Riza: la copertura metallica

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    Riza:la copertura metallica



    Con il termine "riza" viene chiamata la caratteristica copertura metallica dell'icona. Questa copertura è costituita da un'intera e sottile lamina in metallo, sia povero che, più frequentemente, prezioso: argento, argento dorato oro.

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    Le origini della copertura ornamentale e protettiva di un'Immagine Sacra risalgono a tempi molto lontani; infatti già nel X secolo comparvero a Bisanzio le prime lastre lavorate a sbalzo, lastre che furono poi adottate nella zona Russa più soggetta all'influenza Bizantina: "la Georgia" Il vero periodo di diffusione della lastra metallica sbalzata inizia nel 600 per raggiungere il suo apice nel XIX secolo.

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    Durante il medioevo queste lastre metalliche venivano eseguite nei laboratori dei monasteri ma, le più elaborate e ricche erano prodotte dai migliori orafi che lavoravano a Mosca. Diversi sono i tipi di copertura che vengono impiegati per salvaguardare le tavole: "Riza, Bazma, Okhlad e Tsata".

    Oklad raggiante per una Madonna della Tenerezza

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    La riza generalmente lascia scoperte le parti essenziali dell'icona: i volti, le mani e talvolta l'intero busto degli effigiati. Sono queste le parti essenziali in quanto è dai volti, dell'atteggiarsi delle mani e dal posizionamento del busto che è possibile riconoscere, sia l'identità dei personaggi sia il messaggio religioso che questi comunicano.


    Nostra Signora di Kazan 1600

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    La riza va intesa, sul piano dell'arte, come un'opera di tecnica artistica assai raffinata e preziosa. Sono presenti in essa le grandi tecniche orafe: lo sbalzo, il cesello, l'incisione, il completamento con smalti policromi, le filigrane, l'incastonatura di perle, pietre dure e preziose.

    Madonna del Segno impreziosita con perle e filigrana d’argento

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    La lamina, accuratamente lavorata in modo da riecheggiare, i motivi simbolici e gli andamenti della pittura sottostante, è ripiegata lateralmente sullo spessore dei bordi della tavola dipinta e a questa fissata mediante chiodatura.
    La riza assolve molteplici interessi: il desiderio di accrescere, con un doveroso omaggio, il valore sacro dell'immagine; il manifestare un senso di protezione, sia spirituale che materiale l'immagine sottostante; il rendere grazie, specie per chi, povero, aveva fatto un grosso sacrificio economico nell'acquisto di un'icona con una ricca riza, per i benefici e le protezioni che l'immagine sacra aveva elargito (come ex–voto).

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    Per quanto riguarda le icone russe, per tutto il Medioevo le rize vennero prodotte nei laboratori orafi dei monasteri poi, verso il XV secolo cominciarono ad essere prodotte anche dai grandi orafi laici. Nell' 800, con lo straordinario sviluppo dell'arte orafa russa la preziosità e la perfezione esecutiva delle rize raggiunge il culmine. A tal proposito va considerata la straordinaria influenza che il celebre orafo Fabergé, indiscusso maestro mondiale in quest'arte, ebbe in Russia tramite la formazione di centri di produzione orafa di Pietroburgo, Mosca e Odessa da lui promossi.



    ICONA RAFFIGURANTE “TRE SANTI SCELTI” RUSSIA XIX SECOLO

    Tempera ad uovo su tavola, con Riza in Argento dorato e smalti cloisonné



    Alcune singolarità


    Sovente la riza è posteriore all'icona, ma non per questo ne è diminuito il pregio, in quanto si è in presenza di due arti differenti: pittura e oreficeria. Poiché la riza è spesso in metallo prezioso, l'identificazione dell'orafo, delle località di produzione, dell'anno di esecuzione è possibile mediante la lettura dei punzoni impressi sulle rize stesse.
    Infine una nota tecnica: allorché un rivestimento di icona non è di un solo pezzo, ma è composto di elementi staccati, formati da strisce decorate applicate direttamente sull'icona, in questo caso tale rivestimento prende il nome di "basma".



    Riza rimossa dalla sua icona




    Edited by Milea - 1/7/2014, 15:50
     
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