SCI ALPINO - COPPA DEL MONDO 2016-17 [TUTTE LE GARE]

La cronaca di tutte le gare maschili e femminili

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    VAL D'ISERE - SLALOM MASCHILE
    KRISTOFFERSEN E' UN MISSILE E SI RIPRENDE LA SCENA


    Il norvegese domina la seconda manche in 1'44"54 e vince davanti a Hirscher e Khoroskilov


    Val d'Isere sogna per metà gara, poi il colpo di scena finale la priva dell'eroe di casa. Alexis Pinturault, il 25enne di Courchevel, dopo aver vinto il gigante di ieri, domina la prima manche, ma inforca ed esce nella seconda, lasciando la vittoria allo specialista tra i pali stretti, il norvegese Kristoffersen. Henrik precede in 1'44"54 il leader di Coppa, Marcel Hirscher che ha chiuso a 75/100, e il russo Khoroshilov già a quasi 2" di distacco (1"92). Per quanto riguarda gli azzurri, conferma il 5° posto Stefano Gross in 1'47"01. Bene anche Manfred Moelgg, settimo a +2"67. Per l'Italia ci sono poi il giovane Tommaso Sala - 21 anni lombardo e in pista con il pettorale 43 - 13° in 1'47"83, Patrick Thaler 14°0 in 1'47"93 e Giuliano Razzoli 19° in 1'48"63. La coppa uomini passa ora in Italia in Val Gardena prima e la Val Badia subito dopo: venerdì superG e sabato discesa sulla Saslong.

     
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    SESTRIERE - SLALOM FEMMINILE
    LA SHIFFRIN CONQUISTA IL COLLE


    La 21enne americana domina anche il terzo slalom stagionale, battendo Zuzulova e Holdener


    Mikaela Shiffrin domina anche la seconda manche dello slalom del Sestriere e conquista la terza prova stagionale tra i pali stretti, su tre disputate. Vince per la 23ª volta in coppa del Mondo, fermando il cronometro dopo 1'37"80. Con lei sul podio la slovacca Veronica Velez Zuzulova, staccata di 1"09. Sul gradino più basso la svizzera Wendy Holdener (+1"21). Shiffrin conferma così la sua assoluta supremazia in questa disciplina visto che si tratta della 11ª vittoria consecutiva. L'ultima gara non vinta dalla fuoriclasse di Vail risale addirittura ad Are nel dicembre 2014, da allora ha imposto sempre distacchi abissali alla concorrenza proprio come oggi. La ventunenne - due titoli mondiali e un oro olimpico - conferma così il suo primato in classifica generale. «Oggi ho sciato per vincere. Ho fatto una prima manche discreta, ma non abbastanza buona, nella seconda ho cambiato atteggiamento sciando molto meglio e più rilassata», ha raccontato la Shiffrin in conferenza stampa. «Ora sono molto stanca ed è difficile fare tutte le gare per vincere la coppa del Mondo. Mi fa piacere provare la velocità, ma non parteciperò alle gare in Val d'Isere per riposare e ritrovare il mio ritmo», ha aggiunto la fuoriclasse americana. Invece per l'Italia vi sono sempre problemi in slalom, anche sulle nevi di casa, con solo tre azzurre nella classifica finale e ben lontane dal podio. La migliore italiana è stata Irene Curtoni, 14ª a +3"38, 24ª Federica Brignone 4'85" e 25ª Chiara Costazza a 4'91". La valtellinese Curtoni ha reagito alla prestazione negativa del gigante: «Mi manca un po' di continuità in certi punti per risalire la corrente - ha detto al traguardo -, sto sciando bene, ma devo osare maggiormente. Shiffrin ha una gestione della gara che è pazzesca, accelera e rallenta quando è il momento». Punti anche per Federica Brignone: «Sono abbastanza arrabbiata, ho sbagliato nella seconda manche dove non potevo permettermelo, nella parte finale volevo attaccare a tutta sul piano ho perso velocità, mi rimangono tante cose da imparare, a cominciare dalla posizione del busto e so di potere migliorare ancora tanto». Fuori nella prima manche Manuela Moelgg. In classifica Shiffrin sale a 498 punti contro i 393 di Lara Gut (oggi 28ª) e i 347 di Goggia.

