I FARI PIÚ AFFASCINANTI DEL MONDO [FOTO]

I fari...antichi come il tempo

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    Nessuno va mai sull'isola ormai...

    ...solo i marinai di qualche nave che passa più vicina di altre hanno detto di avere sentito, nel silenzio della notte, le note di un pianoforte confuse con il soffiare del vento e di avere intravisto, contro la luce della lanterna, la sagoma di un uomo in piedi sul terrazzino fuori dal faro che fumava tranquillamente la sua pipa...sono colui che nell'oblio della solitudine illuminata dalla luce dal faro, cerca un piccolo spazio per poter parlare con se stesso...e intanto le onde continuano ad infrangersi sul mio cuore, e dai miei occhi bagnati dal vento, dal freddo vento gelido del nord, continua ad uscire il sangue della mia anima...



    Neist Point Lighthouse, Isle of Skye, Scotland


    La storia dei fari ha da sempre affascinato l’immaginario collettivo, sono antichi come il tempo, nascono in epoche lontanissime, e la loro evoluzione va di pari passo con l’evolversi della navigazione. All’inizio sono solo dei semplici falò alimentati con fascine di legna che vengono tenuti accesi durante tutta la notte sulle colline prospicienti zone pericolose per la navigazione o ingressi di rade e porti, poi si evolvono attraverso i secoli fino a diventare quelli che oggi conosciamo. “Il Faro era allora una torre argentea, nebulosa, con un occhio giallo che si apriva all’improvviso e dolcemente la sera”, così lo vede la scrittrice britannica Virginia Woolf (1882-1941) nel suo romanzo del 1927 “Gita al Faro” (To the lighthouse), ma già Omero (VIII secolo a.C.) nel XIX libro dell’Iliade paragone lo sfavillio dello scudo dell’irato Achille ad uno di quei fuochi che dalle alture rendono sicura la via ai naviganti. Sono anche entrati a far parte del mito : antichi autori, da Ovidio a Virgilio ci raccontano la storia di Ero, la sacerdotessa di Afrodite e del suo amante segreto, Leandro, che ogni notte attraversa a nuoto l’Ellesponto per raggiungerla, guidato da una fiaccola che lei regge tra le mani per illuminargli la via. Ma una notte il vento spegne la fiamma e Leandro, senza più una guida, si perde tra i flutti, mentre Ero, disperata, lo segue. Ecco l’importanza della luce nella notte, la prima immagine del fuoco che guida nel buio della notte, vitale per chi solca il nero mare, elemento ancora sconosciuto. Intorno al 1200 a.C. fanno la loro comparsa nel Mediterraneo i Fenici, gli abitanti di una zona costiera oggi divisa tra Libano, la Siria ed Israele, un popolo fino ad allora diviso in tribù, e che raggiunta un’unità nazionale cominciano ad espandersi verso il mare portando avanti un proficuo commercio con tutte le altre popolazioni ed arrivando addirittura ad oltrepassare le Colonne d’Ercole, quel limite altre il quale nessuno aveva mai osato avventurarsi, convinti che al di là vortici marini e creature mostruose avrebbero inghiottito navi e uomini. In realtà nessuno conosce il nome di questo misterioso popolo di navigatori, furono i Greci a chiamarli “φοινίκές” (phoinikes), cioè “rossi di porpora” dal colore di quelle rosse stoffe, tinte con una strana conchiglia, che commerciavano, insieme ad olio, vino e legno di cedro. Miss Liberty...la necessità di aumentare la possibilità di trasportare merci e anche persone comincia a trasformare la navigazione nel Mediterraneo, da diurna e costiera, in notturna, e non bastano le stelle per orientarsi, non sempre sono visibili e le conoscenze scarse, la prime bussole sono strumenti rudimentali, così si accendono i falò e all’ingresso dei primi porti sorgono strane impalcature che sollevano delle coffe o ceste, dentro le quali viene bruciato il combustibile. Per il momento non esiste ancora il concetto del faro, come struttura fissa, come costruzione architettonica. E’ solo intorno al 300 a.C. che improvvisamente fanno la loro comparsa i due più famosi fari dell’antichità, il Colosso di Rodi ed il faro di Alessandria, i primi ed unici esempi di fari monumentali, considerati due delle meraviglie del mondo.



