BASKET NBA - STAGIONE 2015-16 [FOTO-VIDEO]

La cronaca della stagione - Le partite clou e le finali playoff

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Founder
    Posts
    47,185

    Status
    Anonymous


    KOBE BRYANT
    Questa è la mia ultima stagione


    Ha dedicato una poesia al gioco del basket sul sito The Players Tribune

    “Caro basket, sono pronto a lasciarti andare”. Kobe Bryant alla fine del 2015-16 sarà storia. La trentasettenne leggenda dei Lakers ha annunciato che questa stagione sarà la sua ultima in Nba. “Mi hai fatto vivere il mio sogno di diventare un Laker e ti amerò per sempre per questo. Ma non posso amarti più con la stessa ossessione - ha scritto il Black Mamba nella poesia dedicata al basket, pubblicata da The Players Tribune, in cui ha annunciato il suo ritiro -. Il mio cuore può sopportare la battaglia, la mia testa può gestire la fatica, ma il mio corpo sa che è il momento di dire addio. Questa stagione è tutto quello che mi resta”. Nel cuore di ogni tifoso di basket, le parole d’addio di Kobe hanno spento qualcosa. Perché Bryant, negli ultimi venti anni, è stato il posto sicuro in cui rifugiarsi ogni volta che si aveva voglia di NBA, una di quelle bandiere per cui fare il tifo anche se sulla sua canotta, prima la numero 8 e poi la numero 24, c’è sempre stato scritto Lakers. Ma Kobe era Kobe, con quello spirito combattivo forgiato dall’infanzia in Italia, quell’ossessione di vincere sempre che hanno solo i grandissimi, quelle mosse “rubate” a Michael Jordan, prima mito e poi mentore del Black Mamba. Ci ha provato l'immenso Kobe Bryant a sconfiggere Padre Tempo, ma si è rivelato uno dei pochi avversari che è riuscito a frenarlo: perché a trentasette anni l’età gli ha presentato il conto, e quel corpo che “sa che è il momento di dire addio” è usurato da mille battaglie e non può reggere il peso della sua iper competitività, della sua fame atavica di vittorie, della sua voglia insaziabile di essere il migliore ad aver mai giocato.


    L'ADDIO

    Ci ha girato attorno per un po’, Kobe, alla parola che non voleva pronunciare: addio. Aveva detto di non volere un lungo saluto, che avrebbe deciso a fine stagione, ma tutti gli indizi portavano a un’inevitabile ultima corsa sul viale del tramonto. Non per un contratto in scadenza a fine giugno, ma perché quello con addosso la 24 dei Lakers non sembrava più lui. Aveva sempre la scritta Bryant sulla schiena, ma pareva un altro, una versione vecchia e stanca di un campione affamato che vorrebbe ma non può più, che vomita tiri dal campo come se non sapesse più dov’è il canestro e non “il più forte giocatore della mie generazione”, come l’ha accolto Dwyane Wade qualche settimana fa a Miami nell’inizio ufficioso del suo tour d’addio. Ci ha provato Kobe Bryant a smarcarsi dal suo avversario più pericoloso, a disorientarlo con una finta, a seminarlo in contropiede, a punirlo con un tiro impossibile, quelli per cui si esercitava da bambino con i calzini arrotolati del padre. Ma ha capito che Padre Tempo è l’unico difensore che nella sua carriera non riuscirà a battere. E per questo ha deciso che questa sarà la sua ultima stagione, che questi ultimi mesi saranno un lungo addio di cui gustare fino in fondo ogni momento. Il 13 aprile, quando le luci dello Staples Center di Los Angeles si spegneranno dopo la sfida tra Lakers e Utah che chiude la regular season gialloviola, Kobe Bryant diventerà storia. E la sua sarà quella di uno dei migliori ad aver mai giocato in NBA. Terzo nella classifica dei realizzatori, dietro solo a Kareem Abdul-Jabbar e Karl Malone; 5 anelli; il premio di mvp 2008; quello di migliore delle Finals 2009 e 2010. E 20 anni sempre con la stessa maglia, quella dei Lakers, il suo sogno da bambino. Quella che si è cucito addosso una sera di fine giugno del 1996 e che non si è più tolto: il talento, l’inizio in panchina, le incompatibilità con Shaq, i mugugni, le tantissime vittorie, quell’insaziabile voglia di vincere e di migliorarsi, le troppe sconfitte degli ultimi anni. Ma Kobe ha ancora qualcosa da dimostrare, e in questi ultimi quattro mesi e mezzo della sua vita da giocatore Nba punterà a togliersi qualche soddisfazione. In fondo, a quel suo corpo usurato da mille battaglie, resta ancora “questa stagione”.
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Founder
    Posts
    47,185

    Status
    Anonymous


    BUTLER PUGNALA GLI SPURS
    Curry mantiene imbattuti i Warriors


    Golden State rischia tanto, ma alla fine sbanca anche Utah. Striscia positiva allungata a 19 vittorie quest'anno, 23 totali

    Utah arriva a un passo dal fermare i Warriors, che, trascinati dalle magie di Curry (10 punti da metà quarto periodo, 5 nel decisivo ultimo minuto), portano a 19 vittorie di fila la striscia da inizio stagione, 23 totali. Il colpo della notte lo fa Chicago, che con la difesa e un attacco molto distribuito costringono allo stop San Antonio, miglior squadra Nba dietro Golden State, che aveva vinto 14 delle prime 17 partite, e che stavolta sbaglia per due volte nel finale la tripla del supplementare. Colpo anche di Atlanta che con Teague, Millsap e Horford in versione All Star stoppa la serie da 4 vittorie di fila dei Thunder, che hanno avuto 59 punti in coppia da Westbrook e Durant. I Clippers proseguono la ripartenza con Portland in una partita in cui, dopo il riposo, escono per infortunio sia Lillard che Paul. Bradley e Boston sorprendono Miami, Jackson e Drummond allungano la crisi di Houston.

    Chicago Bulls-San Antonio Spurs 92-89

    A quattro secondi dalla fine Kawhi Leonard sbaglia la tripla per l’overtime, la sbaglia anche Tony Parker, ma sono solo due dei cinque errori di fila che hanno chiuso la partita degli Spurs (14-4), che erano 89 pari a 2’ dalla fine, condannandoli al ritorno alla sconfitta dopo cinque vittorie consecutive. A fermarli sono questi Bulls (10-5) in versione San Antonio, sesta vittoria in otto partite, che distribuiscono punti su cinque uomini in doppia cifra, nessuno oltre 18, con 25 assist. E una difesa da tempi di Thibodeau che limita San Antonio a 89 punti col 41% al tiro e 12 triple sbagliate su 14 tentate. Tenuti a 16 punti nel quarto periodo, i texani pagano anche l’inconsistenza di una panchina da 15 punti totali con 6/22 al tiro, proprio quando da quella di Chicago si sono alzati contributi importanti come quelli di McDermott (12) e soprattutto Noah (8 punti, con 7 assist e 11 rimbalzi, di cui 4 in attacco). Ma è stata la mole di gioco per quanto imprecisa di Rose (5/17 con 6 assist) e Gasol (6/18 ma anche tre stoppate, una importante su Aldridge a 1’06” dal termine, 4 assist e 4 rimbalzi d’attacco) a fare la partita. La brutta notizia Bulls è la ricaduta che li priverà del 35enne Dunleavy.

    Chicago: Gasol 18 (6/18, 6/8 tl), Butler 14, McDermott 12, Snell e Rose 11. Rimbalzi: Gasol 13. Assist: Noah 7.
    San Antonio: Leonard 25 (9/18, 0/3, 7/9 tl), Aldridge 21, Parker 13. Rimbalzi: Aldridge e Duncan 12. Assist: Parker 9.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Utah Jazz-Golden State Warriors 103-106

    Utah (8-8) non c’è andata lontana, entrando sul 101 pari nell’ultimo minuto e sbagliando a 5 secondi dal termine la tripla della vittoria. Ma alla fine prosegue la serie vincente dei Golden State Warriors, che tocca il 19-0 dall’inizio della stagione e il successo consecutivo numero 23, terza striscia più lunga della storia Nba: a 51” dalla fine Curry passa sul blocco di Thompson, resta con Wood, si palleggia sotto le gambe e dal lato sinistro del campo infila la tripla del +3. Hood riavvicina a -1 e, dopo un errore di Curry, ha per le mani a 5 secondi dalla fine, la tripla del +2: fuori, la sbaglia, così dalla lunetta Curry (10 punti da metà quarto periodo in poi) mette il +3, non scalfito dal tiro della disperazione finale di Hayward, il migliore dei suoi (24 punti). Gli Utah Jazz venivano da 4 vittorie in 6 partite e se la sono giocata fino a sfiorare il successo, sulle spalle anche di Favors e dei suoi 23 punti (9/15) con 10 rimbalzi, 5 in attacco. Un Green comunque totale (0/4 ma 4 rimbalzi d’attacco e 7 assist) e Barbosa (0/3) sparano a salve da tre, ma il 48% Warriors da oltre l’arco si regge sulle quattro triple ciascuno di Curry, Thompson e Clark, con Rush in quintetto al posto dell’infortunato Barnes.

    Utah: Hayward 24 (7/14, 2/5, 4/4 tl), Favors 23, Burks 19, Gobert 13, Hood 12. Rimbalzi: Gobert 11. Assist: Hayward 4.
    Golden State: Curry 26 (5/12, 4/7, 4/4 tl), Green 20, Thompson 20, Clark 12. Rimbalzi: Green 9. Assist: Green 7.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Detroit Pistons-Houston Rockets 116-105

    Detroit: Jackson 31 (8/14, 3/4, 6/8 tl), Drummond 24, Johnson 19, Ilyasova 13, Morris 12, Baynes 11. Rimbalzi: Drummond 13. Assist: Jackson 8.
    Houston: Harden 29 (4/11, 2/4, 15/17 tl), Thornton 18, Capela e Lawson 11, Beverley 10. Rimbalzi: Howard 10. Assist: Harden 7.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Miami Heat-Boston Celtics 95-105

    Miami: Wade 30 (12/23, 0/1, 6/6 tl), Bosh 21, Johnson 10. Rimbalzi: Bosh 10. Assist: Bosh 5.
    Boston: Bradley 25 (6/9, 3/6, 4/4 tl), Sullinger 17, Johnson Crowder e Turner 13. Rimbalzi: Johnson 10. Assist: Thomas 9.


    Atlanta Hawks-Oklahoma City Thunder 106-100

    Atlanta: MIllsap 26 (7/17, 1/2, 9/10 tl), Teague 25, Horford 21, Korver 11. Rimbalzi: Horford 13. Assist: Sefolosha 6.
    Oklahoma City: Westbrook 34 (10/19, 1/5, 11/11), Durant 25, Ibaka 17, Morrow 10. Rimbalzi: Westbrook 11. Assist: Westbrook 7.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Los Angeles Clippers-Portland Trail Blazers 102-87

    LA Clippers: Griffin 23 (8/19, 7/10 tl), Jordan 18, Redick 14, Crawford 11, Paul 10. Rimbalzi: Jordan 24. Assist: Griffin e Paul 6.
    Portland
    : Harkless 15 (5/8, 1/2, 2/4 tl), Davis 13, McCollum 12, Plumlee 10. Rimbalzi: Plumlee 13. Assist: McCollum 10.


