TOUR DE FRANCE 2014: altimetria, percorso, tappe [FOTO]

Al via 22 squadre, 198 corridori, 17 italiani. Niente abbuoni

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  1. Lottovolante
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    10^ TAPPA
    Contador cade e si ritira. Nibali si scatena!


    Nella terza tappa sui Vosgi il pistolero deve alzare bandiera bianca: frattura alla tibia.

    Un po' di sole si fa largo tra nebbia e pioggia in un clima spettrale, lascia intravedere la sagoma di Alberto Contador. Il pistolero è a terra, stringe i denti, ma ha preso una botta alla schiena ed anche il ginocchio destro sembra a pezzi, ma la diagnosi è ancora più dura: tibia fratturata. Eppure si rialza, prova a restare in gioco, onora stoicamente il suo ruolo di fuoriclasse. Ma le lacrime che ne segnano il volto valgono più di qualsiasi frase: è l'addio al Tour de France. La Grande Boucle, dopo Chris Froome, perde un altro dei suoi grandi protagonisti. Peccato ovviamente, ma la notizia pur enorme, non riesce a fare ombra alla nuova grandissima giornata di Vincenzo Nibali, che con un finale irresistibile trionfa alla Planche des belles Filles, prende la maglia gialla e si scrolla di dosso anche i nuovi punti di riferimento nella lotta alla classifica finale. Alejandro Valverde, Richie Porte, gente degna di considerazione e forte anche di squadre all'altezza. Il Tour oggettivamente ha però una sola guida, e questa parla italiano. Una impresa che spazza via anche i discorsi triti e ritriti sul fair play, che stavano montando quando Contador è risalito in bici per provarci. L'Astana di Nibali ha concesso un po' di tempo allo spagnolo per riprendersi, dimostrando grande correttezza. Kwiatkowski però era davanti parecchi minuti, quindi il team della maglia gialla ha rotto gli indugi alzando l'andatura. Per Contador insomma, ormai purtroppo alla deriva, sarebbe finita anche senza il ritiro. Legge della strada, incontestabile. A beneficio di chi non fosse sulla lunghezza d'onda, ricordiamo mostri sacri della storia che non ebbero scrupoli in situazioni ben meno drammatiche. Charly Gaul divenne 'Monsieur pipì' perchè nel Giro del 1957 (vinto da Nencini) andò a espletare il bisogno dietro un albero e Bobet lo attaccò a fondo. E lo stesso Nencini, dopo una foratura, cadde in una trappola tesa dai celebratissimi Coppi e Magni nel Giro del lontano '55.


    Dunque l'ultima sui Vosgi stravolge il Tour. Sette salite, quattro di prima categoria, compresa l'ultima con arrivo a Planche des Belles Filles, 6 km con una pendenza che tocca il 20%. E' qui che due anni fa Chris Froome colse una vittoria significativa iniziando quel processo di insofferenza verso Bradley Wiggins, poi esplosa senza remore. Che dire, i tempi cambiano. Froome sta recuperando da fratture varie, mentre il ringalluzzito Wiggins annuncia che nel prossimo anno farà la Roubaix e tenterà il record dell'ora. A proposito di Roubaix, Nibali ripropone il copione tattico esibito nella frazione del pavé. Nel drappello che va all'attacco manda un uomo (Westra) che poi si lascia sfilare al momento opportuno, quando Contador cede, per dare manforte al siciliano. Davanti restano Kwiatkowski (per parecchio tempo maglia gialla virtuale), Martin (l'unico che tira, ma lavora proprio per Kwiatkowski ), Visconti, Moinard, Rodriguez (Purito abbassa le pretese e punta alla maglia a pois), Voeckler, Wyss, Taaramae e Riblon. Sulla penultima salita, Kwiatkowski e Purito Rodriguez restano soli, Scarponi fa un gran lavoro per Nibali prima di finire tra le braccia del pubblico nella discesa seguente (l'inossidabile marchigiano poi rientra), mentre la gialla di Gallopin inizia irrimediabilmente a scolorirsi. Nell'ascesa finale lo show. Scarponi fa una tirata impressionante, ai meno tre caccia l'urlo di battaglia. Nibali parte e fa il vuoto. Un'azione spettacolosa, Purito Rodriguez - che ormai assaporava la vittoria - diventa piccolo piccolo quando lo Squalo lo passa. Nel giorno della Bastiglia il Tour trova un nuovo dominatore. "Ho esultato con il pollice in bocca all'arrivo, perché pensavo alla mia bimba. Mia moglie mi dice che la piccola ogni giorno sta davanti alla tv e che mi guarda e mi segue sempre con i suoi occhioni. Dedico a lei questa vittoria", commenta raggianti Nibali. "Io padrone del Tour? Oggi è stata una bellissima vittoria, arrivata al termine di un grande lavoro della mia squadra. Adesso godiamoci un po' di riposo; poi penseremo al resto della corsa, che e' ancora lunga". Sulla caduta di Contador: "Andavamo a 65 chilometri all'ora in quel tratto. Ho rischiato anche io. Mi dispiace per la sua caduta: potevamo fare un grande spettacolo nell'ultima salita io e lui, che eravamo quelli con piu' 'gamba'. Pure Scarponi ha fatto una brutta 'scivolata': quando c'e' brutto tempo, come oggi, bisogna stare sempre molto attenti. Il lavoro del mio team è stato fondamentale, soprattutto Scarponi ha fatto tanto per aiutarmi, nonostante la sua caduta. Oggi, con tutta la squadra, abbiamo speso tantissimo: ci siamo veramente 'consumati'. Il riposo di domani ci vuole".

    ORDINE D'ARRIVO DELLA DECIMA TAPPA

    1. Vincenzo Nibali (ITA-Astana)
    2. Thibaut Pinot (FRA-FDJ) a 15''
    3. Alejandro Valverde (ESP-Movistar) a 20''
    4. Jean Christophe Peraud (FRA-Ag2r) a 20''
    5. Romain Bardet (FRA-Ag2r) a 22''
    6. Tejay Vangarderen (USA-BMC) a 22''
    7. Richie Porte (AUS-Sky) a 25''
    8. Leopold Konig (CZE-Netapp) a 50''
    9. Joaquim Rodriguez (ESP-Katusha) a 52''
    10. Mikel Nieve (ESP-Sky)a 54''

    CLASSIFICA GENERALE

    1. Vincenzo Nibali (ITA-Astana)
    2. Richie Porte (AUS-Sky) a 2'23''
    3. Alejanro Valverde (ESP-Movistar) a 2'47''
    4. Romain Bardet (FRA-Ag2r) a 3'01''
    5. Tony Gallopin (FRA-Lotto) a 3'12''
    6. Thibaut Pinot (FRA-FDJ) a 3'47''
    7. Tejay Vangarderen (USA-BMC) a 3'56''
    8. Jean Christophe Peraud (FRA-Ag2r) a 3'57''
    9. Rui Alberto Costa (POR-Lampre) a 3'58''
    10. Bauke Mollema (NED-Belkin) a 4'08''

     
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30 replies since 4/7/2014, 22:32   374 views
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