TOUR DE FRANCE 2014: altimetria, percorso, tappe [FOTO]

Al via 22 squadre, 198 corridori, 17 italiani. Niente abbuoni

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  1. Lottovolante
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    9^ TAPPA
    Nibali 'lascia' la gialla a Gallopin. Martin fa l'impresa solitaria.


    Vince il tedesco dopo una lunga fuga, l'Astana sceglie di non lottare più di tanto per il primato.

    A Mulhouse, oltre al museo dell'automobile più famoso del mondo, si trova anche la città del treno. Tra le locomotive più pregiate entra ora anche Tony Martin, il tedesco che, prima in compagnia, quindi da solo per quasi sessanta km, sfodera una impresa coast to coast durata praticamente tutta la tappa. Forte delle sue straordinarie qualità da cronoman (non si diventa a caso campione del mondo per tre volte consecutive), Martin aveva inscenato un numero forse ancora più eclatante alla Vuelta dello scorso anno. Fu ripreso a Caceres a pochi metri dall'arrivo, 'colpa' di una tirata dalla locomotova Fabian Cancellara, che peraltro poi quella tappa non era neanche riuscito a vincerla. Cancellara c'è anche stavolta, è nel gruppetto dei contrattaccanti, ma la Locomotiva di Berna non riesce ad incidere pur conquistando il secondo posto. Che poi l'uomo più reclamizzato del drappello non è Cancellara, ma un altro Tony, questo francese: è Gallopin, omaggiato della maglia gialla da Vincenzo Nibali. Omaggiato, perché l'Astana di fatto sceglie di non difendere il primato. La decisione è frutto degli interrogativi della tappa precedente, con Nibali rimasto solo a lottare - peraltro molto bene - contro Contador, ma anche contro gli uomini del pistolero che imponevano un forcing formibabile. L'Astana non sembra stanca a vedere la scorta fatta alla maglia gialla, ma è un lavoro 'tranquillo', non c'è il sacro fuoco per mantenere il primato. Giusto, sbagliato? La maglia gialla è sempre bello averla, quindi sbagliato. Ma tatticamente, visto che mancano ancora due settimane, lasciare il peso del lavoro ad altri, è comprensibile. Altro dato da non sottovalutare, rientra in classifica Pierre Rolland, francese dalla tattica guascona: non fa paura tanto per la classifica finale, ma è uomo da piazzamento.


    Il tutto in una frazione carica di storia soprattutto nella sede di arrivo, per una particolarità non unica ma molto rara. Nel 1926 infatti a Mulhouse si impose Jules Buysse che prese e tenne la maglia gialla per un paio di giorni. Buysse fu trionfatore finale anche a Parigi, solo che si trattava del fratello Lucien. Solo altri due fratelli (anche loro belgi) hanno portato la maglia gialla nella stessa edizione di un Tour: nel 1939 Roman Maes vinse la crono e diventò leader dopo la seconda tappa, mentre all'epilogo la classifica finale sorrise a Sylvére. Qualche cenno di cronaca. I 170 km da Gerardmer a Mulhouse sono tosti, li rendono tali sei GPM ed il tempo che, come ormai da fastidiosa consuetudine, è inclemente per buoni tratti del percorso. Non ci si aspetta però una sfida senza quartiere tra Vincenzo Nibali e Alberto Contador. Due i motivi: il primo, siamo alla vigilia della tappa con arrivo a Planche des Belles Filles, la più difficile dei Vosgi. Il secondo, il GPM più duro di giornata, il Markstein (10.8 km, con una pendenza media del 5.4%) è lontano oltre 40 km dall'arrivo. Proprio sul Markstein, Tony Martin sceglie la via della solitudine, lasciando un coraggioso Alessandro De Marchi, che insieme a lui aveva dato la caccia ai parecchi punti in palio per la maglia a pois. Da lì in poi è una cavalcata, trionfale quanto difficile: in pianura perde pochissimo, e dietro a darsi il cambio sono in tanti. Buon per lui, buon per Gallopin, buon per i francesi, che si godranno un loro uomo in giallo proprio nel giorno della Bastiglia. "Di piu' non potevamo fare", commenta con razionalità Vincenzo Nibali la perdita della maglia gialla. "La squadra ha lavorato tutto il giorno e nessuno ci ha aiutato - ha spiegato - Avevamo la maglia sin dal secondo giorno e l'abbiamo difesa abbastanza bene. Siamo tranquilli, l'ha presa Gallopin ma non c'è da perdere la testa. Degli uomini di classifica quello che si e' avvicinato di più e' Rolland - ha concluso Nibali - E' stata una giornata difficile, domani pero' non lavoreremo noi...".

    ORDINE D'ARRIVO DELLA 9^ TAPPA

    1. Tony Martin (Ger, Omega) in 4h09'34"
    2. Fabian Cancellara (Swi, Trek) a 2'45"
    3. Greg Van Avermaet (Bel, Bmc) s.t.
    4. Tom Dumoulin (Fra) s.t.
    5. Matteo Montaguti (Ita) s.t.
    6. Josè Joaquin Rojas Gil (Esp) s.t.
    7. Steven Kruijswijk (Ned) s.t.
    8. Mikael Cherel (Fra) s.t.
    9. Brice Feillu (Fra) s.t.
    10. Tiago Machado (Por) s.t.

    CLASSIFICA GENERALE

    1. Tony Gallopin (Fra, Lotto) in 38h04'38"
    2. Vincenzo Nibali (Ita, Astana) a 1'34"
    3. Thiago Machado (Por, NetApp) a 2'40"
    4. Jakob Fuglsang (Den) a 3'18"
    5. Richie Porte (Aus) a 3'32"
    6. Michal Kwiatkowski (Pol) a 4'00"
    7. Alejandro Valverde (Esp) a 4'01"
    8. Pierre Rolland (Fra) a 4'07"
    9. Alberto Contador (Esp) a 4'08"
    10. Romain Bardet (Fra) a 4'13"
     
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