     
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    VAL D'ISERE - COMBINATA FEMMINILE
    GOGGIA NON SMETTE DI STUPIRE: TERZA


    L’azzurra continua a mietere podi in Coppa: ha conquistato il terzo posto nella combinata di Val d’Isere


    La bergamasca Sofia Goggia non si ferma più. A Val D’Isère, nella combinata che ha aperto il weekend di Coppa del Mondo femminile, la bergamasca si è piazzata terza, alle spalle della slovena Ilka Stuhec e della svizzera Michelle Gisin. Per l’azzurra è il quinto podio stagionale, ottenuto nelle ultime cinque gare disputate e in quattro specialità diverse: gigante, superG, discesa e ora combinata. I sessanta punti di oggi portano Sofia Goggia al secondo posto nella classifica generale, davanti alla detentrice, la svizzera Lara Gut, che è uscita in slalom. “Sto solo cercando di sciare meglio che posso, gara dopo gara - si schernisce l’azzurra a chi le fa notare la posizione nella “overall” -, al resto non penso. Cerco di non accontentarmi di essere felice per qualcosa, ma di volere qualcosa in più, sempre. Per lo slalom ero in ansia, perché uscire dal cancelletto in gara è diverso da farlo in allenamento. Ho cercato di prendere il ritmo e di tenerlo, ma non credo che sia il mio miglior slalom di sempre: due anni fa, in Coppa Europa, avevo fatto alcune buone manche”. Sofia Goggia era quarta dopo la prova di discesa, disputata in mattinata sulla “Oreiller-Killy”. Davanti a lei c’erano la statunitense Ross e l’austriaca Huetter, due velociste che le sarebbero finite dietro in slalom, mentre la slovena Ilka Stuhec, alla terza vittoria in carriera dopo il doppio trionfo nelle discese di Lake Louise, è riuscita a tenerla dietro di sedici centesimi. Quattro, invece, i centesimi che hanno separato la bergamasca dalla ventitreenne Michelle Gisin, sorella minore di Dominique, al primo podio in carriera. Tra le altre azzurre, sesto posto di Federica Brignone, positiva in discesa e un po’ “trattenuta” in slalom. “Volevo arrivare giù davanti, volevo vedere verde, ma non sono riuscita a cambiare ritmo. Lo sentivo, eppure non ce la facevo. In allenamento comunque mi sento bene, in gigante ho messo a posto alcune cose. E’ come se in gara facessi più fatica, devo solo sbloccarmi”. Tra le altre azzurre, quindiesima Johanna Schnarf, sesta dopo la discesa (”Sotto sono stata un po’ troppo passiva. Peccato, di solito in combinata non vado sotto le prime dieci”); trentesima Nicole Delago (era ottima nona dopo la discesa) e trentacinquesima Anna Hofer, mentre Marta Bassino ed Elena Curtoni sono uscite senza conseguenze in discesa e Marsaglia ha sbagliato in slalom.



    Edited by Lottovolante - 17/12/2016, 09:45
     
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    VAL GARDENA - SUPER G MASCHILE
    DOPPIETTA NORVEGESE


    Il superG per i norvegesi: primo Jansrud davanti al compagno di squadra Kilde. Sfugge il tris con la caduta di Svindal


    Può festeggiare il tecnico azzurro Franz Gamper, ancora una volta i suoi ragazzi norvegesi sono i padroni della Saslong, primo appuntamento della Coppa del Mondo in Italia. Il superG è affare loro (come spesso capita): la Norvegia infatti piazza Jansrud 1’31”93 al primo posto e Kilde 1’31”99 al secondo. E il tris è sfuggito solo per perché Svindal che al secondo intertempo era già in vantaggio ha sbagliato finendo fuori senza gravi conseguenze. Al terzo posto il canadese Erik Guay, 1’32”06. Dominik Paris è stato il migliore degli azzurri, con il 8° tempo, 1’32”59: “Forse non ho fatto la linea giusta. E la ho pagata. Non sono arrabbiato, sto pensando a dove potevo fare meglio. Domani la discesa. Vediamo quello che si può fare. I norvegesi? Molto forti, ma penso che siano ancora battibili”. Di poco più lento (+0”70) Innerhofer, che chiude decimo e riscatta parzialmente le brutte prestazioni in Val d’Isere («ho fatto fatica a sganciare gli sci, li sentivo pesanti, la neve era più aggressiva rispetto ai giorni scorsi e forse il set-up non era ideale») mentre due posti più giù c’è Peter Fill che in Francia invece era andato meglio. Ma il carabiniere di Bressanone punta forte alla discesa di domani, a caccia del primo podio in carriera in Val Gardena: «spero di poter fare bene, nelle prove è andata abbastanza bene e non vedo l’ora. Sono pronto e speriamo che la fortuna sia dalla mia parte». Fuori dalla zona punti Mattia Casse (33^), Emanuele Buzzi (39^), Werner Heel (44^) e De Vettori (59^).

