TOUR DE FRANCE 2014: altimetria, percorso, tappe [FOTO]

Al via 22 squadre, 198 corridori, 17 italiani. Niente abbuoni

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  1. Lottovolante
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    11^ TAPPA
    per Gallopin altra gloria.


    Il francese, dopo essere stato leader della generale nel giorno della Bastiglia, si impone con un assolo solitario nella undecima tappa.

    Che volere di più di Monsieur Tony Gallopin? Ha portato la maglia gialla nel giorno della presa della Bastiglia, si è fatto invidiare mentre baciava la fidanzata Marion Rousse, avvenente bionda, anch'essa campionessa di ciclismo. Ma non basta. Il francese va a vincere anche ad Oyonnax l'undecima tappa, successo frutto della convinzione acquisita in corso di Tour de France. Solo uno forte, ma anche convinto dei propri mezzi, sa leggere correttamente situazioni intricate. Gallopin condivide il momento della verità con Rogers, Peter Sagan e Kwiatkowski. Gli ultimi due, soprattutto lo slovacco, se la vorrebbero giocare in volata, per batterli bisogna anticipare: chi fa la prima mossa è a metà dell'opera, il francese osa e vince. Molto buona la difesa della maglia gialla da parte di Vincenzo Nibali. Le frazioni cosidette interlocutorie sono sempre piene di insidie, ma lui è sempre davanti. In un frangente spaventa anche Alejandro Valverde e Richie Porte, che rientrano. Un altro giorno passato in giallo con significativa disinvoltura.


    Dopo il giorno di riposo, l'arrivo è ad Oyonnax, sede inedita toccata 187 km dopo la partenza da una città storica del Tour, Besançon. Qui la Grande Boucle arrivò nel 1905, nel giorno della prima salita della storia: vinse Hippolyte Aucouturier, un francese dall'alias - il terribile - che era tutto un programma. Poi però divenne un luogo per cronoman. Anquetil nel 1963 volò nella prova contro il tempo, dando più colore alla maglia gialla già sua e sigillando il suo quarto trionfo, stessa cosa per Bradley Wiggins due anni or sono. E' una frazione per velocisti ma non troppo, alla Sagan per intenderci. Gli organizzatori infatti prevedono un poker di GPM (tre di terza categoria e quarta tappa), piazzandoli nella parte finale. Ma è ben prima dell'epilogo che l'Andrew Talansky uomo va oltre il ciclista. Lo statunitense, tra gli uomini più attesi della vigilia come si conviene ai vincitori del Delfinato, paga tutte insieme le cadute dei giorni precedenti: scende di bici, dà tutti i segnali possibili e immaginabili di ritiro, poi riparte. Ovvio che per lui la classifica generale (arriva ad oltre trentadue minuti) diventa ininfluente, ma che carattere. La prima fuga di giornata vede protagonisti tre uomini: Elmiger, Lemoine e Delaplace. Dopo le prime due salite resta a rappresentare il tentativo solo il primo, affiancato da Roche, Bakelants, Herrada e Gautier. Circostanze che lasciano totalmente indifferente l'Astana di Nibali: la squadra della maglia gialla si limita solamente a tenere alta la concentrazione, il lavoro di squadra leader se lo prendono però sempre la Cannondale di Sagan e la Orica di Gerrans. Sulla Cote d'Echallon il nipote d'arte Roche lascia i compagni di avventura, ma in discesa il solito Tony Martin si incarica di andarlo a riprendere: tirata da carro armato che Nibali sfrutta per mettere un po' di paura a Valverde e Porte, che perdono terreno salvo poi riuscire a rientrare. Il finale è un esempio di come l'ansia sia nemica del risultato. La prova la fornisce Peter Sagan. Lui, tra fotofinish e contrattempi vari, è dal periodo inglese che continua a rinviare l'appuntamento con la vittoria. Stavolta fa lavorare molto la squadra, poi però ha scarsa freddezza. Va a chiudere personalmente su chi tenta la sortita, non avendo più gamba quando si tratta di tamponare l'ultimo assolo di giornata, quello di Monsier Gallopin. "Sono contento. La mia una 'batbici'? E' vero: questa comunque è una storia particolare, ripresa da una poesia scritta da mia moglie sulla scorta delle sensazioni della nostra bimba Emma, sempre incollata davanti alla tv a fare il tifo per me. Ormai anche lei è diventata importante dopo la dedica dell'altro giorno. In realtà quando ho vinto in quella tappa non avevo la forza per alzare le braccia e pensavo esclusivamente a guadagnare secondi in classifica. Poi ho pensato alla bimba e ho fatto il gesto del ciuccio". I francesi intanto hanno adottato il siciliano: "Nibali'? L'accento mi diverte. Mi fa molto piacere vedere il grande interesse della gente per me non solo in Italia ma anche qui in Francia. Il caldo? Oggi ce ne era parecchio: in questi giorni si farà di certo sentire".

    ORDINE D'ARRIVO DELL'UNDICESIMA TAPPA

    1. Tony Gallopin (Fra, Lotto) in 4h25'45"
    2. John Degenkolb (Ger, Giant) s.t.
    3. Matteo Trentin (Ita, Omega) s.t.
    4. Daniele Bennati (Ita) s.t.
    5. Simon Gerrans (Aus) s.t.
    6. Josè Joaquin Rojas Gil (Esp) s.t.
    7. Greg Van Avermaet (Bel) s.t.
    8. Samuel Dumoulin (Fra) s.t.
    9. Peter Sagan (Svk) s.t.
    10. Kevin Reza (Fra) s.t.

    CLASSIFICA GENERALE

    1. Vincenzo Nibali (Ita, Astana) in 46h59'23"
    2. Richie Porte (Aus, Sky) a 2'23"
    3. Alejandro Valverde (Esp) a 2'47"
    4. Romain Bardet (Fra) a 3'01"
    5. Tony Gallopin (Fra) a 3'12"
    6. Thibaut Pinot (Fra) a 3'47"
    7. Tejay Van Garderen (Usa) a 3'56"
    8. Jean Christophe Peraud (Fra) a 3'57"
    9. Bauke Mollema (Ola) a 4'08"
    10. Jurgen Van den Broeck (Ned) a 4'18"
     
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