    Sacramento Kings-Dallas Mavericks 112-98

    Sacramento: Belinelli 2 punti, 2 assist in 15’. Cousins 31, Rondo 21. Rimbalzi: Cousins 9. Assist: Cousins 6.
    Dallas: Parsons 14, Nowitzi/Pachulia 13. Rimbalzi: Pachulia 10. Assist: Williams/Felton 7.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Milwaukee Bucks-Denver Nuggets 92-74

    Milwaukee: Monroe 18 (8/11), Parker 16. Rimbalzi: Henson 7. Assist: Carter-Williams 9.
    Denver: Gallinari 13 (1/4 da due, 2/4 da tre e 5/5 ai liberi) con quattro rimbalzi, tre assist, un recupero e una stoppata in 34’. Faried 11 (5/9). Rimbalzi: Foye, Faried 7. Assist: Mudiay, Nelson 4.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Founder
    Posts
    47,185

    Status
    Anonymous


    CLEVELAND CHE BATOSTA!
    Wall, una lezione a LeBron


    Washington sbanca grazie alla difesa su James e a una prestazione monstre del play: 35 punti, 10 assist e 5 recuperi

    Quella appena passata è stata la notte più emozionante della stagione di Philadelphia. Il tributo alla carriera di Bryant e la prima vittoria stagionale hanno regalato momenti indimenticabili al tutto esaurito del Wells Fargo Center. Serata positiva anche per i Nets che, nonostante l'assenza di Andrea Bargnani, passano sui Phoenix Suns e trovano la quarta vittoria consecutiva sul parquet di casa. Non poteva essere che punto a punto il finale degli Orlando Magic che l'anno spuntata, 96-93, sui Minnesota Timberwolves. Chiudono il career-high di Marc Gasol che, con 38 punti, regala ai suoi Grizzlies la vittoria sui Pelicans e la super prestazione di Nowitzki e Deron Williams che dominano l'overtime necessario ai Mavs per battere Portland.

    Cleveland Cavaliers-Washington Wizards 85-97

    Cleveland sbatte contro un doppio "muro". Quello di un superbo John Wall da 35 punti, 10 assist e 5 recuperi, e quello difensivo di Washington, che per la prima volta in stagione tiene l'attacco stellare di LeBron James e compagni sotto i 90 e al 33% dal campo. I Cavaliers (13-5), dopo aver scherzato col fuoco nelle ultime due vittorie interne, perdono così dopo 9 successi l'imbattibilità alla Quicken Loans Arena, dove i Wizards (7-8) festeggiano il ritorno al successo dopo 4 k.o. in fila e 47 punti di scarto subiti nelle ultime due trasferte. “Leggo tutto, ascolto ciò che dice la gente. Bisogna saper prendersi le critiche prima delle lodi”. John Wall è uno che ci mette la faccia. E nel momento sin qui peggiore della stagione di Washington, ritrova quella migliore: dopo un mese sotto il 40% al tiro, sceglie la sfida contro il top dell'Est per una prova stellare, da 14/24 al tiro, toccando vette statistiche proprie sin qui solo di Westbrook e Harden. Per neutralizzare il secondo attacco dell'Nba per offensive rating dietro a quello dei Warriors, Wittman pesca brani proprio dalle ultime Nba Finals. James costretto a jumper contestati (chiuderà con 8/20 e nessuna tripla) e difesa d'anticipo sui lunghi, con Love che spara a salve (2/10) e Mozgov-Thompson tenuti in scacco da Gortat. E con inediti quintetti piccoli (“Non li avevo nemmeno mai sognati”, ha detto Wittman), con Dudley finto centro, che reggono l'urto in due occasioni chiave. La prima nel 2° quarto, quando dopo il 10-0 iniziale James aveva riportato i Cavs sul -1, con un 7-0 che ha ispirato l'allungo sul 52-38 con Wall (13 punti nel secondo quarto) a mettere a nudo i peccati della transizione difensiva dei Cavs, con il jumper o accelerando fino al ferro. La seconda quando le triple di Dellavedova e Smith avevano dimezzato il gap, da -22 a -11, e nonostante il 5° fallo di Gortat, i Wizards hanno tenuto botta (10-8 prima del rientro del polacco negli ultimi 3'). “Ci hanno battuto in ogni aspetto, dall'inizio alla fine, sempre un passo davanti a noi”, ha detto serafico James, al suo massimo stagionale di palle perse (9) in un match in cui i Cavs hanno concesso 25 punti dai propri sprechi. Ed ora ci si chiederà nuovamente quanto valgano iWizards, nemmeno condizionati dall'1/10 dall'arco di Beal. Forse, la risposta ce l'ha Gortat. “Siamo imprevedibili. Così come l'anno scorso, possiamo battere chiunque”.

    Cleveland: James 24 (8/17, 0/3, 8/8 tl), Dellavedova 15, Smith 13, Williams 12. Rimbalzi: James 13. Assist: James 4.
    Washington: Wall 35 (11/19, 3/5, 4/5 tl), Beal 18, Gortat 15, Dudley 12. Rimbalzi: Gortat 11. Assist: Wall 10.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Philadelphia 76ers-Los Angeles Lakers 103-91

    Philadelphia: Covington 23 (3/5, 5/11 da 3, 2/4 tl), Grant, Noel 14; rimbalzi: Noel 9; assist: McConnell 6.
    Los Angeles: Bryant 20 (3/9, 4/17 da 3, 2/4 tl), Clarkson 19, Russell, Randle 12; rimbalzi: Radle 11; assist: Russell 4.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Brooklyn Nets-Phoenix Suns 94-91

    Brooklyn: Lopez 23 (10/20, 3/5 tl), Jack, Larkin, Ellington 11; rimbalzi: Hollis-Jefferson 9 assist: Jack, Larkin 8.
    Phoenix: Knight 26 (6/11, 3/7 da 3, 5/7 tl), Bledsoe 17, Len 13; rimbalzi: Len 14; assist: Bledsoe 7.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Minnesota Timberwolves-Orlando Magic 93-96

    Minnesota: Wiggins 27 (8/12, 1/3 da 3, 8/11 tl), Martin 16, LaVine 12; rimbalzi: Bjelica, Garnett 8; assist: LaVine 5.
    Orlando: Vucevic 18 (9/19), Nicholson 15, Payton 14; rimbalzi: Vucevic 12; assist: Payton 5.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    New Orleans Pelicans-Memphis Grizzlies 104-113

    New Orleans: Evans 20 (5/7, 2/5 da 3, 4/4 tl), Davis 17, Anderson 16; rimbalzi: Davis 14; assist: Evans 10.
    Memphis: Gasol 38 (11/22, 16/16 tl), Randolph 14, Barnes, Lee 13; rimbalzi: Gasol 13; assist: Gasol 6.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Portland Trail Blazers-Dallas Mavericks (OT) 112-115

    Portland: Lillard 25 (7/17, 3/7 da 3, 2/2 tl), Leonard 23, Henderson 20; rimbalzi: Davis 11; assist: Lillard 10.
    Dallas: Williams 30 (9/11, 2/6 da 3, 6/7 tl), Nowitzki 28; Matthews 18; rimbalzi: Pachulia 21; assist: Williams 8.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Founder
    Posts
    47,185

    Status
    Anonymous


    CURRY WOW, WARRIORS 20-0
    George distrugge i Clippers. Che Kobe: 31 punti


    Steph trascina Golden State con 40 punti contro gli Hornets, Bryant spinge i Lakers con i Wizards

    Non c'è arma migliore di un mvp o ex mvp in squadra. Dimostrano Lakers e Warriors: i gialloviola di un immenso Bryant passano, grazie al season-high di 31 punti del Mamba, sul parquet dei Wizards dopo un finale punto a punto deciso dai canestri del "24". Nella notte in cui Charlotte rende omaggio alla carriera del suo Curry (papà Dell), Steph spazza via le speranze degli Hornets con una prestazione da 40 punti (con 14/18 dal campo), di cui 28 nel 3° periodo. A Est, colpo di Toronto sul campo di Atlanta, con 22 punti di Lowry nel quarto periodo, anche se la seconda forza della Eastern si conferma Indiana, che vince in casa dei Clippers privi di Paul con 31 punti di George. Jackson trascina ai supplementari Detroit su Phoenix, i Sixers senza Okafor (sospeso due partite) crollano a New York. Prove di risalita dei Rockets coi Pelicans, Spurs sul velluto su Milwaukee.

    Charlotte Hornets-Golden State Warriors 99-116

    Prima che la franchigia e il pubblico di Charlotte onorassero, nella pausa di fine 1° tempo, papà Dell Curry, il “piccolo” Steph ha subito provato a spezzare la partita. L'inizio è tutto dei Warriors (20-0). Thompson dopo soli 5' è già a quota 13 e quando, alla sua produzione, si aggiunge quella dell'Mvp in carica Golden State sembra prendere il largo. Il +15 arriva soprattutto grazie al 6/13 da 3 dei primi minuti. Ma gli Hornets (10-8) iniziano ad attaccare l'area di Golden State e a capitalizzare dalla lunetta (13/16, contro il 2/3 degli avversari). Il secondo tempo si apre con la schiacciata di Batum, per il -7. Ma la rimonta di Charlotte è spazzata via dal 3° quarto di Stephen Curry: 28 punti (dei 33 di squadra), di cui 14 consecutivi negli ultimi minuti, portano i campioni in carica sul +23 (95-72), che ha permesso ai Warriors di estendere a 20-0 il miglior avvio di stagione della storia.

    Charlotte: Batum 17 (5/11, 1/6 da 3, 4/5 tl), Kaminsky 16, Lamb 13. Rimbalzi: Batum 8. Assist: Roberts 5.
    Golden State: Curry 40 (6/7, 8/11 da 3, 4/4 tl), Thompson 21, Ezeli 9. Rimbalzi: Bogut, Green 11. Assist: Green 9.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Washington Wizards-Los Angeles Lakers 104-108

    Washington: Wall 34 (8/13, 3/6 da 3, 9/12 tl), Gortat 18, Beal 11. Rimbalzi: Gortat 10. Assist: Wall 11.
    LA Lakers: Bryant 31 (6/13, 4/11 da 3, 7/8 tl), Clarkson 18, Randle 15. Rimbalzi: Randle 19. Assist: Williams 4.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    New York Knicks-Philadelphia 76ers 99-87

    New York: Porzingis 17 (4/8, 2/2 da 3, 3/3 tl), Afflalo 13, Anthony, Grant 12. Rimbalzi: Porzingis 10. Assist: Calderon 5.
    Philadelphia: Thompson 13 (2/7, 3/5 da 3), Sampson 12, Holmes 11. Rimbalzi: Noel 6. Assist: Canaan, Covington 3.


    Detroit Pistons-Phoenix Suns 127-122 dts

    Detroit: Jackson 34 (9/13, 3/7 da 3, 7/7 tl), Morris 24, Ilyasova 23. Rimbalzi: Morris 14. Assist: Jackson 16.
    Phoenix: Knight 22 (5/10, 3/11 da 3, 3/3 tl), Bledsoe 21, Leuer 20. Rimbalzi: Len 7. Assist: Bledsoe 9.


    Atlanta Hawks-Toronto Raptors 86-96

    Atlanta: Millsap 14 (5/14, 0/2, 4/4 tl), Sefolosha 13, Horford e Korver 12, Teague 11. Rimbalzi: Millsap e Horford 9. Assist: Teague 10.
    Toronto: Lowry 31 (7/10, 2/7, 11/12 tl), DeRozan 17, Joseph 10. Rimbalzi: Scola 9. Assist: Lowry 5.


    Houston Rockets-New Orleans Pelicans 108-101

    Houston: Harden 24 (6/12, 1/8, 9/10 tl), Jones 15, Brewer 14, Ariza 13, Lawson 12, Beverley 10. Rimbalzi: Howard 16. Assist: Lawson e Harden 6.
    New Orleans: Davis 29 (8/18, 1/2, 10/11 tl), Anderson 19, Evans e Gordon 10. Rimbalzi: Davis 13. Assist: Evans 8.


    San Antonio Spurs-Milwaukee Bucks 95-70

    San Antonio: Duncan 16 (7/11, 2/2 tl), Mills e Leonard 13, Diaw 11. Rimbalzi: Duncan 10. Assist: Leonard 4.
    Milwaukee: Middleton 16 (5/9, 1/2, 3/3 tl), Monroe 14, Parker e Antetokounmpo 7. Rimbalzi: Monroe e Parker 7. Assist: Carter-Williams 4.