     
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    VAL D'ISERE - DISCESA FEMMINILE
    LA GOGGIA TERZA E GRAND'ITALIA IN SCIA


    Strepitosa prestazione di squadra per le azzurre nella prova dominata dalla slovena Stuhec


    E sono sei. La striscia di podi di Sofia Goggia continua, in questo pazzo inizio di coppa del Mondo. Dopo il terzo posto di ieri in combinata, oggi sulla "Oreiller-Killy" di Val D'Isère l'azzurra si è piazzata ancora terza, per 32/100 alle spalle della vincitrice, la slovena Ilka Stuhec - doppietta con la prova di ieri e al terzo centro su tre nella specialità più veloce - e a soli 4/100 dall'austriaca Cornelia Huetter, seconda. Ma è tutta la nazionale italiana a fare festa: Nadia Fanchini si è piazzata quarta a 42/100, Johanna Schnarf quinta a 47/100, Elena Fanchini sesta a 50/100. Sorride pure Federica Brignone, 14ª a 1"41: è il suo miglior risultato in carriera in discesa. Con il terzo posto di oggi, Sofia Goggia rafforza ulteriormente il secondo posto in Coppa del Mondo, anche per via della seconda uscita in due giorni della detentrice, Lara Gut ("Sono stata tradita dai segni sulla pista all'uscita del salto", ha detto la svizzera). Domani, nel superG, l'azzurra ha la concreta possibilità di superare anche Mikaela Shiffrin, che ora la precede di 31 punti in testa alla generale (498 a 467). "Tutti mi chiedono della Coppa, ma davvero al momento non è il mio obbiettivo - spiega Sofia -. Certo, da bambina sognavo di tenere in mano quel trofeo, ma è presto. D'accordo, i giochi sono aperti a me e alla Stuhec come alla Gut e alla Shiffrin, ma davvero non ci sto pensando". Le azzurre sono state le più veloci nel tratto centrale della pista, quello più tecnico. Lì la bergamasca si è presa dei grandi rischi, accumulando la velocità che poi avrebbe portato nel tratto finale della pista, più di scorrimento. Ancora più veloce, nella parte tecnica, è stata Nadia Fanchini: "Sono contenta. Dove bisogna saper sciare, so che ci sono. Sui piani sono limitata e questo mi rattrista, in questi anni ho perso un sacco di gare così. Ma fa parte del gioco. Io lotto sempre e ci credo ancora". La sorella Elena, sesta, è stata invece tra le migliori nella parte alta. "Piazzamento buono, sto entrando in forma, rispetto all'anno scorso posso essere contenta, l'anno scorso arrivai solo una volta tra le 10 in discesa. Se continuo così il risultato arriverà". Johanna Schnarf ha riscattato la prova mediocre in combinata: il quinto posto è buono, ma ancora una volta le manca quel podio che a 31 anni merita ampiamente. "Manca poco. Sono solo errorini, continuo a puntare in alto". Federica Brignone sta prendendo confidenza con una specialità che le è sempre piaciuta: "Quarta discesa in Coppa e miglior risultato, bene così. Mi rimane un gap nello scorrimento, ma non essendo discesista devo sentire ancora gli sci, non posso prendere gli scarponi da velocità. Ogni tanto faccio qualche curva da gigantista, ma so che posso migliorare, sia come materiali, sia come posizione". Le altre azzurre sono in un fazzoletto: Elena Curtoni 26ª a 2"36, Francesca Marsaglia 27ª a 2"37.

     
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    VAL GARDENA - DISCESA MASCHILE
    FRANZ LASCIA TUTTI A BOCCA APERTA


    Svindal si toglie il cappello. Male gli azzurri: Innerhofer, il migliore, undicesimo