    Point Vicente Lighthouse, Palos Verdes, California



    Nubble Lighthouse, York, Maine



    Kovalam Beach Lighthous, India



    Split Rock Lighthouse, Two Harbors, Minnesota



    Phare de Cap Des Rosiers, Quebec



    Gibbs Hill, Bermuda



    Cape Hatteras Lighthouse, North Carolina



    Ten Pound Island Lighthouse, Gloucester, Massachusetts



    Torre de Hercules, Galicia, Spain



    Pigeon Point Lighthouse, Pescadero, California



    Beach Lighthouse, Fleetwood, England



    Burlington Breakwater South Lighthouse, Burlington, Vermont



    Low Lighthouse,Bridgewater Bay, England



    Cape Byron Bay Lighthouse, Australia



    Holland Harbour lighthouse, Holland



    Nubble ,Cape Neddick, US



    Peggy's Point Lighthouse, Canada



    Porthcawl Point lighthouse, Wales

     
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  2. Violetta:)
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    Fari irlandesi. Ecco i dieci più spettacolari

    Un'isola che è una delle punte occidentali del continente, uno dei primi bastioni che fronteggiano l'Oceano...

    Una costa particolarmente selvaggia, aspra, che mette alla prova i marinai più esperti. Inevitabile che nel corso della storia sia stata letteralmente addobbata di fari, grandi e "vistosi", spesso anche nei colori. L'Irlanda, famosa per il suo verde e per le sue costiere a dir poco spettacolari, lo è anche per queste particolari e affascinanti strutture. Ecco le più spettacolari, secondo il Turismo irlandese: per vivere con una possibile diversa chiave di lettura un eventuale itinerario attraverso nl'isola, che resta una delle mete europee più adatte a essere assaporate on-the-road. Nonostante la guida "alla rovescia".



    Hook Head Lighthouse, contea di Wexford .

    Vanta quasi i 800 anni,è stato inserito al primo posto nella classifica dei 10 fari più "abbaglianti" di Lonely Planet.




    Clare Island Lighthouse, contea di Mayo .

    Un vero "guardiano" all'imboccatura della Clare Bay, al largo della costa di Mayo.

    Oggi trasformato in una splendida struttura ricettiva con vista sul mare.




    St. John's Lighthouse, contea di Down .

    Acceso per la prima volta nel 1844, è stato progettato da George Halpin senior, uno dei più famosi ingegneri civili dell'epoca. In origine era bianco, il suo look attuale è del 1954




    Fanad Head Lighthouse, contea di Donegal .

    Costruito nel 1811 dopo il tragico naufragio della HMS Saldanha, sorge sulla costa occidentale della Penisola di Fanad Head




    Galley Head Lighthouse, contea di Cork .

    Un faro del 1875, nel punto più meridionale del promontorio della Dundeady Island.

    Le due case del custode si affittano. Possibilità di whale watching e surf nella vicina spiaggia, bandiera blu




    Poolbeg Lighthouse, Baia di Dublino .

    Un sito che offre una suggettiva prospettiva sulla baia della capitale




    Wicklow Head Lighthouse, contea di Wicklow .

    Il faro, che sovrasta la spettacolare costa omonima dal 1781, è stato trasformato dall'Irish Landmark Trust e offre possibilità di pernottamento con vista mozzafiato




    Blackhead Lighthouse, contea di Antrim .

    Sulla sponda nord del Belfast Lough ha visto figure del calibro del Titanic, dell'Olympic e del Britannic lasciare Belfast per dirigersi in mare aperto.

    Anche qui l'abitazione del custode offre alloggio notturno




    Old Head of Kinsale Lighthouse, contea di Cork .

    Situato sul promontorio da cui prende il nome,, proteso com'è sull'Atlantico che sovrasta da un'altezza di 100 metri circa, costeggia tra l'altro un'antica fortezza dei Celti.