    Los Angeles Clippers-Indiana Pacers 91-103

    LA Clippers: Griffin 19 (6/18, 7/14 tl), Stephenson 19 (5/7, 3/4), Crawford 16. Rimbalzi: Jordan 15. Assist: Griffin 6.
    Indiana: George 31 (4/14, 5/9, 8/10 tl), Stuckey 18, Mahinmi 14, J.Hill 13, Ellis e Miles 10. Rimbalzi: George 10. Assist: George 4.


    Chicago Bulls-Denver Nuggets 99-90

    Chicago: Gasol 26 (12/19 da due, 2/4 tiri liberi), Butler 19, Rose 12. Rimbalzi: Gasol 19. Assist: Rose 9.
    Denver: GALLINARI 13 punti (4/12, 1/3, 2/4 tl), 5 rimbalzi, 4 assist, 1 recupero e 1 fallo in 34’59”. Barton 16 (5/9, 1/3, 3/4 tl), Faried 14, Arthur 13. Rimbalzi: Faried 9. Assist: Mudiay 7.
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Founder
    Posts
    47,185

    Status
    Anonymous


    WADE SILENZIA I THUNDER
    Leonard distrugge Memphis


    Miami si aggiudica una gara spettacolare con Oklahoma City, le triple di Leonard affondano i Grizzlies

    Il cecchino Kawhi Leonard (27 punti con 7/9 da 3) spinge gli Spurs al successo a Memphis, Dwyane Wade (28 punti) ruba la scena a Durant-Westbrook regalando a Miami il successo in una partita incredibile, con trentotto sorpassi tra le due squadre. Quinta vittoria in fila dei sorprendenti Orlando Magic, che battono a domicilio gli Utah Jazz, la striscia positiva degli Indiana Pacers si ferma a quota 6 sul campo dei Portland Trail Blazers.

    Miami Heat-Oklahoma City Thunder 97-95

    Dei 38 cambi di vantaggio (massimo stagionale per una partita Nba, nessun’altra gara era andata oltre i 25), l’ultimo lo firma Dwyane Wade, autore degli ultimi 8 punti di Miami (11-6) e dei due liberi decisivi che, a 1.5” dalla fine, costano il secondo k.o. in fila a Oklahoma City (11-8). "L’atmosfera era quella dei playoff: ad una squadra giovane come la nostra, non può che fare bene" ha detto Wade, 28 punti in un attacco che gira meglio di quello avversario, con il 49% dal campo, 25 assist su 40 canestri e 39 punti dal trio di lunghi Bosh-Whiteside-McRoberts. Presto nelle mani di Russell Westbrook (15 punti nel 1° quarto) complici i problemi di falli di Durant (che si prende un tecnico andando a muso duro con Dragic), Oklahoma nel 3° quarto ribalta il -6 (massimo svantaggio reciproco, per un totale di 35”...) con un break di 15-4, ma l’inerzia del match le scivola letteralmente via dalle mani, con le 6 palle perse dell’ultimo quarto che in una partita così costano carissimo. Westbrook resterà a secco negli ultimi 16’, Durant da 3 firma l’ultimo vantaggio Okc sul 95-93 a un minuto e mezzo dalla fine, ma le loro due ultime triple non entrano, complici le buone difese del rookie Winslow.

    Miami: Wade 28 (11/21, 6/9 tl), Bosh 16, Dragic 14, McRoberts 12, Whiteside 11. Rimbalzi: Bosh e Whiteside 8. Assist: Dragic 7.
    Oklahoma City: Durant 25 (7/14, 2/7, 5/7 tl), Westbrook 25 (8/15, 0/3, 9/9 tl), Waiters 13, Kanter 10. Rimbalzi: Durant e Roberson 9. Assist: Westbrook 7.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Memphis Grizzlies-San Antonio Spurs 83-103

    Le triple di un super Kawhi Leonard (7/9, suo record in carriera) sono la lancetta dell’orologio Spurs, che nella ripresa tira con il 57% e non dà scampo ai Grizzlies. San Antonio (16-4) passa a Memphis (11-9), centrando la settima vittoria nelle ultime otto e tornando a vincere in trasferta dopo lo scivolone di Chicago. Con la prova balistica del FedEx Forum, Leonard diventa il miglior tiratore da 3 dell’Nba con il 50%. "Quest’anno ha migliorato ancora il suo decision-making — spiega Parker —, sta tirando davvero bene”. Logica conseguenza di un attacco i cui numeri sono lì da ammirare: 27 assist su 40 canestri dal campo, comprese tutte e sette le triple dell’Mvp della Finals 2014, e otto giocatori con almeno due assist danno valore alla prova della squadra di Popovich dopo un 1° tempo in cui era stato un Parker incontenibile a metterla davanti a dei Grizzlies già in difficoltà (37% al tiro, 0/5 dall’arco). Nella ripresa l’allungo definitivo, con Leonard che mette due triple a inizio 3° quarto per il +15 ed altre due a inizio 4° periodo per il +20. In mezzo, l’ottimo lavoro di LeMarcus Aldridge, 10 punti nel solo terzo periodo per rispondere ai pochi sussulti di Gasol e Conley.

    Memphis: Gasol 15 (7/11, 1/2 tl), Conley 15 (5/11, 0/2, 5/5 tl), Chalmers 15 (2/5, 1/6, 8/8 tl), Green 10. Rimbalzi: Gasol 8. Assist: Conley 4.
    San Antonio: Leonard 27 (2/4, 7/9, 2/2 tl), Aldridge 18, Parker 17, Ginobili 13. Rimbalzi: Duncan 10. Assist: Parker e Duncan 5.


    Utah Jazz-Orlando Magic 94-103

    Utah: Hayward 24 (3/5, 4/8, 6/7 tl), Burks 21, Burke 13, Favors 12. Rimbalzi: Favors 10. Assist: Burke 6.
    Orlando: Harris 17 (4/10, 1/3, 6/6 tl), Vucevic 16, Fournier, Payton, Oladipo e Nicholson 14. Rimbalzi: Vucevic 8. Assist: Payton 7.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Portland Trail Blazers-Indiana Pacers 123-111

    Portland: Lillard 26 (1/6, 5/9, 9/9 tl), McCollum 21, Crabbe 18, Aminu 13, Plumlee e Leonard 12. Rimbalzi: Davis 13. Assist: Lillard 9.
    Indiana: Miles 27 (1/3, 8/11, 1/2 tl), G. Hill 18, Stuckey 17, George 11, Mahinmi, J. Hill e Budinger 10. Rimbalzi: Mahinmi 11. Assist: Stuckey 6.


    Toronto Raptors-Denver Nuggets 105-106

    Toronto: DeRozan 34 (14/24 da due, 0/2 da tre, 6/6 tiri liberi), Lowry 16, Joseph 15. Rimbalzi: Biyombo 7. Assist: Lowry 8.
    Denver: GALLINARI 21 punti (4/6, 3/7, 4/4 tl), 5 rimbalzi, 3 assist e 4 falli in 35’28”. Barton 22 (3/7, 3/6, 7/7 tl), Arthur 19, Lauvergne 14. Rimbalzi: Lauvergne 10. Assist: Mudiayi 9.


    Sacramento Kings-Boston Celtics 97-114

    Sacramento: Gay 18, Cousins 16, Collison 12, BELINELLI 5. Rimbalzi: Koufos 10; Assist: Rondo 8.
    Boston: Thomas e Olynyk 21, Bradley e Crowder 20. Rimbalzi: Johnson 7. Assist: Thomas 9

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    6,704

    Status
    Offline


    HOUSTON RITROVA IL SORRISO
    Drummond sovrasta i Bucks


    Stavolta Davis è più mostro di LeBron. E i Cavs finiscono k.o. a New Orleans

    Notte di derby sia ad Est che ad Ovest. Quello della Grande Mela, impreziosito dalla sfida tra i fratelli Lopez, è vinto dagli Knicks che chiudono la partita contro i Nets già nel 1° quarto, trasformato da Anthony, Porzingis e compagni in un capolavoro da 42 punti di squadra. Il derby del Texas, decisamente più combattuto, è stato deciso a 7” dalla fine da un fade away di Harden che ha dato ai Rockets la vittoria sui Mavericks. Ancora momenti di dominio per Drummond che con una doppia doppia da 17 punti e 23 rimbalzi segna l’undicesima prestazione stagionale da più di 15 punti e 15 rimbalzi e vince il duello contro i Bucks dell’ex compagno Greg Monroe. Atlanta saluta Kobe Bryant, all’ultima apparizione in casa degli Hawks, battendo però i suoi Lakers. È stato necessario un Beal da 34 punti ai "piccoli" Wizards (in estrema emergenza lunghi) per passare sui Phoenix Suns.

    Dallas Mavericks-Houston Rockets 96-100

    Il derby del Texas è stato deciso a 7” dalla fine da un fade away di James Harden in faccia all’ottima difesa di Wes Matthews. Con questo tocco da grande chef, festeggiato infatti con l’ormai classica "cucinata", il Barba ha regalato la vittoria ai suoi Rockets (9-11) sui Mavericks (11-9), la quarta nelle ultime 5 partite portando il record di coach Bickerstaff su un positivo 5-4. La partita all’inizio non si era messa bene per Harden che ha chiuso il 1° tempo tirando solamente con 3/12 dal campo, prima di rimettersi in sesto nel 3° e 4° periodo, e infilare il canestro del k.o. per Dallas come coronamento del suo match da 25 punti. Ma le chiavi della riuscita dei Rockets sono state due: la prima, nonostante l’assenza di Howard (rimasto a riposo), arriva dall’area ed è rappresentata dai 15 rimbalzi offensivi catturati da Houston, che hanno portato a 18 punti da seconde chance. L’altro fattore determinante sono state le 18 palle perse da Dallas che hanno regalato 24 punti ai Rockets. Otto sono arrivate dal solo Deron Williams che ha in questo modo macchiato una prestazione da 22 punti e 6 assist. Partita positiva solo in parte anche per l’altro veterano d’élite dei Mavs Dirk Nowitzki che nonostante la doppia doppia da 16 punti e 10 rimbalzi ha sbagliato la tripla e il fade away decisivi per riportare i Mavs, in testa alla gara.

    Dallas: Williams 22 (4/6, 4/10 da 3, 2/2 tl), Nowitzki 16, Harris 15; rimbalzi: Pachulia 11; assist: Williams 6
    Houston: Harden 25 (9/17, 1/6 da 3, 4/5 tl), Ariza 18, Jones 17; rimbalzi: Capela 10; assist: Harden 9


    New Orleans Pelicans-Cleveland Cavaliers 114-108

    Non bastano le giocate di un LeBron James incontenibile nel quarto periodo. I Cavs non riescono a tenere il passo di Antony Davis e compagni e vanno ko al supplementare, incassando così la loro quarta sconfitta nelle ultime cinque gare in trasferta. LeBron passeggia per tre quarti poi, quando capisce che la sua squadra ha bisogno di una scossa, cambia marcia e si carica i Cavs sulle spalle nell’ultimo quarto. Grazie ai 23 punti di LBJ nella frazione Cleveland recupera un passivo di 13 lunghezze a 6’52’’ dalla sirena, ma non riesce a trovare il colpo del ko, alla fine così New Orleans si guadagna il supplementare, domina l’overtime e porta a casa un prezioso successo. Il buon inizio degli ospiti, sospinti dalla produzione di JR Smith, sembra indirizzare subito il match sui binari preferiti da James e compagni. Con l’andare dei minuti però Anthony Davis inizia a prendere confidenza con il canestro e l’ottima difesa di Dante Cunningham rallenta sua maestà LeBron. I padroni di casa tornano sotto disputando un secondo quarto con i fiocchi e vanno al riposo in ritardo di una sola lunghezza. New Orleans si fa sentire in attacco anche nella terza frazione. I punti di Gordon aiutano e Davis si mette a produrre anche dal perimetro. James non incide, le triple di Ryan Anderson così spingono i Pelicans al +12. Nell’ultimo quarto però le cose cambiano. LeBron si mette ad attaccare il canestro e diventa assolutamente immarcabile. I padroni di casa riescono a tenere le distanze ma solo fino a un certo punto. Avanti di 13, a 6’52’’ dalla fine, i Pelicans iniziano a sentire la pressione, diventano prevedibili in attacco e soprattutto non trovano risposte allo strapotere di James che fa quello che vuole. I Cavs tornano in scia, riprendono i padroni di casa e li superano con le giocate del solito James. Il fenomeno dei Cavs poi riporta davanti gli ospiti producendo l’ennesimo canestro di un quarto periodo da cinema con una penetrazione sublime. I liberi di LeBron a 15’’ dalla fine regalano a Cleveland il +3, Jrue Holiday però a otto secondi dalla fine beffa Dellavedova e firma la tripla del pareggio. Palla in mano a James, ovviamente, ma il leader dei Cavs si accontenta di una conclusione dalla media distanza che trova il ferro sulla sirena. Si va al supplementare e sale in cattedra Anthony Davis. New Orleans nell’overtime difende con ordine e in attacco si affida alla verve del suo All Star. Cleveland si mette a fare confusione, così l’ennesimo canestro dalla media distanza di Davis regala ai padroni di casa il +5 a 2’15’’ dalla sirena. I Cavaliers vanno al tappeto e non riescono a rialzarsi, non trovano più il canestro e incassano la loro quinta sconfitta in trasferta di questo inizio anno.