    La terra dei vichinghi è la Val Gardena e Svindal era pronto a festeggiare il bis sulla Saslong, quando col pettorale 26 è sceso il 27enne austriaco Max Franz che si installa davanti al norvegese per soli 4/100 festeggia la prima vittoria in carriera e riporta finalmente il suo Paese sul gradino più alto del podio in questa disciplina. ll 34enne norvegese, uscito ieri nel superG, quando ha inforcato una porta nel tentativo di rimanere in pista, oggi era pronto a rifarsi con gli interessi, replicando il trionfo di dodici mesi fa. Sentiva già in tasca il sesto acuto sulla pista bolzanina dopo i quattro in superG e quello in discesa di un anno fa, ma la beffa aveva il volto radioso del 27enne di Klagenfurt. Appena tre volte sul podio in carriera, l'ultima volta nel febbraio 2015 nella discesa di Saalbach, Franz tira fuori dal cilindro una prestazione magistrale che lascia a bocca aperta Svindal, al quale non resta che togliersi il cappello davanti al rivale. «Sapevo che avevo commesso degli errori, lui no ed è stato anche veloce», ammette la sconfitta il norvegese, che pensava di averla scampata dopo la discesa di Nyman. L'americano, che sulla Saslong ha vinto due volte in discesa (2012 e 2014) per larghi tratti era infatti riuscito anche a far meglio dell'argento olimpico di Vancouver ma alla fine si è dovuto accontentare della terza piazza, staccato di 37/100. A consolarlo basta la gioia di avere scoperto da poche ore che a giugno diventerà papà di una bambina. Giornata storta invece per Kjetil Jansrud, a cui non riesce la doppietta come in Val d'Isere: dodicesimo posto per lui e solo 22 punti recuperati in classifica generale su Hirscher, che resta a quota 440 contro 322.


    Male gli azzurri, con il migliore, Christof Innerhofer, solamente undicesimo, in 1'57''37. "Non ho fatto una brutta gara - il suo bilancio - Sono riuscito a migliorare sul piano, ho commesso degli errori nel salto ma nella Ciaslat ho fatto bene, ho cercato di stringere le linee. Potevo essere qualche posizione più avanti ma sono anche contento, d'ora in poi arrivano le curve e posso fare le pieghe come Valentino Rossi". Innerhofer non ha molto da rimproverarsi: «Ho cercato di sciare più sciolto, senza avere tanta tensione nelle gambe. Raramente sono riuscito a chiudere fra i primi trenta in Val Gardena, sto migliorando, forse fra qualche anno posso arrivare ancora più avanti", sorride. La Saslong - pista su cui è impossibile non sbagliare, tutta salti e curve con dossi, gobbe, avvallamenti e gambe perennemente a stantuffo - si è quindi rivelata anche oggi sostanzialmente ostica per gli azzurri, con Peter Fill (22°), Dominik Paris (25°) e Mattia Casse (30°) lontanissimi dai tempi dei migliori. La coppa del Mondo si trasferisce xosì domani nella vicina Alta Badia dove domani, sulla pista Gran Risa, è in programma il classico gigante seguito lunedì sera da una gara di gigante parallelo.
     
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    VAL D'ISERE-DISCESA FEMMINILE
    LA GOGGIA ESCE. VINCE LA GUT: MA LA CURTONI E' TERZA


    La bergamasca per la prima volta in questa stagione non conclude una gara e fallisce il sorpasso nella generale alla Shiffrin


    Il bello della nazionale femminile è che, anche quando la super Sofia Goggia di questo inizio stagione sbaglia una gara, riesce comunque a piazzare sei atlete tra le prime venti e a conquistare un podio. Il superG di Val d'Isère fa brillare Elena Curtoni, splendida terza alle spalle di una risorta Lara Gut e di Tina Weirather. Alle spalle della 25enne valtellinese, per tre miseri centesimi, c'è Nadia Fanchini, quarta come nella discesa di sabato. La Oreiller-Killy è tirata a lucido, la neve è semplice e la pista non pende troppo, ma la tracciatura è insidiosa. Nadia Fanchini parte con il pettorale 1 - è decima nel ranking, quindi sulla carta è l'ultima a "scegliere" il pettorale dispari tra 1 e 19, di fatto le tocca quello meno ambito - e, come in discesa, strabilia nella parte tecnica. Esce larga solo su una traiettoria, ma per il resto sembra perfetta. La sua prova farà da riferimento alle avversarie. La prima a passarle davanti alla svizzera Lara Gut, che dopo aver incassato uno zero in combinata e discesa, stavolta non sbaglia: sci filanti, traiettorie perfette e al traguardo, il ruggito della leonessa che vuole tornare. Il suo 1'23"24 sarà solo avvicinato dall'austriaca Tina Weirather, giunta seconda a 13/100.


