PATRICK LORENZI: a 9 anni ucciso in tenda dalla madre [FOTO]

Gessica Mambretti soffriva di depressione

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  1. oeufcoque
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    Bimbo ucciso, trovata morta la madre
    "Sul corpo del piccolo tagli e ferite"


    Gessica Mambretti soffriva di depressione. L’allarme, giovedì sera: Patrick, 9 anni, era in un prato.


    Un bambino di 9 anni, Patrick Lorenzi, è stato trovato morto, alle 23 di giovedì, sul Monte Avaro, a Cusio, in Val Brembana. Il corpicino è stato scoperto in un prato dai carabinieri della compagnia di Zogno e dagli uomini del Soccorso alpino. Gli inquirenti parlano di ferite procurate con un oggetto contundente e tagli di cui è difficile stabilire la natura, cioè non sarebbero stati inferti con un coltello ma più probabilmente con un’arma improvvisata, forse un pezzo di legno. La Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo per omicidio. Venerdì, intorno alle 12.30, sul fondo di un dirupo, è stato individuato anche il cadavere della madre, che era con lui. Si tratta di Gessica Mambretti, 40 anni. Viveva con Patrick in un appartamento in affitto in via Canera, a Ponteranica, dove si era trasferita nel 2010 lasciando Pontida. A cento metri si trova la casa del padre del bimbo, Marco Lorenzi, che era tornato dai genitori dopo la rottura con Jessica. I due non si erano mai sposati e si erano allontanati da tempo. Non erano in buoni rapporti, ma pare che l’uomo, titolare di un negozio di videogiochi in via Ruggeri da Stabello, a Bergamo, li mantenesse entrambi. Gessica Mambretti soffriva di depressione e da qualche tempo era in contatto con i Servizi sociali del Comune alle porte di Bergamo. Patrick frequentava le elementari del paese. Madre e figlio si erano accampati mercoledì a circa 20 minuti di camminata dall’albergo rifugio Monte Avaro, a fianco del sentiero 109, che conduce a Ca’ San Marco, in una zona inusuale per il campeggio. A dare l’allarme è stato un pastore della Valtellina. All’alba di giovedì ha notato la tenda con una luce all’interno, chiusa. «Verso sera, quando è ripassato - racconta venerdì mattina Oscar Paleni, gestore dell’albergo rifugio Monte Avaro - la tenda era ancora così. Chiusa e con la luce. Non si vedeva nessun movimento. Pensando che potesse trattarsi di qualcuno che si era sentito male, l’ha aperta e ha trovato la pila accesa, due zaini, uno più piccolo con alcuni giocattoli e un foglio: le spiegazioni di un farmaco antidepressivo. Ha trovato anche un cellulare con “Mamma” tra i numeri comparsi. Ha chiamato e la nonna del bambino gli ha spiegato che si trattava della figlia e del nipote. Piangendo, gli ha chiesto di chiamare i carabinieri perché la figlia stava passando un periodo difficile». Il pastore si è rivolto al rifugio e da lì è partita la telefonata al 112, che era già stato pre allarmato dalla nonna. Alle 23, il ritrovamento, a circa 200 metri dalla tenda, su un prato del Monte Foppa. Patrick, che avrebbe compiuto 10 anni a febbraio, e la mamma erano saliti al Monte Avaro mercoledì, con il primo giorno di bel tempo. Non si sa se siano passati dal rifugio, che è raggiungibile in auto. «Forse vedendo una fotografia potrei ricordarmeli - dice Paleni -, ma mercoledì era una bella giornata ed è girata parecchia gente. Non ci ho fatto caso». La tragedia dovrebbe risalire a mercoledì sera.


     
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0 replies since 29/8/2014, 19:17   59 views
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