SAINT THOMAS: la città che torna alla luce con la siccità [FOTO]

Nevada: da 77 anni non ci vive più nessuno e in pochi vi si recano

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    Saint Thomas, la città fantasma del Nevada, torna alla luce con la siccità

    Da 77 anni non ci vive più nessuno e ben pochi ci hanno messo piede: si tratta di una città fantasma, Saint Thomas, in Nevada, che è stata letteralmente sommersa dalle acque. A patto che non si verifichi una tremenda siccità come quella che sta colpendo ora gli Stati Uniti occidentali. Il villaggio fu fondato nel 1865 da una comunità di pionieri mormoni nel punto in cui il Muddy River (fiume fangoso) affluiva nel fiume Colorado, ed era arrivato a contare fino a 500 anime. Ma nel 1938, dopo la costruzione della Diga Hoover che ha formato il Lago Mead e provocato l’innalzamento del Colorado, fu abbandonato finendo sotto a circa 6 metri d’acqua. La più forte siccità negli Stati Uniti occidentali da 15 anni a questa parte ha però portato il villaggio di nuovo alla luce. In realtà all’origine della prima fase dell’abbandono di Saint Thomas ci fu una disputa territoriale: in origine la cittadina faceva capo alla Contea di Pah-Ute, in Arizona, ma quando nel 1871 furono ridisegnati i confini di Arizona e Nevada, si ritrovò nell’altro stato per poche centinaia di metri. Quando il Nevada cercò di riscutere le tasse arretrate, i mormoni si spostarono nello Utah. Le proprietà dei mormoni furono, però, rilevate da altri pionieri, che vi rimasero appunto fino a quando il governo federale non decise la costruzione della Diga hoover. Le rovine rimangono così visibili quando l’acqua del Lago Mead si abbassa. Sono sotto la protezione del Servizio Parchi Nazionale come sito storico.




     
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