    Elena Curtoni col pettorale 12 fa finalmente vedere di cosa è capace: velocissima fino al 2° intermedio - sarà la più veloce -, nella parte centrale non riesce ad eguagliare le linee della Gut, ma al traguardo scalza Nadia Fanchini dal terzo posto e coglie il secondo podio di Coppa in carriera, dopo il terzo posto nella discesa delle finali di St Moritz lo scorso marzo. "Cambio disciplina pure io, mi sembra che vada di moda - scherza la 25enne azzurra -. Dietro a questo risultato c'è tanto lavoro, un infortunio a metà agosto che mi ha fatto perdere due mesi di lavoro e faticare tanto. Però ho messo il cuore in pista. So che le cose posso farle bene, devo solo crederci fino in fondo". "In superG bisogna osare - racconta Nadia Fanchini -, con l'1 volevo fare certe linee, ma mi hanno consigliato di non spingere troppo, di usare il cervello. Mi sono detta che se avessi fatto la pazza sarei uscita subito, ma forse avrei dovuto seguire l'istinto. Mi è sembrato di tenere un po' troppo. Sono contenta, so che sono sulla buona strada, anche se sto collezionando un po' troppi quarti posti e non credo di meritarlo. Manca un briciolo di fortuna". Mentre la vincitrice delle ultime tre discese, la slovena Stuhec, non mostra la stessa velocità in superG, tutti attendono col 20 Sofia Goggia. La bergamasca, già sei podi in Coppa in questo avvio di stagione, è la migliore dopo due intermedi, ma all'altezza della "gobba di Emile" compie un errore che la manda fuori gara e le nega la gioia del sorpasso nella generale di Coppa. "Ci ho provato, ma è un peccato perché anche oggi si poteva fare bene. Sopra non mi sentivo al 100%, avrei voluto mettere la quinta dopo quella curva, e invece forse ero troppo veloce, sono entrata un po' bassa, non ho sterzato abbastanza. Era una curva dove frenare di più". Tra le altre azzurre, Francesca Marsaglia è nona: "Pista non difficile, ma se prendi male uno dei movimenti del terreno puoi anche fermarti, perché perdi tutta la velocità. Da un lato sono contenta, dall'altro no perché so che posso fare meglio in superG. Durante la pausa lavorerò su un set-up diverso dei materiali. ". Recrimina Johanna Schnarf, 17ª. "Ho perso il feeling dopo il salto. Peccato, perché mi sento veloce in superG". Fa un'impresa Marta Bassino, che con il pettorale numero 53 riesce a piazzarsi quattordicesima. Ora la classifica generale vede in testa la Shiffrin con 498 punti, davanti alla ritrovata Gut a 493. Terza è la slovena Ilka Stuchec in 481 e quarta Sofia Goggia con 467. Martedì a Courchevel è in programma un nuovo gigante.
     
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    ALTA BADIA - GIGANTE UOMINI
    EISATH ANTICIPA IL NATALE SULLA GRAN RISA


    In Alta Badia quarta vittoria consecutiva per l'austriaco Hirscher che eguaglia Tomba


    Alla 100ª gara in carriera, a 32 anni, Florian Eisath confeziona il capolavoro della vita. L’altoatesino di Nova Ponente, tre anni fa messo fuori squadra, è finalmente sul podio di coppa del Mondo, terzo nel gigante sulla Gran Risa che ha regalato emozioni fino all’ultimo. Vince ancora Marcel Hirscher, al quarto centro nel gigante dell’Alta Badia, come Alberto Tomba. In 2’32”89 l’austriaco si è lasciato dietro le spalle il francese di turno, stavolta era Faivre, staccato di 71/100. E poi c’è Eisath, già terzo dopo la prima manche e perfetto nella seconda. "E' incredibile per me dopo tutto questo tempo. Ho esordito qui nel 2004, ho dovuto lottare e battagliare, ma due settimane fa nell'ultimo allenamento qui con la squadra ho parlato con questa pista. Lei mi ha detto che non era così cattiva e che non mi avrebbe fatto del male... È andata proprio così, non ero mai riuscito a fare due manche di livello in una sola gara". Nella seconda manche è finito nelle reti Pinturault, che aveva dominato in Val d’Isere, Kristoffersen e Neureuther, quarto e quinto dopo la prima manche, non sono riusciti a migliorarsi e hanno chiuso sesto e ottavo. Tra loro c’è un altro azzurro, Luca De Aliprandini, bravo a rimontare dal 14° posto della prima manche e alla fine settimo a 2”15. “Sono soddisfatto della mia seconda manche, sono soprattutto contento per Florian. Due anni fa era stato messo fuori squadra, poi gli hanno dato la possibilità di gareggiare a Soelden e adesso è qui. Questo risultato aiuterà tutta la squadra”. Diciassettesimo è Moelgg a 3”69, 18° Nani a 3”94. “Ora ho un po’ di tempo per migliorare ancora - ha commentato Nani -, so di avere due marce in più di quelle che ho fatto vedere in gara”. L’Italia torna sul podio dell’Alta Badia dopo cinque anni, l’ultimo a farcela era stato Max Blardone nel 2011, quando aveva vinto per la terza volta qui. E gli azzurri della specialità rompono un digiuno lungo la bellezza di una decina di mesi.