    New Orleans: Davis 31 (11/18, 2/4), Gordon 19, Anderson 18. Rimbalzi: Davis 12. Assist: Evans 10.
    Cleveland: James 37 (12/24, 1/5), Smith 18, Love 15. Rimbalzi: Thompson, Love 10. Assist: James 8.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Detroit Pistons-Milwaukee Bucks 102-95

    Detroit: Morris 23 (6/12, 1/2 da 3, 8/9 tl), Jackson 23 (7/10, 1/4 da 3, 6/7 tl), Drummond 17; rimbalzi: Drummond 23; assist: Jackson 5
    Milwaukee: Middleton 21 (3/8, 3/7 da 3, 6/6 tl), Monroe 14, Mayo 13; rimbalzi: Monroe 13; assist: Bayless, Carter-Williams 5


    New York Knicks-Brooklyn Nets 108-91

    New York: Anthony 28 (4/10, 5/8 da 3, 5/7 tl), Porzingis 19, Afflalo 18; rimbalzi: Porzingis 10; assist: Calderon 10
    Brooklyn: Lopez 21 (8/20, 5/5 tl), Young 18, Robinson 10: rimbalzi: Young 11; assist: Johnson 11

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Atlanta Hawks-Los Angeles Lakers 100-87

    Atlanta: Horford 16 (5/7, 1/4 da 3, 3/4 tl), Millsap, Bazemore 15; rimbalzi: Horford 8; assist: Teague, Horford 5
    Los Angeles: Williams 18 (3/7, 3/6 da 3, 3/4 tl), Russell 16, Bryant 14; rimbalzi: Russell 10; assist: Bryant 5

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Founder
    Posts
    47,185

    Status
    Anonymous


    SPAVENTO WARRIORS MA C'E' LA 21ª
    Tonfo Cavs senza LeBron


    Con il successo sui Raptors, Golden State è la squadra con il miglior avvio di stagione di sempre negli sport professionistici

    Quella sui Raptors è la 21ª vittoria consecutiva, diventando così la squadra con il miglior avvio di stagione di sempre negli sport professionistici. LeBron, per scelta di coach Blatt, rimane a bordo campo in borghese ad osservare i suoi Cavs che perdono, contro i suoi ex Heat, la terza partita di fila. Non basta il career high da 48 punti di un Paul George in versione MVP ai Pacers per passare l’esame Utah Jazz, mentre un super Ginobili trascina nel 4° quarto alla vittoria di misura gli Spurs sui Celtics. Fondamentali le triple di Batum grazie alle quali gli Hornets conquistano il successo in casa dei Bulls. Notte da record anche per Garnett che diventa il 15° giocatore della storia ad aver realizzato 26.000 punti. Peccato per i suoi Timberwolves, fermati dalla super rimonta dei Trail Blazers. Bene i Bucks che, seppur in crisi infortuni, passano sui Knicks e i Clippers, su Orlando.

    Toronto Raptors-Golden State Warriors 109-112

    Brividi per Golden State e non a causa del rigido inverno canadese. Stanotte i Warriors (21-0) hanno realmente sfiorato la prima sconfitta stagionale grazie alla grande prestazione, soprattutto difensiva, dei Raptors (12-9), trascinati dai 41 punti (career high) di Lowry. La squadra canadese ha dovuto però togliersi il cappello davanti all’ennesimo capolavoro di Steph Curry (44 punti con 9/15 da 3) che, negli ultimi 3 minuti, ha segnato 2 triple decisive con le quali ha prima pareggiato (98 pari) e poi regalato ai suoi la testa della gara (102-100 con 2’32” sul cronometro). A 10” dalla fine, con i Raptors sotto di 3, Lowry appoggia al tabellone il lay-up del -1. Ma il team di coach Casey si ritrova bloccato nel vicolo cieco dei falli sistematici, perfettamente trasformati in ripetuti 2/2 dalla lunetta da Curry e Green, che hanno rispedito al mittente gli ultimi disperati tentativi degli avversari. La partita era iniziata lasciando immaginare altri, e più consueti, scenari. Curry segna 12 punti (con 4/4 da 3) nei primi 6’ della partita. Alla sua produzione si aggiunge quella di Thompson e Green. I Warriors volano sul + 11 (32-21), ma nel 2° periodo i Raptors tornano in scia, e, presi per mano da Lowry, risponderanno colpo su colpo a Curry e soci. Fino almeno agli ultimi 10” quando, un gioco di strategie e sangue freddo, ha regalato la 21ª vittoria consecutiva a Golden State, che supera così i St. Louis Maroons (baseball), per il miglior avvio di stagione della storia degli sport professionistici.

    Toronto: Lowry 40 (8/16, 6/10 da 3, 7/8 tl), DeRozan 16, Nogueira 14; rimbalzi: Patterson 10; assist: Lowry 7
    Golden State: Curry 44 (5/9, 9/15 da 3, 7/9 tl), Thompson 26, Green 16; rimbalzi: Ezeli 10; assist: Curry 7

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Miami Heat-Cleveland Cavaliers 99-84

    LeBron James in borghese può solo osservare gli ex compagni degli Heat (12-6) passare sui suoi Cavaliers (13-7), che si guadagnano così la terza sconfitta consecutiva. “Una decisione presa per il futuro della stagione”, ha detto coach Blatt commentando la scelta di lasciare a riposo la sua stella. Intanto però il presente non sorride ai Cavs che, questa notte, non sono mai stati in partita contro Miami. In quintetto al posto di LeBron è partito un buon Richard Jefferson (16 punti, il migliore dei Cavs) ma a stupire, in negativo, è stata la prestazione decisamente sottotono di Kevin Love (5 punti con 2/11 dal campo) che non ha mostrato di essere pronto per ciò che Cleveland attende da lui: diventare, in casi eccezionali, il leader della squadra. La partita c’è stata solo nel 1° quarto, quando gli Heat con un parziale di 14-2, hanno preso il controllo del match non lasciandoselo più sfuggire.

    Miami: Wade 19 (8/14, 3/5 tl), Johnson 19 (4/5, 2/5 da 3, 5/6 tl), Dragic 17; rimbalzi: Whiteside 9; assist: Dragic 8
    Cleveland: Jefferson 16 (6/18, 4/9 tl), Smith 12, Cunningham, Dellavedova 11; rimbalzi: Love 8; assist: Dellavedova 5


    Chicago Bulls-Charlotte Hornets 96-102

    Chicago: Butler 25 (7/13, 1/5 da 3, 8/10 tl), Rose 19, Gasol, McDermott 13; rimbalzi: Gasol 11; assist: Noah 6
    Charlotte: Batum 24 (4/10, 4/6 da 3, 4/6 tl), Walker, Zeller 17; rimbalzi: Batum 11; assist: Walker, Batum 5


    Minnesota Timberwolves-Portland Trail Blazers 103-109

    Minnesota: Anthony Towns 27 (12/20, 1/2 da 3), Wiggins 17, Dieng 15; rimbalzi: Towns 12; assist: Rubio 15
    Portland: Lillard 19 (5/12, 1/3 da 3, 6/6 tl), McCollum 17, Aminu 16; rimbalzi: Plumlee 9; assist: Lillard 7

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    San Antonio Spurs-Boston Celtics 108-105

    San Antonio: Aldridge 17 (8/15, 1/2 tl), Diaw 16, Ginobili, Leonard 15; rimbalzi: Aldridge, Leonard 8; assist: Parker 6
    Boston: Thomas 23 (6/11, 1/6 da 3, 8/9 tl), Bradley 18, Hunter 16; rimbalzi: Johnson 11; assist: Thomas 8

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Milwaukee Bucks-New York Knicks 106-91

    Milwaukee: Carter-Williams 20 (9/16, 2/3 tl), Antetokounmpo, Monroe, Parker 17; rimbalzi: Monroe 14; assist: Antetokounmpo 6
    New York: Anthony 18 (2/10, 2/7 da 3, 4/4 tl), Thomas 17, Afflalo 13; rimbalzi: Porzingis 7; assist: Calderon, Galloway 6


    Utah Jazz-Indiana Pacers (OT) 122-119

    Utah: Favors 35 (14/24, 7/9 tl), Hayward 22, Burke 19; rimbalzi: Booker 14; assist: Burke 7
    Indiana: George 48 (7/16, 8/11 da 3, 10/13 tl), Stuckey 23, Miles 12; rimbalzi: J.George, Allen, Hill 8; assist: G.Hill

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Los Angeles Clippers-Orlando Magic 103-101

    Los Angeles: Crawford 32 (4/10, 6/9 da 3, 6/7 tl), Griffin 28, Johnson 21; rimbalzi: Jordan 14; assist: Griffin 7
    Orlando: Oladipo 24 (9/17, 1/3 da 3, 3/4 tl), Payton 21, Harris, Vucevic, Gordon 10; rimbalzi: Harris, Vucevic 10; assist: Payton 8


    Sacramento Kings-Houston Rockets 113-120

    Sacramento: Belinelli 6 (3/6) in 16’, 3 rimbalzi, Mclemore 19, Collison 18. Rimbalzi: Koufos 12. Assist: Rondo 19.
    Houston: Harden 31, Howard 22, Jones 16. Rimbalzi: Howard 18. Assist: Harden 9.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Founder
    Posts
    47,185

    Status
    Anonymous


    GOLDEN STATE DICE 22
    Kobe fa flop a Detroit


    Tante sono le vittorie consecutive dei Warriors, trascinati dal solito Steph Curry (28 punti)

    Bastano due minuti del miglior Steph Curry (28 punti) a Golden State per piegare i Nets: quella di Brooklyn è la 22a vittoria consecutiva degli imbattuti Warriors e la 12a in trasferta da inizio stagione, eguagliando il record dei Knicks del '70. Curry fa proseliti: Wes Matthews segna 36 punti con 10/17 da tre per trascinare Dallas al successo a Washington. Quarta vittoria in fila per Detroit, che passeggia sui Lakers con Bryant a mezzo servizio.

