La Scuola di Hlebine

La magia dell’Arte Naïf croata

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    La magia dell’Arte Naïf croata

    La Scuola di Hlebine



    Nella parte centrale della Podravina, in una pianura senza particolari bellezze naturali, adiacente al fiume Drava, nei villaggi costruiti, come in tutta la pianura pannonica, lungo le strade, si è manifestato un fenomeno singolare: una pittura naïve con un carattere espressivo molto unitario, un fenomeno ormai noto al mondo e alla critica contemporanea.

    Ivan Generalić

    " Guardiano di porci"





    All'inizio del 1930, un pittore accademico, Krsto Hegedušić, notò le opere di due giovani contadini, che, in un piccolo villaggio croato ai confini con l’Ungheria, dipingevano scene di vita quotidiana. Si formò il gruppo dei “pittori contadini croati” che iniziarono ad esporre a Zagabria, nel 1931. “La Scuola di Hlebine” fondata nel 1936 da Ivan Generalić (1914 – 1992 ) e Franjo Mraz (1910–1981) ai quali si aggiunse Mirko Virius (1889 - 1943 arrestato a causa della sua attività politica, portato nel campo di concentramento nazista di Semlino, vi trovò la morte ) entrò nella storia dell'arte ed il paese di Hlebine divenne famoso per i pittori contadini.


    Ivan Generalić

    “La morte del mio amico Virius” – 1959

    Olio su vetro 78 x 56 - D. Kladarin - Zagabria




    La morte dell’amico immaginata in modo genuino ed insolito: uno spazio limitato da filo spinato, in riva al fiume, un vetro e una casa-prigione, sproporzionatamente piccola, un gallo valdravino e il cadavere di un uomo sull’erba; il tutto talmente fuori del convenzionale, paradossale, eppure pieno di calore e sensibilità.

    Ivan Generalić – " Il contadino"



    In linea di principio si potrebbe usare una definizione più ampia (Scuola Valdravina o l’Arte Naïf della Podravina), poiché il fenomeno naïf si estese in tutta la vallata fino a toccare i centri urbani di Zagabria, Koprivnica e Karlovac, ma è ad Hlebine che il fenomeno si manifestò, continuò a formarsi e si mantenne per i primi tre lustri.







    Hegedušić esercitò una forte influenza incoraggiandoli a sviluppare motivi rurali, utilizzando la tecnica della pittura su vetro. Organizzò numerose mostre per mostrare il lavoro del gruppo. Dopo la seconda guerra mondiale, molti artisti di Hlebine e dintorni si unirono a questo movimento e affinarono quel particolare stile di pittura su vetro che li contraddistinse. Non erano certamente pittori educati in modo accademico alle arti figurative, erano semplicemente autodidatti, amatori, ma questa loro caratteristica non impedì loro di creare ugualmente un proprio stile, raggiungendo i più alti livelli di creazione artistica.


    Mirko Virius - (1889-1943 )

    " Mietitura" – 1938

    Olio su tela - Museo di Arte Primitiva, Zagabria




    Generalić è stato il più importante artista del gruppo di lavoro nella regione. I pittori Franjo Filipovic (1930), Dragan Gazi (1930-1983), Mijo Kovacic (1935), Ivan Vecenaj (1920), Martin Mehkek (b 1936), Ivan Lackovic-Croata (1932) e Josip Generalic ,suo figlio( 1936 ), raccolti attorno a lui, costituirono la “seconda generazione” della Scuola di Hlebine.



    Franjo Filipovic - (1930)

    " Gallo cedrone " - 1972





    A differenza della prima generazione, che era stata occupata anche con temi di critica sociale, la seconda, nostalgicamente, evocava la vita idilliaca del contadino e del lavoro campestre, celebrandone la bellezza. La Scuola divenne nota a livello internazionale, esponendo a Parigi nel 1953, alla Biennale di San Paulo nel 1955 e all'Esposizione Universale e Internazionale di Bruxelles nel 1958, creando l'impressione che il loro lavoro primitivista fosse rappresentativo della moderna arte jugoslava. Le loro opere più importanti sono conservate nella Galleria d'Arte Primitiva a Zagabria. La “Scuola di Hlebine” costituisce il gruppo più importante in senso assoluto nell’ambito dell’arte Naïf anche perché è stilisticamente omogenea e definita nella sua specificità.


    Mirko Horvat - (1955)

    “Mulino ad acqua verso sera” – 2003




    Autori di sicuro impatto visivo, le loro opere sono pervase d’incanto e meraviglia per gli spettacoli della natura, per le oasi di silenzio della campagna sotto la neve immacolata, per la tranquilla vita patriarcale di un tempo, serena nonostante le dure fatiche ed i disagi dell’esistenza contadina.
    L'arte Naïf della Podrovina si caratterizza per i motivi della vita quotidiana di campagna, le scene incantate di vita contadina, i paesaggi tranquilli, i colori vivaci ma soprattutto per la tecnica su vetro. Ivan Generalić e Josip Generalić sono rinomati per l'aspetto nitido e smaltato delle loro pitture su vetro.





    A tutt’ oggi ( si parla di quarta generazione) la pittura Naïf della scuola di Hlebine comprende un centinaio di nomi, sia delle vecchie che dell’ultima generazione, distribuiti fra i paesi di Hlebine, Gola, Molve e le città di Durdevac e Koprivnica. (M.@rt)

    Ivan Generalić:

    “ Questa pittura naïve non finirà mai,
    comunque sia, chiunque la pratichi,
    siano cinquanta, cento, duecento, cinquecento persone:
    vi è in essa un certo che,
    non è un’arte eccelsa,
    ma vi è in essa qualcosa che è vicino alla terra
    che è vicino al cuore dell’uomo.”




    Ivan Generalić

    “Nozze di cervi” – 1959

    ( particolare )




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    Edited by Milea - 25/7/2014, 16:01
     
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