     
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    ALTA BADIA - GIGANTE PARALLELO
    LA PRIMA DEL FRANCESE SARRAZIN


    Il 22enne francese sale per la prima volta su un podio di coppa del Mondo e precede lo svizzero Janka e il norvegese Jansrud


    Il 22enne francese Cyprien Sarrazin, mai sul podio in una gara di coppa del Mondo prima di questa sera, si aggiudica a sorpresa il gigante parallelo sulla Gran Risa. Precede nella manche finale lo svizzero Carlo Janka. Terzo posto per il norvegese Kjetil Jansrud, vincitore dell'ultima edizione, che nella finalina di consolazione ha battuto il connazionale Haugen, approfittando della precedente uscita di Marcel Hirscher per limare un po' il distacco nella generale, dove ora ha solo 169 punti di distacco. Tutti eliminati subito al primo turno i cinque gli azzurri al via: Roberto Nani, Luca De Aliprandini, Dominik Paris, Manfred Moelgg e Florian Eisath. La gara - che dà comunque punteggi di coppa del mondo - si disputa con 32 concorrenti scelti a gruppi in maniera complicata tra al classifica di gigante e generale. Si gareggia su un tracciato con due piste parallele, una rossa e una blu, con 15 porte ognuna collocate in linea e distanti tra loro 22/23 metri per circa 20 secondi. In più c'è un salto artificiale a metà percorso. Il tutto con tabellone tennistico a eliminazione diretta su due prove alternando le due piste. Per molti la difficoltà principale è quella di aprire a tempo il pesante cancelletto in ferro e gareggiare sentendo qualcuno di fianco che fa altrettanto. In più le porte in linea retta hanno poco a che vedere con quelle di un normale gigante.

     
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    MADONNA DI CAMPIGLIO - SLALOM MASCHILE
    KRISTOFFERSEN BATTE HIRSCHER. TERZO GROSS


    Il norvegese respinge l'austriaco in una meravigliosa seconda manche, poi Stefano che precede Manfred Moelgg che chiude quarto


    E' andata a Henrik Kristoffersen la battaglia in notturna sulla 3-Tre di Madonna di Campiglio. Il norvegese ha battuto al termine di una bellissima seconda manche il re dello slalom, l'austriaco Marcel Hirscher, che chiude a 33/100 dal rivale e consolida comunque il primato nella classifica generale (tenendo conto della brutta prima manche di Pinturault, la cui straordinaria prestazione nella seconda è valsa la rimonta dal 14° fino al settimo posto e di Michael Matt, che ha chiuso 11°), pur se avvicinato da Kristoffersen, ora secondo nella coppa di specialità. Ma l'Italia sorride, tanto. Meravigliosi Stefano Gross e Manfred Moelgg, quarto e quinto nella prima manche. I due azzurri hanno attaccato, rischiato, e alla fine hanno messo pressione ai tre che li precedevano. E lo svedese Andre Myhrer alla fine è stato superato dai due azzurri, precipitando al quinto posto. Gross è così salito sul podio a 1"35 da Kristoffersen, con Manfred Moelgg quarto a 1"45. Davanti alla folla arrivata a Madonna di Campiglio la seconda manche, molto più veloce rispetto alla prima, ha messo in condizione tutti di attaccare, prendendo la giusta dose di rischi e regalando spettacolo. In particolare fenomenale la seconda manche del francese Julien Lizeroux, che dopo aver chiuso al ventiquattresimo posto la prima manche, è stato semplicemente fenomenale risalendo la classifica fino al 13°. Così Stefano Gross: "Sono uno che attacca sempre , anche quando non sono al 100 per cento. Prima di questa gara sono stato a letto una settimana per il mal di schiena e ho potuto allenarmi solo una giornata, con tre-quattro prove in pista. Più di così non potevo pretendere, ma nelle prossime gare devo ridurre il distacco dalla coppia Kristoffersen-Hirscher". Patrick Thaler, che aveva chiuso la prima manche al nono posto con un ritardo da Henrik Kristoffersen di 75/100, nella seconda ha pagato però due errorini, mantenendo però il nono posto questa sera a Madonna di Campiglio: applausi. Sfortunatissimo invece il giovane Tommaso Sala, che ha pagato caro un errore a metà percorso in una doppia.