    Custodisce il relitto della Lusitania, affondata da un siluro tedesco davanti appena al largo di quella costa




    Loop Head Lighthouse, contea di Clare .

    Il soggiorno del custode anche qui è stato trasformato in bed and breakfast con angolo cottura.

    La storia del faro viene raccontata con una mostra interattiva. Possibili avvistamenti di balene, delfini e foche

     
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    La seconda vita dei fari: ecco i fantastici undici per ferie da vertigine

    Alzi la mano chi non ha sognato almeno una volta, guardandolo osservare la distesa placida dell'acqua o vedendolo avvolto fra le onde della tempesta, di vivere dentro a un faro. Di esserne guardiano per una vita o solo ospite per un giorno. Ora quel sogno sarà un po' meno difficile da realizzare. Dal 12 ottobre, infatti, sulla Gazzetta ufficiale verranno pubblicati i bandi per la concessione di undici fari italiani che, nel corso del tempo, hanno perso la loro funzione originaria, quella cioè di aiuto alla navigazione, sostituiti da carte nautiche elettroniche e radar d'avvistamento, e che il ministero della Difesa e l'Agenzia del Demanio intendono far rinascere sotto una nuova veste, mantenendo però intatta la possibilità di continuare a proiettare luce. Luoghi di una suggestione che non è difficile immaginare, su isole o sulla terraferma, avvolti dal mare e protetti solo da un filo di costa. Dalla Toscana alla Puglia, dalla Campania alla Calabria fino alla Sicilia, va così sul mercato un pezzetto d'Italia che ne riassume la vocazione marinara, proponendosi però sotto una nuova veste di accoglienza. Non sorprende che nei due mesi di consultazione on line lanciata sul sito del Demanio, con cui si chiedevano di proporre progetti di rinascita dei fari, siano arrivate 1.140 manifestazioni d'interesse. E lo stesso esito ha avuto a settembre l'apertura di sette degli undici fari ora offerti nel bando, visitati da migliaia di persone. Stando alle prime indicazioni emerse dalla consultazione on line, fra le offerte arrivate la prevalente sarebbe quella della "lighthouse accomodation", una formula turistico-ricettiva in sintonia con il paesaggio e in linea con l'identità territoriale del luogo e l'ecosistema ambientale. Aspetto fondamentale della vicenda è che la proprietà pubblica del faro non verrà meno. Questo, infatti, verrà offerto in concessione dietro il pagamento di un canone annuo, per un arco che andrà dai sei anni fino ai cinquanta, così da poter ammortizzare l'investimento. I bandi saranno online, sui siti dell'Agenzia del Demanio e della Difesa, fino alla loro scadenza (12 gennaio 2016), dopodiché inizierà la valutazione delle offerte. Il precedente del Faro di Capo Spartivento, in Sardegna, diventato un richiesto resort a 5 stelle, fa pensare che a candidarsi per gli altri undici siano soprattutto soggetti interessati a una loro valorizzazione in chiave ricettiva e turistica. Ma come spiegano il direttore generale dell'Agenzia del Demanio Roberto Reggi e l'ad di Difesa Servizi Fausto Recchia, "l'offerta economica non sarà l'elemento vincolante". Il bando, infatti, prevede che ad aggiudicarsi il faro sarà un incrocio di progettualità e business. "L'offerta economicamente più vantaggiosa, infatti - spiegano Reggi e Recchia - sommerà la proposta progettuale, valutata con un punteggio massimo del 60 per cento, a quella economica, che non potrà andare oltre il 40". L'obiettivo, insomma, almeno nelle intenzioni, resta il recupero del bene, con la speranza che ne possa fruire il maggior numero possibile di persone. Qui sotto di seguito i fari candidati a diventare strutture dell'ospitalità



    Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG)




    Faro di Capel Rosso nell’Isola del Giglio




    Faro di Punta Cavazzi a Ustica (PA)




    Faro Punta del Fenaio nell’Isola del Giglio (GR)




    Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA)




    Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA)




    Faro di Brucoli ad Augusta (SR)




    Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP)




    Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR)




    Formiche (Grosseto)



    Edited by Costantine Rose - 5/10/2015, 11:52
     
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