Ritratto di dama con il liocorno

Raffaello, 1506

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    Ritratto di dama con liocorno, 1506 circa
    olio su tela trasportata su tavola, 65x51 cm
    Roma, Galleria Borghese



    Molto singolare è la storia della Dama con il liocorno: vi appare rappresentata una giovane donna, bionda, con gli occhi azzurri, davanti a una loggia che si affaccia su un vasto paesaggio; tra le braccia tiene un piccolo liocorno (o unicorno). Che questo sia il soggetto è stato scoperto, però, solo nel 1934-36: fino a quella data il quadro rappresentava Santa Caterina d'Alessandria, avvolta in un ampio mantello e con la ruota, simbolo del suo martirio. In un periodo imprecisato (forse il XVII secolo) qualcuno aveva infatti trasformato questo ritratto di dama in quello della santa.




    In seguito al restauro dell'opera è cambiato il soggetto del quadro si è trovato un nome al suo autore: l'opera viene attribuita a Raffaello, che l'avrebbe eseguita a Firenze tra il 1504 e il 1508. Il liocorno, il mitico cavallo con un corno al centro della fronte, associato alla giovane dama allude alla sua castità.



    Ulteriori restauri ed analisi radiografiche eseguite sul dipinto hanno dimostrato che la "Dama con l'unicorno" è solo la terza versione del dipinto originario e che Raffaello è l'autore solo di una parte di esso. Le radiografie, infatti, hanno permesso di comprendere che la dama è stata dipinta in due momenti diversi e da due artisti.




    Sintetizzando:

    1. Raffaello inizia a dipingere un Ritratto di Dama, di cui il bellissimo Ritratto di una giovane donna a mezzo busto al Louvre deve considerarsi il disegno preparatorio. Si tratta di un'opera simile al suo Ritratto di Maddalena Strozzi agli Uffizi, e quindi di un ritratto di nozze. Raffaello dipinge la dama fino alla vita, col cielo, le colonne e il paesaggio. Ma abbandona la pittura a metà, non si sa perché.

    2. Il quadro viene portato a termine forse da Giovanni Antonio Sogliani, che opera alcune modifiche. L'aggiunta del cagnolino, simbolo di "fidelitas" trasforma il quadro in una Dama col cagnolino, forse una Allegoria della Castità.

    3. Qualche decennio dopo il cagnolino, forse danneggiato, viene maldestramente trasformato in un liocorno, e quindi nasce la Dama con il liocorno che ogni visitatore può vedere alla Galleria Borghese.

    4. In un'epoca imprecisata un ignoto pittore trasforma la Dama in Santa Caterina d'Alessandria, e in questo aspetto il quadro arriva fino al 1934-36, quando le ridipinture vengono rimosse.



    Edited by Milea - 13/5/2014, 11:18
     
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    Si devono Roberto Longhi, illustre storico d'arte italiana, le poche certezze raggiunte sul quadro...proprio grazie alla sua acutezza, si individuarono le mani di due artisti diversi...non sono attribuibili a Raffaello le parti rozze dell'opera, ovvero il mantello, le mani e la ruota ( e lo si nota particolarmente... ).

    Quest'opera può essere considerata oltretutto una testimonianza dello stratto rapporto dell'artista con Leonardo da Vinci, il quale avrebbe reinterpretato liberamente modelli come Monna Lisa e La dama con l'ermellino...ottima scelta Milea...



    raffaellodama






    Edited by Milea - 13/5/2014, 11:21
     
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    Quando in seguito all’intervento di restauro si ritrovò, sotto le ridipinture, la figura del liocorno, e il quadro riprese la sua connotazione originaria, il nome di Raffaello acquistò maggior credito e si pensò di poter riconoscere nella giovane ritratta un’appartenente alla ricca borghesia, forse fiorentina, promessa sposa a qualche suo parigrado.
    E’ il liocorno, simbolo di castità, a far supporre in questa giovane donna una promessa sposa, mentre l’impostazione della figura, l’attenzione nella raffigurazione delle vesti, dei monili e dell’acconciatura, parrebbero deporre a favore di una datazione intorno al 1506. (M.@rt)


    Gioiello_Liocorno






    Edited by Milea - 13/5/2014, 11:19
     
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