     
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  11. Black Butler
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    SANTA CATERINA - SUPER G MASCHILE
    VINCE IL NORVEGESE JANSRUD. PARIS E' TERZO


    Un po’ d’Italia sul podio, grazie al terzo posto dell’azzurro: “Sono molto contento di come ho sciato. Ho dato davvero tutto”


    Parla ancora norvegese il superG. Jansrud conquista la prova di Coppa del Mondo con il tempo di 1’30”88 sull’austriaco Reichelt in ritardo di 60/100, al terzo posto l’azzurro Domink Paris con un ritardo di 65/100 da Jansrud. “Ho sciato bene, sono molto contento - ha detto il norvegese al traguardo - della mia prestazione. E adesso guardo con fiducia alla discesa in programma di domani. Questa pista mi piace davvero molto”. Sorprende positivamente l’azzurro De Aliprandini (“Bene in alto, avevo il vento nella schiena e ho cercato di sfruttare l’occasione. Sono davvero contento, spero dall’anno prossimo di aggiungere anche il superG al mio gigante”), che chiude al 17° posto pur partendo con il pettorale numero 55, quindi Innerhofer diventa 18°, mentre Bosca chiude al 25° posto. Delude Peter Fill (che ha preso un sasso sul percorso rovinando lo sci e compromettendo il suo risultato), che dopo aver fatto segnare ottimi intertempi, si trova in pesante ritardo al traguardo, lontano dalle posizioni migliori. Prova simile per l’altro italiano Christof Innerhofer che chiude lontanissimo dai migliori. “Sono molto contento di come ho sciato. Ho dato davvero tutto. Non era facile dopo la Val Gardena riprendersi, ero più deluso - ha detto Paris dopo il terzo posto in questa prova -. Per questo ho esultato al traguardo. I norvegesi sono ancora molto forti, Jansrud ha sciato molto bene nella parte alta. Domani, in discesa, è un altro giorno. Vedremo così quello che riuscieremo a fare”.

     
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    SEMMERING - GIGANTE FEMMINILE
    MOELGG TERZA NEL GIGANTE DELLA SHIFFRIN


    L’azzurro resta ancora sul podio nel primo dei due giganti in Austria


    L’americana Mikaela Shiffrin bissando il risultato della prima manche va a vincere il gigante di Semmering (che recuperava una gara di Coppa del Mondo), al secondo posto la francese Tessa Worley che conquista il secondo posto con una grandissima seconda manche, a 78/100 dalla americana. Ma c’è ancora l’Italia sul podio femminile grazie a Manuela Moelgg che - seconda dopo la prima manche - ha fatto una grande prova anche nel secondo tracciato riuscendo a conquistare un altro podio per l’Italia, chiudendo terza a 1”09 dalla vincitrice statunitense. Quarta Lara Gut (Austria) davanti a Marta Bassino che era terza dopo la prima manche e che chiude quinta a 1”56 dalla vincitrice. Completano la giornata per l’Italia il 19° posto di Francesca Marsaglia e il 21° di Elena Curtoni. Sofia Goggia, Federica Brignone e Nadia Fanchini non avevano invece chiuso la prima manche.

     
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    SEMMERING - GIGANTE FEMMINILE
    LA STATUNITENSE SHIFFRIN FA IL BIS


    La statunitense vince anche la seconda gara in Austria, disputata in condizioni estreme