    Brooklyn Nets-Golden State Warriors 98-114

    Steph Curry segna 11 degli ultimi 13 punti dei Warriors nel 3° quarto, e in 2' mette in cassaforte la ventiduesima vittoria consecutiva di Golden State (22-0), che passa a Brooklyn (5-15) pareggiando la miglior partenza in trasferta (12-0) dei Knicks del '69-'70. Curry accende, i Warriors scappano: il parziale di 15-4 un altro arrivo in volata con i Nets, tre settimane fa ad un tap-in di Lopez dal battere i campioni in carica. “E' una delle nostri punti di forza, non siamo mai fuori partita, e siamo ad un solo parziale di distanza dal chiuderle” ha detto Walton. Scivolata a -17 sotto i colpi di Thompson e Green (22 punti, 9 rimbalzi e 7 assist) e nonostante l'inedito 5/14 dalla lunetta nel 1° quarto dei Warriors, Brooklyn ha riaperto il match con il break finale di 12-0 in un 2° quarto da 38 punti e il 78% dal campo, arrivando poi al +5 con l'ottimo Young e la buona regia di Larkin. La scossa, per Golden State, arriva ovviamente dall'Mvp. Lay-up appoggiato al vetro, tripla, alley-oop alzato per Ezeli, un lay-up con fallo per un gioco da tre punti, un'altra tripla, bruciando Larkin sul tempo in transizione. In contropiede i Warriors segneranno 25 punti contro gli 11 dei Nets. “Non c'è bisogno che faccia 40 tutte le sere dice Hollins di Curry, sa stare dietro le quinte ma quando ce n'è bisogno c'è sempre. E' quello che fanno i grandi campioni”.

    Brooklyn: Young 25 (11/18, 0/1, 3/6 tl), Lopez 18, Larkin 13, Jack 11. Rimbalzi: Young 14. Assist: Larkin 6.
    Golden State: Curry 28 (6/8, 5/9, 1/4 tl), Green 22, Thompson 21, Ezeli 12, Barbosa 11. Rimbalzi: Green e Iguodala 9. Assist: Green 7.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Detroit Pistons-Los Angeles Lakers 111-91

    Per l'omaggio a Kobe Bryant, il pubblico di Detroit deve aspettare il terzo quarto inoltrato, quando il “Black Mamba” segna dall'arco il primo canestro della sua partita, dopo 9 errori consecutivi. Con Kobe afflitto da un problema allo stomaco, i Pistons (12-9) nel frattempo avevano già messo in ghiaccio, a +26, la quarta vittoria consecutiva al Palace of Auburn Hills, sbarazzandosi dei Lakers (3-17) già con un 15-0 nei tre minuti iniziali. “Non fosse stata la mia ultima stagione, non sarei sceso in campo” ha detto Bryant, che ha saltato buona parte del riscaldamento e ha contribuito al pessimo inizio dei gialloviola. Forte del dominio a rimbalzo (61 a 39) e sulle seconde occasioni (26 punti contro 10), Detroit ha cavalcato il ritmo del proprio backcourt, con Caldwell-Pope e Jackson a combinare per 31 dei 65 punti segnati dai Pistons nel 1° tempo e un 7/14 da tre che ha contribuito a dilatare il vantaggio fino al +23, prima che nel 3° quarto la chiudesse un super Drummond (18+15), alla sua dodicesima partita da 15+15 in stagione (il secondo, Anthony Davis, ne ha 4...). Per i Los Angeles Lakers, solo l'impatto dalla panchina di Lou Williams, 21 punti, e un buon secondo quarto di Randle, 10 punti con 3/3, prima di alzare bandiera bianca e incappare nella frustrazione. Come quella di Young, che nel 4° periodo si fa espellere per una reazione su Tolliver, o di Byron Scott. “Non eravamo pronti. Se vogliamo vincere qualche partita dobbiamo evitare queste partenze orribili...”.

    Detroit: Caldwell-Pope 22 (8/12, 1/2, 3/3 tl), Jackson 20, Drummond 18. Rimbalzi: Drummond 15. Assist: Jackson 6.
    Los Angeles: Williams 21 (3/6, 3/6, 6/9 tl), Randle 15, Russell 12. Rimbalzi: Randle 11. Assist: Russell 3.


    Washington Wizards-Dallas Mavericks 104-116

    Washington: Wall 28 (12/19, 0/3, 4/4 tl), Beal 21, Neal 18, Porter 15. Rimbalzi: Porter 11. Assist: Wall 10.
    Dallas: Matthews 36 (2/6, 10/17, 2/2 tl), Nowitzki 19, Felton e Williams 10, Pachulia e Villanueva 10. Rimbalzi: Felton 10. Assist: Williams 9.


    Oklahoma City Thunder-Sacramento Kings 98-95

    Oklahoma City: Durant 20 (6/7 da due, 1/6 da tre, 5/7 tiri liberi), Westbrook 19, Kanter 14. Rimbalzi: Adams 12. Assist: Westbrook 10.
    Sacramento: BELINELLI 16 (5/7, 1/6, 3/3 tl), 4 rimbalzi, 2 assist, 4 perse e 1 fallo in 25’49”. Gay 20 (6/12, 2/6, 2/2 tl), Collison 16, Cousins 13. Rimbalzi: Cousins 10. Assist: Rondo 10.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    6,704

    Status
    Offline


    NIKE E LEBRON INSIEME PER SEMPRE
    Un contratto da mezzo miliardo di dollari


    Infranto il record detenuto da Kevin Durant, legato al colosso Usa per 300 milioni

    La vita intera di un campione mondiale dello sport, il cestista americano LeBron James, ha un prezzo e questo si aggira tra 400 e 500 milioni di dollari. La stella dei Cleveland Cavaliers, quattro volte miglior giocatore della Nba, la lega professionistica americana e il miglior campionato di pallacanestro al mondo, ha siglato un contratto che lo lega alla Nike per il resto della sua carriera e oltre: vita natural durante. La casa del 'baffo', che è la più grande azienda di articoli sportivi al mondo, lunedì ha concluso un contratto che non ha precedenti. Come riporta Bloomberg, i termini dell'intesa non sono stati resi noti, ma secondo l'agente sportivo David Falk, che ha rappresentato Michael Jordan per la maggior parte della sua carriera, un valore approssimativo si colloca appunto tra 400 e 500 milioni di dollari. Una valutazione condivisa nell'ambiente. Altre fonti vicine all'accordo sostengono che supera con molta facilità l'intesa di dieci anni e ben 300 milioni di dollari siglata tra Kevin Durant degli Oklahoma City Thunder con la stessa Nike.


    Nike ha spiegato in un comunicato che l'ala dei Cavs, proiettato nel grande basket proprio con la franchigia di Cleveland e poi passato per un periodo a Miami, "aggiunge un importante valore ai nostri affari, al nostro marchio e ai nostri azionisti". "Io e LeBron siamo innamorati e ossessionati per Nike da quando siamo dei ragazzini", ha detto Maverick Carter che gestisce gli accordi commerciali del giocatore. In questo caso, a negoziare con il marchio sportivo più importante al mondo è stato Paul Wachter, che aveva anche gestito le trattative per l'acquisto dei Red Sox da parte di John Henry e che ha rappresentato dr. Dre nell'accordo da 3 miliardi di dollari con cui Apple ha comprato Beats. Il baffo accompagna il Prescelto (questo è uno degli appellativi di King James) da quando, nel 2003, è passato dalla high school ai professionisti. Il suo primo contratto, della durata di sette anni, secondo Espn valeva 90 milioni di dollari con altri sette anni di opzione. Da quando Nike e James sono insieme, sono state prodotte 13 versioni di scarpe che portano il suo nome e il suo autografo. Alla domanda dell'agenzia Usa su quale sia il ritorno per la casa dello sport, Matt Powell, analista di Npd Group, risponde che "dipende da come lo si misura". Se infatti "lo si rapporta semplicemente alle vendite che James crea, rispetto a quanto paga Nike, probabilmente l'azienda sta perdendo soldi. Ma lui è il volto del marchio Nike, ed è il giocatore più famoso dell'Nba. Per questo ha senso" la sponsorizzazione. Sul piatto, d'altra parte, LeBron mette i suoi oltre 27 punti a partita, due vittorie dell'Nba e altre quattro finali disputate e due ori olimpici. A dire il vero, in ogni caso, la linea 2015 di scarpe firmate James ha venduto per 400 milioni di dollari (Nike fattura oltre 30 miliardi). Gli accordi a vita non sono una novità assoluta (Adidas si è legata a Derrick Rose dei Chicago Bulls e con David Beckham; Reebok con Allen Iverson, ex Philadelphia 76ers), ma per l'azienda di Portland si tratta formalmente della prima volta, nonostante Jordan abbia di fatto un accordo del genere col gruppo Usa. Proprio la collaborazione storica tra la Nike e The Air ha dato i suoi frutti: solo lo scorso anno i prodotti della linea di Jordan - la cui leggenda è intramontabile - hanno raggiunto vendite per 2,2 miliardi. Se LeBron è dunque la carta 'prescelta' da Nike per raggiungere gli obiettivi di crescita (punta a 50 miliardi di fatturato nel 2020), per il campione è un ennesimo colpo d'affari. Ne ha messi a segno recentemente: le sue azioni in Beats hanno portato nelle sue casse 30 milioni di dollari, dopo l'acquisto da parte di Apple. E ancora possiede terreni, e dopo aver lasciato cadere gli accordi con McDonald's si è lanciato nell'investimento nella catena di pizzerie Blaze Pizza. Solo la settimana scorsa ha annunciato di aver ricevuto un investimento da 15,8 milioni di dollari da Warner Bros, nella piattaforma di contenuti sportivi Uninterrupted, nella quale lui partecipa come investitore. Secondo la lista di Forbes relativa al 2015, LeBron è il cestista più pagato: sfiora i 65 milioni di dollari l'anno, tra salario e sponsorizzazioni, lasciandosi alle spalle proprio Kevin Durant. Nella classifica degli sportivi, si colloca al sesto posto dopo i pugili Mayweather e Pacquiao, i calciatori Messi e Ronaldo e il re del tennis Roger Federer. Negli ultimi anni, i contratti di sponsorizzazione hanno vissuto una vera e propria esplosione. Detto dei 300 milioni per Durant, la Nike ha subito la perdita della stella dei Rockets, Harden, scippatole dalla Adidas a suon di milioni: 200, contratto da 13 anni.

     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Founder
    Posts
    47,185

    Status
    Anonymous


    SPURS VITTORIA DA RECORD
    Washington fa il colpo a Miami


    Senza Duncan, Ginobili e Leonard, gli Spurs infliggono ai Sixers il k.o. più pesante storia della franchigia di Philadelphia: -51

    Quarta vittoria in fila per gli Spurs, che pur non al completo (out Duncan, Ginobili e Leonard) infliggono ai Sixers il k.o. più pesante di Philadelphia: -51. Washington passa a Miami, Phoenix rimonta nel 4° periodo e beffa Chicago con il buzzer-beater di Teletovic, Clippers ok contro Minnesota grazie a DeAndre Jordan. Toronto omaggia Bryant e batte i Lakers, Monroe è decisivo per i Bucks contro i Blazers, ok anche Boston e Charlotte.

    Philadelphia 76ers-San Antonio Spurs 68-119

    Con Duncan e Ginobili tenuti a riposo e Leonard influenzato a dare il bentornato ad Okafor, in campo per Philly dopo le 2 giornate di squalifica, ci pensa da subito Aldridge (26 punti). L'ala grande degli Spurs (18-4) inizia forte, come tutta la sua squadra, e Philadelphia (1-21) affonda già nel 1° quarto. Ci pensano Diaw e Green, dai 7 e 25, per il +9 e continuano il lavoro Aldridge e Simmons.I San Antonio Spurs a fine 1° periodo volano sul +14. Ad inizio seconda frazione David West catechizza ripetutamente Noel dal post basso e con il 64% dal campo gli speroni vanno al riposo sul 51-25. Philadelphia è in serie difficoltà e lo dimostra il 37% al tiro. Il 2° tempo degli Spurs, trascinati dai 62 punti dalla panchina, è normale amministrazione del vantaggio, che si dilata fino al +51 finale per la più pesante sconfitta casalinga della storia della franchigia dei Philadelphia 76ers.

