara. Sagan e Kwiatkowski sono i migliori in lotta per la maglia bianca (corridori nati dopo il 1° gennaio 1989). Il più vecchio e il più giovane sono nella stessa squadra, la Trek: il tedesco Jens Voigt ha 42 anni e 291 giorni, e precede lo statunitense Horner (42 anni e 255), e gli italiani Petacchi (40 anni e 183) e Tosatto (40 anni e 53). Il più giovane è l’olandese Danny Van Poppel, 20 anni e 344 giorni. Il più giovane italiano è il friulano Davide Cimolai, 24 anni e 326 giorni.
     
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