    Mikaela Shiffrin fa il bis. A Semmering (Aut), la 21enne statunitense vince il secondo gigante in due giorni, ancora una volta davanti alla francese Tessa Worley seconda a 15/100, mentre terza a 18/100 è la tedesca Viktoria Rebensburg. Niente podio per le azzurre: la migliore è Manuela Moelgg, ottava a 94/100 dopo il terzo posto di ieri, mentre Federica Brignone è nona a 96/100. Sofia Goggia era invece uscita nella prima manche. Entrambe le manche si sono svolte sotto una nevicata fittissima. La prima discesa è stata anche segnata dal forte vento nella parte alta, mentre nella seconda si è gareggiato in condizioni di visibilità proibitive e con alcune interruzioni legate allo sgombero della tanta neve rimasta sulla pista. Patetico, poi, lo stop per soccorrere Taina Barioz, dato in ritardo — Elena Curtoni è stata fatta scendere con la francese soccorsa in pista — e poi concluso con l’atleta portata all’arrivo a spalle da un suo tecnico, che è anche caduto. La Shiffrin, alla terza vittoria di carriera in gigante — la 25esima in carriera — era stata la più veloce anche nella prima manche: è stata bravissima a gestire un pendio non facile, ad accumulare vantaggio nella parte alta, più piatta, e a non commettere errori nel tratto più ripido. Come era successo ieri, esce nuovamente sconfitta Lara Gut: la svizzera, su una specialità sicuramente a lei più affine, resta ancora ai piedi del podio — sesta a 57/100 — e vede l’avversaria allungare ancora nella classifica generale. Domani poi c’è lo slalom, una specialità in cui la statunitense ha vinto le ultime 11 gare alle quali ha partecipato. Come già successo in passato, le azzurre hanno faticato molto sulla neve fresca. Hanno patito, soprattutto nella seconda manche, la parte iniziale più pianeggiante, sulla quale non sono riuscite a fare velocità. È andata così per Federica Brignone, quarta dopo la prima manche, che comunque ha faticato molto a tenere le linee sulla parte più pendente, e anche per Manuela Moelgg. Sofia Goggia incappa in un’altra giornata no: dopo aver buttato la prima manche con un errore alla penultima porta nella gara di ieri, ha sbagliato ancora nella prima manche, ma stavolta più in alto. Si è distesa su una curva a destra, sulla quale è arrivata troppo veloce. Tra le altre azzurre, Elena Curtoni è 18esima a 1”92; Francesca Marsaglia 21esima a 2”24; Marta Bassino 26esima a 2”84; Irene Curtoni è uscita nella seconda.

     
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  14. oeufcoque
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    SANTA CATERINA - COMBINATA MASCHILE
    PINTAURALT BATTE HIRSCHER


    Terzo Kilde, fuori Paris, che dopo il %° posto della prima manche è partito all’attacco ma è uscito; Fill 17


    All’austriaco non è bastato un ottimo secondo posto dopo il superG per imporsi nella combinata di Santa Caterina. Il francese, che era finito terzo a 5/100 da Hirscher e a 84/100 da Kilde, è stato un fulmine nello slalom e ha chiuso in 2’19”71, di 34/100 più veloce dell’austriaco. Al terzo posto c’è Kilde, staccato di 1”13, mentre il compagno di squadra Jansrud è uscito nella manche di slalom. Niente da fare nemmeno per Paris. Quinto a 1”13 dopo il superG è partito all’attacco ma è uscito. Il migliore degli italiani è così Peter Fill, 17° a 4”21, mentre De Aliprandini, partito per 70° e ultimo nel superG, finisce 24° a 5”02. “Mi sono preso qualche punticino – sorride De Aliprandini -, con un solo allenamento in slalom in stagione non è stato male. Speravo qualcosa meglio in superG, ma in alto la pista era un po’ segnata”. Per Fill si conclude una tre giorni poco brillante (“Su questa pista non riesco a ingranare”). In serata si saprà di più dell’infortunio di Innerhofer, caduto dopo aver inforcato la terz’ultima porta e dolorante al suo ginocchio.

     
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    SEMMERING - GIGANTE FEMMINILE
    SHIFFRIN, UN TRIS CHE ENTRA NELLA STORIA


    L’americana conquista la terza vittoria in soli tre giorni andando ad eguagliare il record di Vreni Schneider in un’altra epoca storica


    E’ ancora una vittoria della statunitense Mikaela Shiffrin, sua maestà delle prove tecniche che chiude il 2016 con una altra vittoria, questa volta in slalom, l’ultimo. In programma a Semmering che conquista la terza vittoria di fila dopo due giganti, sempre in Austria. Quella di oggi è la vittoria numero 26 in Coppa del Mondo (a soli 21 anni), una impresa riuscita solo in un’altra epoca a Vreni Schneider, in una altra epoca storica dello sci. Ci riesce con una gara fantastica in cui tiene a bada tutte le avversarie, conquista il successo nella prima manche e mantiene primato anche al termine della seconda prova. Dove non riesce a insidiarla la slovacca Veronika Velez Zuzulova che sembra poter insidiare l’americana, ma che alla fine si deve accontentare del secondo posto a 64/100 dalla vincitrice.Al terzo posto l’elvetica Wendy Holdener, lontana a oltre 1 secondo e mezzo dalla statunitense sempre più padrona di questa specialità con 4 vittorie in 4 slalom. L’Italia si difende con un 8° di Chiara Costazza e l’11° Irene Curtoni.

     
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