    Philadelphia: Noel 13 (6/9, 1/2 tl), Covington 13 (3/3, 2/5 da 3, 1/2 tl), Stauskas 13 (4/5, 1/5 da 3, 2/2 tl). Rimbalzi: Noel, Covington 6. Assist: Canaan 5.
    San Antonio: Aldridge 26 (11/15, 4/4 tl), Marjanovic 18, Simmons 14. Rimbalzi: Aldridge 9. Assist: Parker 6.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Miami Heat-Washington Wizards 103-114

    Nonostante il ritorno di Kris Humphries non è ancora finita l'emergenza nel reparto lunghi dei Washington Wizards (9-10). Proprio dal pitturato arrivano i primi problemi per Washington. Miami (12-7) va spesso e volentieri a cercare Whiteside (14 punti) in area che risponde con un 4/4 nei minuti iniziali. Ma la difesa dei capitolini, specialmente sugli esterni, non lascia a Miami il tempo per impostare il gioco che vorrebbe. I Washington Wizards corrono e colpiscono da 3 (50%) chiudendo il 1° quarto con il parziale del +10 (29-19). La seconda frazione degli Heat ribalta le cose. Dwyane Wade inizia a scaldare i motori della sua partita (26+9 assist) e trascina Miami in un 2° periodo da 36 punti di squadra. Il riposo non spegne i Miami Heat. Un mega break da 16-4 li porta avanti per la prima volta nel match. Gerald Green schiaccia il massimo vantaggio di +7. Le 2 squadre si rispondono colpo su colpo, fino agli ultimi 2' quando Gary Neal e Bradley Beal, con 7 punti consecutivi, sferrano quello decisivo per Washington.

    Miami: Wade 26 (12/15, 2/2 tl), Dragic 20, Bosh 18. Rimbalzi: Bosh 9. Assist: Dragic, Wade 9.
    Washington: Wall 26 (8/12, 1/1 da 3, 7/7 tl), Beal, Neal 21. Rimbalzi: Porter 14. Assist: Wall 7.


    Charlotte Hornets-Detroit Pistons 104-84

    Charlotte: Zeller 20 (5/9, 10/13 tl), Williams, Walker 14. Rimbalzi: Williams 12. Assist: Walker 9.
    Detroit: Caldwell-Pope 16 (6/10, 1/5 da 3, 1/2 tl), Ilyasova 15, Morris 11. Rimbalzi: Ilyasova 13. Assist: Blake 7.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Toronto Raptors-Los Angeles Lakers 102-93

    Toronto: Lowry 27 (4/8, 5/11 da 3, 4/4 tl), Ross 22, DeRozan 16. Rimbalzi: Biyombo 13. Assist: DeRozan. Lowry 6.
    Los Angeles: Bryant 21 (7/12, 1/4 da 3, 4/5 tl), Williams, Randle 15. Rimbalzi: Randle 11. Assist: Bryant, Hibbert 4.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Chicago Bulls-Phoenix Suns 101-103

    Chicago: Gasol 22 (6/12, 1/1, 7/8 tl), Butler 19, Rose 14. Rimbalzi: Gasol 10. Assist: Gasol e Noah 6.
    Phoenix: Knight 21 (6/10, 1/4, 6/7 tl), Teletovic 20, Bledsoe 16. Rimbalzi: Bledsoe 9. Assist: Booker 5.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Milwaukee Bucks-Portland Trail Blazers 90-88

    Milwaukee: Antetokounmpo 17 (5/10, 7/8 tl), Monroe 16, Mayo 15. Rimbalzi: Monroe 12. Assist: Carter-Williams 7.
    Portland: Lillard 23 (5/11, 3/8, 4/4 tl), McCollum 17, Crabbe 12. Rimbalzi: Davis 13. Assist: Lillard 7.


    Minnesota Timberwolves-Los Angeles Clippers 106-110

    Minnesota: LaVine 21 (6/14, 1/2, 6/6 tl), Towns 18, Rubio 16. Rimbalzi: Muhammad 9. Assist: Rubio 7.
    Los Angeles: Jordan 20 (8/9, 4/6 tl), Crawford 18, Griffin 16. Rimbalzi: Jordan 12. Assist: Crawford 7.


    New Orleans Pelicans-Boston Celtics 93-111


    New Orleans: Anderson 18 (6/15, 1/2, 3/4 tl), Davis 16. Rimbalzi: Anderson e Ajinca 9. Assist: Holiday 6.
    Boston: Thomas 22 (5/8, 4/4), Olynyk 21, Crowder 17. Rimbalzi: Sullinger 20. Assist: Thomas 5.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO



    New York Knicks-Dallas Mavericks 97-104

    New York: Porzingis 28 (11/14, 2/4), Anthony 17. Rimbalzi: Calderon 7. Assist: Anthony 8.
    Dallas: Nowitzki 25 (7/14, 2/4), Williams 20. Rimbalzi: Pachulia 8. Assist: Williams 7.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO
     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Founder
    Posts
    47,185

    Status
    Anonymous


    GOLDEN STATE IRREALE: 23-0
    LeBron rilancia i Cavaliers


    Warriors da fantascienza allungano la striscia di vittorie consecutive del loro storico record

    Gli inarrestabili Warriors trovano, contro Indiana, la ventitreesima vittoria consecutiva della loro stagione alzando ancora di una tacca l'asticella del loro storico avvio di stagione. Gli Splash Brothers, Curry e Thompson, sono stati gli assoluti dominatori del match. Unica macchia, per Golden State, il ritorno in partita degli avversari negli ultimi minuti che, con un 4° periodo da 40 punti di squadra, si ritrovano da -28 a -6 con 37” alla sirena finale. LeBron James torna dopo aver saltato la partita contro Miami ed è subito decisivo. Con una doppia doppia da 33 punti e 10 rimbalzi trascina i suoi alla vittoria su Portland, mettendo fine alla striscia negativa di 3 sconfitte di fila. Bene anche Brooklyn che, ancora senza Bargnani, passa in casa sui Rockets. Un Kevin Durant da 32 punti e un Russell Westbrook da 16 assist portano in trionfo gli Oklahoma City Thunder sui Memphis Grizzlies.

    Indiana Pacers-Golden State Warriors 123-131

    Per come siamo abituati alle prestazioni di Curry quella di stanotte contro gli Indiana Pacers (12-8) è sembrata un partita "tranquilla". Ne segna comunque 29 (con 10 assist) ma fino al 4° periodo, quando è stato costretta a tornare in campo per mettere una pezza al ritorno in scia di Indiana, Steph ha sostanzialmente riposato. Ad aprire il fuoco e a spaccare il match per i Warriors (23-0) nei primi 3 quarti è stato Klay Thompson. Una partita da 39 punti con il 10/16 da 3 per il "minore" degli Splash Brothers. I primi minuti promettono bene per la squadra di coach Vogel. Paul George promette di far passare una brutta serata difensiva a Green (e in parte ci riesce) e i 4 punti consecutivi di Mahinmi portano i Pacers sul 13-6. I ritmi altissimi dell'inizio fanno bene a Golden State che inizia presto a fare ciò che meglio sa: segnare. Un break da 14 punti a 0 porta i Warriors sul +10, Steph si dedica a distribuire chicche, Bogut e Klay Thompson a realizzare. Il 1° periodo si trasforma in un'opera d'arte: i 44 punti contro i 29 dei Pacers con il 62% (season high) dal campo e Golden State vola, ad inizio 2° quarto, sul +22. La partita sembra già finita. Ma George e G.Hill non ci stanno. I 7 punti consecutivi della point guard di Indiana riavvicinano i suoi a -13, ma un Klay Thompson da 29 punti nel solo 1° tempo allunga nuovamente. Al riposo il punteggio dice 73 a 54 Warriors. La ripresa si apre con 3 alley oop consecutivi per Bugut e con il solito Thompson che sfonda quota 30. Il divario si allarga, gli Indiana Pacers sfiorano il -30. Il dominio della squadra della baia è a 360 gradi, al 54% da 3 si aggiungono infatti i 44 punti nel pitturato (con Indiana ferma a 28). L'ultimo periodo si presenta come una sorta di allenamento, più psicologico che fisico, per i Pacers, ma le seconde linee in campo rispondono benissimo. I 40 punti segnati nella quarta frazione riportano Indiana in partita tanto che, a 4' dalla fine, si ritrova sotto di soli 11 punti. Coach Walton è costretto a richiamare in campo gli Splash Brothers: abbiamo una partita. Klay Thompson sembra essersi raffreddato un po troppo dopo la sosta in panchina e non riesce a ritrovare il ritmo del 1° tempo. Tocca a Curry. Proprio dalle mani dell'MVP in carica, dopo il -7 di Budinger a 47” dalla sirena, arriva i canestro del 129-120 che mette fine alle forti speranze di rimonta degli Indiana Pacers.

    Indiana: George 33 (6/14, 5/13, 6/7 tl), Miles 24, G. Hill, Budinger 12; rimbalzi: S. Hill 9; assist: George 6
    Golden State: Thompson 39 (3/5, 10/16 da 3, 3/3 tl), Curry 29, Bogut 14; rimbalzi: Bogut 10; assist: Curry 10

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Cleveland Cavaliers-Portland Trail Blazers 105-100

    I Cavaliers (14-7) di King James sono tornati. Dopo la sosta della scorsa partita conto Miami LeBron rientra in campo e con 33 punti (impreziositi da 10 rimbalzi) torna da subito decisivo per portare i suoi alla vittoria, dopo 3 sconfitte consecutive, contro i Blazers (9-14). I Cavs hanno però dovuto faticare più del previsto e recuperare dal -18 di fine 1° tempo. I primi 2 quarti, infatti, sono territorio dei Blazers, che iniziano fortissimo infilando 8 dei primi 10 tiri. Dopo 8 minuti di gioco Portland è sopra 21-9 e, trainata dai 12 punti (con 5/8 dal campo) di Lillard (33 punti finali), chiude il 1° quarto in vantaggio 25-17. Nella seconda frazione di gioco le mani bollenti dei Blazers non hanno intenzione di raffreddarsi: a fine 1° tempo il tabellino dice 23/39, il tabellone del punteggio invece segna il -18 Cavaliers. Le cose non sembrano, per l'ennesima volta, mettersi bene per la squadra di coach Blatt che mette mano alle rotazioni. Nel 3° quarto sceglie il quintetto piccolo, trattenendo Mozgov in panchina. La mossa sortisce l'effetto sperato e le cose, ben presto, si ribaltano: la difesa aggressiva di Cleveland costringe Portland a perdere 5 palloni nei primi 8 possessi e, libera di correre in contropiede, torna in scia grazie ad un parziale di 12-3. Si arriva all'ultimo periodo con Cleveland sul +2 (77-75). Gli ultimi minuti punto a punto sono, da sempre, il regno di King James che mette 14 punti nel momento fondamentale e schiaccia a 9' dalla fine il + 7 che sposta l'inerzia della gara interamente dalla parte dei Cavs. Pochi secondi dopo, con l'inchiodata di Thompson, i Blazers finiscono sotto di 9, svantaggio dal quale non riescono più a recuperare.

    Cleveland: James 33 (13/21, 1/3 da 3, 4/4 tl), Love 18, Dellavedova 17; rimbalzi: James 10; assist: Love 4
    Portland: Lillard 33 (10/18, 4/9 da 3, 1/1 tl), McCollum 24, Crabbe 14; rimbalzi: Lillard 6; assist: Lillard 6

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Brooklyn Nets-Houston Rockets 110-105

    Brooklyn: Lopez 24 (9/14, 6/6 tl), Johnson 22, Young 20; rimbalzi: Young 12; assist: Jack 9
    Houston: Thornton (7/10, 5/8 da 3, 3/3 tl), Brewer 22, Howard, Beverley, Harden 10; rimbalzi: Howard, Capela 9; assist: Harden 9


    Memphis Grizzlies-Oklahoma City Thunder 88-125

    Memphis: Chalmers 19 (6/8, 7/8 tl), Green, Gasol 11; rimbalzi: Randolph 10; assist: Conley 6
    Oklahoma City: Durant 32 (7/9, 4/5 da 3, 6/6 tl), Ibaka 17, Westbrook, Augustin 13; rimbalzi: Durant 10; assist: Westbrook 16


    Sacramento Kings-Utah Jazz 114-106

    Sacramento: BELINELLI 10 punti (3/7) in 20’, Cousins, Gay 23, Casspi 19. Rimbalzi: Cousins 12. Assist: Rondo 13.
    Utah: Hayward, Burks 18, Hood 17. Rimbalzi: Favors/Booker 10. Assist: Hayward 6.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Denver Nuggets-Orlando Magic 74-85

    Denver: GALLINARI 13 (4/10 da due, 1/4 da tre e 2/2 ai liberi), con sei rimbalzi, due assist, un recupero e una stoppata in 38’. Barton 23 (6/13, 3/10). Rimbalzi: Faried, Hickson 11. Assist: Nelson 5.
    Orlando: Vucevic, Payton 18, Harris 17. Rimbalzi: Nicholson 14, Vucevic 13. Assist: Payton 4.
     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Founder
    Posts
    47,185

    Status
    Anonymous


    GLI SPURS CADONO A TORONTO
    Harden fa 42 a Washington


    Un Harden stratosferico riporta i Rockets alla vittoria. E poi vittorie allo scadere per i Memphis, Atlanta, Phoenix

    I ritorni in campo di Duncan, Ginobili e Leonard non bastano agli Spurs per passare sui Raptors, trainati dai 28 punti di DeRozan. Charlotte trionfa sugli Heat nonostante il brutto colpo ricevuto dalla notizia della squalifica di Al Jefferson. Un super Harden da 42 punti riporta i Rockets alla vittoria contro Washington, bene anche Boston che vince "in coro" ai danni dei Bulls. La preghiera all'ultimo secondo da metà campo di Matt Barnes regala la vittoria ai suoi Grizzlies sui Pistons. Vittorie allo scadere per Atlanta a Dallas, per Phoenix su Orlando e Minnesota sui Lakers con Kobe che lascia il campo ai giovani gialloviola nel finale. I Clippers continuano la risalita con Milwaukee e New York vive la peggior gara della stagione in casa dei Jazz.

    Toronto Raptors-San Antonio Spurs 97-94

    A metà 1° periodo i neroargento sono già sotto 17-6 e faticano contro la difesa dei Raptors (14-9) che li costringe a 5 palle perse. Dall'altra parte, invece, l'attacco va a gonfie vele. Il 53% dal campo nei primi 12' permette a Toronto di infilare un parziale di 11-0 . Gli Spurs giocano da Spurs solo a sprazzi, quando in campo c'è Ginobili. Grazie proprio all'argentino nel 2° quarto San Antonio non affonda sotto i colpi di DeRozan e Scola, limitando i danni al solo -7 della pausa. Le cose non migliorano nel 2° tempo, iniziato dagli Spurs con un 1/8 al tiro. Mentre DeRozan infila il 20esimo punto personale Leonard è ancora a 0. Segnerà tutti e 9 i suoi punti nell'ultimo quarto, quando San Antonio sfiora il pareggio. A 30” Green segna il tap in del -3 (97-94). Grande difesa di Parker su Lowry, nell'ultima azione, ma è DeRozan a recuperare la palla che poi morirà nelle mani dei Toronto Raptors.

    Toronto: DeRozan 28 (10/15, 8/8 tl), Lowry 19; Scola 16. Rimbalzi: Scola 8. Assist: Lowry 8
    San Antonio: Ginobili 17 (4/5, 1/6 da 3, 6/8 tl), Aldridge 13, West 10. Rimbalzi: Aldridge, Leonard 7. Assist: Mills 6

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Washington Wizards-Houston Rockets 103-109

    Gortat torna dopo aver perso 3 partite (motivi familiari) e mette una pezza alla critica situazione del reparto lunghi di casa dei Washington Wizards (9-11). Ma ciò non basta a fermare gli Houston Rockets (11-12), trascinati dai 42 punti del Barba James Harden (che sfiora la tripla doppia con 9 rimbalzi e 7 assist). Washington butta via il vantaggio di 15 punti maturato nella seconda frazione e si fa recuperare da uno scatenato 2° tempo del Barba, in cui segna 23 punti. Proprio da lui arriva un pesantissimo gioco da 3 punti (step-back con fallo subito da Beal) che sblocca il 99 pari portando gli Houston Rockets sul +3 a 2'13” dalla sirena finale. I Washington Wizards ci provano con Wall che, nonostante un match da 26 punti e 12 assist, sbaglia la tripla per il -2, lasciando gli avversari liberi di chiudere ufficialmente la partita, con James Harden e Howard, dalla lunetta per il +6 finale.

    Washington: Wall 26 (12/24, 2/2 tl), Gortat 18, Beal 15. Rimbalzi: Gortat 13. Assist: Wall 12
    Houston: Harden 42 (8/14, 5/9 da 3, 11/12 tl), Brewer 15, Beverley 14. Rimbalzi: Howard 9. Assist: Harden 9

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Charlotte Hornets-Miami Heat 99-81

    Charlotte: Williams 18 (4/5, 4/6 da 3), Walker 18 (7/11, 1/2 da 3, 1/2 tl), Batum, Lamb 10. Rimbalzi: Batum 11. Assist: Batum 11
    Miami: Johnson 20 (5/7, 1/5 da 3, 7/8 tl), Wade, Green 11. Rimbalzi: Whiteside, Winslow 8. Assist: Wade 4

    CLICA E GUARDA IL VIDEO


    Boston Celtics-Chicago Bulls 105-100

    Boston: Thomas 20 (3/10, 2/5 da 3, 8/8 tl), Olynyk 15, Crowder, Turner 13. Rimbalzi: Sullinger 16. Assist: Turner 7
    Chicago: Butler 36 (12/24, 12/14 tl), Gasol 16, Rose 12. Rimbalzi: Gasol 15. Assist: Rose, Noah 6

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Detroit Pistons-Memphis Grizzlies 92-93

    Detroit: Drummond 18 (8/15, 2/5 tl), Jackson 18 (6/12, 1/6 da 3, 3/3 tl), Morris 16. Rimbalzi: Drummond 19. Assist: Jackson 7
    Memphis: Randolph 21 (10/18, 1/4 tl), Gasol 19, Lee 14. Rimbalzi: Randolph 16. Assist: Conley 8

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Milwaukee Bucks-Los Angeles Clippers 95-109

    Milwaukee: Carter-Williams 20 (9/16, 2/3), Monroe 16, Antetokounmpo 15, Mayo 14, Parker 10. Rimbalzi: Monroe 10. Assist: Carter-Williams 11.
    LA Clippers: Redick 31 (5/9, 6/9, 3/4 tl), Griffin 21, Paul 18. Rimbalzi: Jordan 19. Assist: Paul 18.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Minnesota Timberwolves-Los Angeles Lakers 123-122 dts

    Minnesota: Martin 37 (8/18, 6/9, 3/3 tl), Towns 26, Wiggins 19, Muhammad 15. Rimbalzi: Towns 14. Assist: Rubio 12.
    LA Lakers: Russell 23 (5/11, 3/9, 4/5 tl), Randle 20, Williams 19, Clarkson 14, Toung 13, Bryant 11. Rimbalzi: Randle 12. Assist: Williams 5.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Phoenix Suns-Orlando Magic 107-104

    Phoenix: Bledsoe 21 (7/12, 1/4, 4/5 tl), Knight 21 (8/11, 0/5, 5/5 tl), Len 20, Teletovic e Leuer 15, Tucker 11. Rimbalzi: Len 14. Assist: Bledsoe 9.
    Orlando: Vucevic 21 (8/16, 5/5 tl), Harris 16, Oladipo e Fournier 14, Payton 12. Rimbalzi: Vucevic 11. Assist: Payton 10.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Utah Jazz-New York Knicks 106-85

    Utah: Hayward 24 (5/10, 4/4, 2/2 tl), Favors 20, Burke 15, Burks 10. Rimbalzi: Lyles 10. Assist: tre con 5.
    New York: Anthony 12 (2/7, 1/4, 5/7 tl), Amundson e Vujacic 10. Rimbalzi: O’Quinn 6. Assist: Vujacic 7.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Dallas Mavericks-Atlanta Hawks 95-98

    Dallas: Williams 18 (6/13, 2/7), Matthews 17, Powell 14, Nowitzki 13, Pachulia e Felton 11. Rimbalzi: Pachulia 17. Assist: Williams 6.
    Atlanta: Millsap 20 (7/11, 0/2, 6/9 tl), Horford e Teague 14, Bazemore 12, Schroder 11. Rimbalzi: Millsap 11. Assist: Teague 6.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO
     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Founder
    Posts
    47,185

    Status
    Anonymous


    DURANT SHOW, THUNDER OK
    Chicago piega i Los Angeles Clippers


    Kevin grande protagonista insieme a Westbrook e Ibaka per la vittoria casalinga contro gli Hawks

    Le triple di Pau Gasol. Il gran finale di Derrick Rose per la prima volta senza maschera protettiva. L’impatto dei lunghi dalla panchina e la prova a tutto campo di Butler nella giornata in cui il tiro non entra. Chicago mette tutto il suo arsenale per interrompere a tre la serie negativa, bloccando il momento buono dei Clippers che, pur perdendo a gara in corso Griffin (espulso), sull’ultimo possesso sbagliano il pallone dell’overtime. Più netto, invece, il successo di Oklahoma City, che vede rientrare solo per un frangente nel terzo quarto Atlanta, guidata dal trio Durant-Westbrook-Ibaka, con “KD” che chiude in tripla doppia: 25 punti, 12 rimbalzi e 10 assist. Serata a due velocità per gli italiani in Nba. Andrea Bargnani e Marco Belinelli vincono entrambi, il primo contro Philadelphia, l’altro in casa coi Knicks, ma se il romano gioca la sua miglior partita stagionale, per il Beli solamente sei punti.

    Chicago Bulls-Los Angeles Clippers 83-80

    Derrick Rose getta la maschera, nel secondo tempo la dimentica negli spogliatoi e chiude con le note alte, segnando 9 dei suoi 11 punti nel quarto periodo. Che diventa decisivo per i Chicago Bulls (12-8) perché si fanno rimangiare 16 punti di vantaggio dai Clippers (13-10), a segno nell’ultimo quarto con otto triple del loro 10/22 complessivo, unico modo per produrre canestri in una serata da 20/66 da due. Subìto un break di 10-3 in 3’ per finire a -7 a 4’ dalla fine, i californiani faticano a rientrare con gli errori di Chris Paul, che pure sull’ultima rimessa ha tra le mani la tripla del possibile dell’overtime, ma il suo arresto dai sette metri e mezzo finisce sul ferro, cedendo dopo aver vinto sei delle ultime sette partite. Chiudono con 40 punti complessivi lui, DeAndre Jordan e Blake Griffin, che si fa espellere a metà terzo quarto per un fallo sguaiato su Gibson: un tentativo di stoppata con cui manca palla e braccio, prendendogli invece la testa. Anche J.J. Redick finisce a 2/11, lo stesso che fanno insieme Crawford e Rivers. In casa Chicago Bulls, lo spagnolo Pau Gasol chiude col massimo in carriera di 3/3 da tre punti in una giornata da 4/14 ma 8 assist per Jimmy Butler. Meglio con McDermott (0/5) che con Snell, i Bulls hanno 24 rimbalzi dalla panchina in coppia per Noah e Nikola Mirotic e chiudono così la serie di tre sconfitte.

    Chicago: Gasol 24 (7/16, 3/3, 1/1 tl), Butler 14, Gibson 12, Rose 11, Brooks 10. Rimbalzi: Noah 13. Assist: Butler 8.
    LA Clippers: Griffin 18 (7/13, 0/1, 4/4 tl), Paul 12, Jordan 10. Rimbalzi: Jordan 14. Assist Paul 5.


    Oklahoma City Thunder-Atlanta Hawks 107-94

    La tripla doppia di Kevin Durant alimenta la risalita dei Thunder (14-8), al terzo successo di fila e settimo nelle ultime nove gare: una delle due partite del frangente l’aveva persa con Atlanta, battuta stavolta (14-10) e reduce dalla prima occasione nell’ultimo mese in cui era riuscita a vincere due partite di fila. Durant ha bisogno di solo 14 tiri per chiudere con 25 punti, cui aggiunge anche 12 rimbalzi e 10 assist, nel giorno del massimo stagionale di 23 punti di Ibaka (9/14, con 10 rimbalzi) e con una partita di grande efficacia di Westbrook: 23 punti con 3/4 da tre, 6 rimbalzi, 10 assist. Tamponando a rimbalzo qualche persa di troppo, i Thunder si godono la giornata da 53% da tre e toccano anche il +17 sul finire di un primo tempo in cui l’unica nota lieta ospite è un Bazmore da 18 punti fin lì, rimangiato però sul -1 nel terzo quarto dagli Hawks, che rientrano con un 16-4 in 3’ firmato da quattro triple, le prime due con Horford a imbeccare sugli scarichi Korver, che poi ricambia il favore. Poi però un 7-0 casalingo sul finire del terzo periodo crea quel cuscinetto di due possessi di distanza da cui Atlanta non riesce più a rientrare. Horford chiuderà con 3/14 e anche Millsap si ferma a soli 7 punti (2/5) in 33’, con i soli Teague (18 e 4 assist), Korver (4/7 da oltre l’arco) e Sefolosha (applaudito ex, 4 recuperi) a provare a tenere botta.

    Oklahoma City: Durant 25 (6/12, 2/2, 7/7 tl), Westbrook e Ibaka 23, Adams 11. Rimbalzi: Durant 12. Assist: Westbrook e Durant 10.
    Atlanta: Bazemore 22 (3/5, 4/7, 4/4 tl), Teague 18, Korver 12, Sefolosha 11. Rimbalzi: Millsap 8. Assist: tre con 4.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Brooklyn Nets-Philadelphia 76ers 100-91

    Brooklyn: BARGNANI 23 (8/15 da due e 7/9 ai liberi) con sei rimbalzi e un assist in 23’. Young 18 (6/13). Rimbalzi: Young 11. Assist: Jack 8.
    Philadelphia: Okafor 22 (7/15), McConnell 17. Rimbalzi: Okafor 10. Assist: Stauskas 5.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Sacramento Kings-New York Knicks 99-97

    Sacramento: Belinelli 6 punti (3/10), 2 assist in 20’. Cousins 27, Rondo/Collison 16. Rimbalzi: Cousins 11. Assist: Rondo 12.
    New York: Anthony 23, Afflalo 14, Porzingis 13. Rimbalzi: Anthony 14. Assist: Anthony 4.
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Founder
    Posts
    47,185

    Status
    Anonymous


    WARRIORS, LA STORIA E' FINITA
    A Milwaukee il primo K.O.


    I Bucks infliggono ai Warriors la prima sconfitta stagionale, ponendo fine alla loro striscia di 28 vittorie consecutive

    Milwaukee Bucks-Golden State Warriors 108-95

    La magia è finita...

    La serie vincente di Golden State si ferma a Milwaukee, stoppata dall’entusiasmo dei Bucks. Il 108-95 finale significa per i Warriors prima sconfitta stagionale, la prima dopo una striscia di 28 partite che li aveva trasformati nello spettacolo più irresistibile dello sport. La partita in Wisconsin era una trappola annunciata per la seconda serie vincente più lunga delle serie NBA: ultima di 7 gare in trasferta, secondo match in 24 ore, ancora più pesante dopo il doppio supplementare di Boston, avversario con tanto da dimostrare. I colpi del miglior Greg Monroe della stagione (28 punti e 11 rimbalzi), del tuttofare Giannis Antetokounmpo (tripla doppia da 11 punti, 12 rimbalzi e 10 assist) sono stati troppo per l’insolitamente imprecisa Golden State, 40,9% dal campo con 6/26 da tre nonostante l’orgoglio dei soliti Steph Curry (28 punti) e Draymond Green (24 con 11 rimbalzi). Addio partenza perfetta quindi, addio rincorsa alle 33 vittorie di fila dei Lakers 1971-72, la serie di successi più lunga della storia NBA che fu interrotta proprio da Milwaukee. La sconfitta a casa Bucks non toglie nulla all’incredibile cavalcata dei Warriors: sono partiti dalla consegna degli anelli l’opening night (la serie include anche gli ultimi 4 successi della regular season 2014-15), sono andati avanti come un treno fino a Milwaukee. Senza fermarsi mai, riscrivendo la storia, diventando un fenomeno globale, uno spettacolo che tutti i tifosi del mondo volevano vedere. Anche al Bradley Center, come in tutte le arene in cui i Warriors hanno concesso le repliche del loro show, c’erano tante canotte di Golden State col numero 30 e la scritta Curry, c’erano tifosi venuti con largo anticipo per godersi il riscaldamento pregara dell’mvp. E in partita ci sono stati anche applausi, soprattutto quando Curry ha mandato a spasso Antetokounmpo con uno dei suoi micidiali crossover portati fino al ferro. Lo show è finito, ma per chi l’ha vissuto rimarrà storia.


    La trappola dei Bucks, un deludente 10-15 in una stagione iniziata con ambizioni da grande dell’Est, scatta subito, nonostante Golden State ritrovi Thompson (12 punti e 4/14 al tiro) dopo il forfait di Boston. Milwaukee fa male dall’arco con Mayo (11 dei suoi 18 punti nel primo periodo), da sotto con Monroe, l’autore del 30-18 Bucks a 2’05” dalla prima sirena. Curry e Ezeli (13 punti, 8 rimbalzi in 20’) firmano il sorpasso Warriors sul 33-30 meno di 2’ dentro il secondo quarto, ma Milwaukee tira 11/19 nel periodo e all’intervallo è avanti 59-48, dopo aver tenuto i Warriors al 27,3% al tiro e senza una tripla nel secondo quarto. Golden State riparte forte nella ripresa, comincia a difendere e a far girare palla come sa. Trova alternative offensive ai soliti Curry e Green. E ricuce, tanto da chiudere il 3° periodo sotto 80-77 dopo essere tornata per due volte a -1. L’ultima mossa di Milwaukee si chiama Carter-Williams, devastante in avvio di ultimo quarto quasi quanto l’1/8 al tiro iniziale dei campioni. Walton, sotto 91-79 a 6’57” dalla fine, chiama la cavalleria Curry-Green. Steph mette 5 punti di fila che sembrano il preludio alla clamorosa rimonta, ma i Bucks piazzano i colpi da k.o. con l’asse Antetokounmpo-Monroe. Quando Mayo infila il 104-90 a 2’34” dalla fine, anche l’inesauribile spirito guerriero di Green capisce che è finita. Golden State si mette sull’aereo per Oakland, dove mercoledì comincia il resto della sua stagione. Con un incredibile record di 24 vittorie a 1.

    Milwaukee: Monroe 28 (11/16 da due, 6/7 tiri liberi), Parker 19, Mayo 18. Rimbalzi: Antetokounmpo 12. Assist: Antetokounmpo 10.
    Golden State: Curry 28 (8/13, 2/8, 6/7 tl), Green 24, Ezeli 13. Rimbalzi: Green 11. Assist: Curry 5, Green 5, Iguodala 5.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Brooklyn Nets-Los Angeles Clippers 100-105

    Brooklyn: BARGNANI 11 (3/7 da due e 5/5 ai liberi), con cinque rimbalzi e un assist in 14’. Young 18 (9/16), Jack 16, Bogdanovic, Johnson 15. Rimbalzi: Lopez 12. Assist: Jack 11.
    Los Angeles Clippers: Griffin, Redick 21, Paul 15. Rimbalzi: Jordan 12. Assist: Paul 14.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO
     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Founder
    Posts
    47,185

    Status
    Anonymous


    MINNIE RISOLLEVA PHOENIX
    Decisivi Knight e Bledsoe


    I Suns si affidano ai due esterni (48 punti in due) per avere la meglio sui TWolves, a cui un non basta un ottimo LaVine dalla panchina

    La sfida tra due squadre che non stanno attraversando un gran momento, cinque sconfitte nelle ultime sei gare per i T-Wolves e tre sole vittorie nelle ultime 12 partite per i Suns, la porta a casa Phoenix superando Minnesota 108-101. Tutto da gustare soprattutto il duello sotto canestro tra due interessantissimi giovani centri, il rookie delle meraviglie Karl Anthony Towns e 22enne Alex Len. Si parte e l’ucraino è subito attivissimo nella zona pitturata, il lungo di Minnesota per contenerlo si vede fischiare due rapidi falli ed e’ costretto a tornare in panchina. Gli ospiti comunque nel primo quarto producono una buona pallacanestro e grazie alla produzione dal perimetro di Kevin Martin restano davanti. L’ingresso del rientrante Tyson Chandler (out da otto partite a causa di un guaio muscolare) registra la difesa di Phoenix. Minnesota tiene e dalla panchina prova a dare una mano anche Shabazz Muhammad, in questo momento oggetto del desiderio di parecchie squadre che si affacciano sul mercato, i T-Wolves però rovinano un buon inizio di match con turnover in serie nel secondo quarto. Phoenix ringrazia, produce subito in apertura di seconda frazione un parziale di 8-0 e prova a prendere in mano le redini della gara. Zach LaVine tenta di rispondere ma sale in cattedra Eric Bledsoe e i Suns accelerano nelle battute finale del primo tempo, toccando il vantaggio in doppia cifra. Wiggins e Martin limitano i danni ma gli ospiti vanno al riposo in ritardo di sei lunghezze. Due bei movimenti di Karl Antony Towns in apertura di ripresa fanno ben sperare i tifosi di Minny ma l’ottimismo dura poco. I turnover continuano a fare male a Minnesota, i Suns così scappano via con la produzione di un solido Jon Leuer. Len continua a fare il suo nella zona pitturata, Phoenix così con un break di 22-5 mette i Timberwovles con le spalle al muro arrivando al confortevole +19 nel finale della terza frazione. Con le riserve sul parquet Minnesota prova a riaprire la gara nei primi minuti dell’ultimo quarto. Nove punti consecutivi spaventano Phoenix che risponde con Bledsoe e Knight. I Timberwovles però ci credono e con il canestro dalla lunga distanza di Rudez tornano al -7 a 4’18’’ dalla sirena. Due triple consecutive di Knight rimettono le cose a posto per i padroni di casa, Bledsoe poi dal perimetro chiude definitivamente i conti riportando i Suns al +13 a 1’54’’ dalla fine

    Phoenix: Knight 25 (2/5, 7/14), Bledsoe 23, Len 18. Rimbalzi: Tucker, Len 7. Assist: Bledsoe 9.
    Minnesota: LaVine 28 (7/15, 3/4), Martin 19. Rimbalzi: Towns, Bjelica 6. Assist: Rubio 7.


    Miami Heat-Memphis Grizzlies 100-97

    Miami: Bosh 22 (5/7, 2/3, 6/6 tl), Green 16, Deng 15, Wade 14. Rimbalzi: Whiteside 11. Assist: Dragic 8.
    Memphis: Je.Green 26 (8/14, 2/6, 4/4 tl), Barnes 13, Gasol Randolph e Chalmers 12. Rimbalzi: Barnes 13. Assist: quattro con 4.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Toronto Raptors-Philadelphia 76ers 96-76

    Toronto: DeRozan 25 (6/13, 0/1, 13/14 tl), Scola 22, Lowry 16. Rimbalzi: Biyombo 9. Assist: Joseph 4.
    Philadelphia: Okafor 23 (10/25, 3/3 tl), Covington 15, Canaan 10. Rimbalzi: Okafor 14. Assist: Marshall 5.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO


    Oklahoma City Thunder-Utah Jazz 104-98 d.t.s

    Oklahoma City: Durant 31 (8/11, 2/6, 9/10 tl), Westbrook 25, Waiters 13, Kanter 10. Rimbalzi: Westbrook 11. Assist: Durant 6.
    Utah: Hood 23 (4/8, 4/9, 3/4 tl), Hayward 22, Burks 21, Favors 14, Burke 10. Rimbalzi: Favors 10. Assist: Millsap 4.

    CLICCA E GUARDA IL VIDEO
     
    .
278 replies since 28/10/2015, 14:15   5279 views
  Share  
.