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“Fuoco II” - 1956
Già prima della guerra Ivan Generalić aveva “ illustrato” avvenimenti drammatici: disgrazie, i contrasti sociali e la miseria contadina.
Ora sembra che i suoi mezzi siano maturati ed egli nel suo incendio, crea un notturno spettrale, ma nel contempo sottile e prezioso, con piccole figure azzurrine, trasparenti e soffici.
Nell’arte di Generalić , la piccola storia della regione vandravina s’impone alla nostra, mediante una coscienza genuinamente curiosa.
Il colore, mezzo fondamentale dell’artista, in questo notturno agisce direttamente ed indipendentemente, perché la luce dell’incendio ha abolito i contorni e le asprezze realizzando una tonalità e una unità di spazio… e quella luce è stata “ dipinta “ dal talento di un contadino incolto.
Ossessionato dalla sua scoperta, nello stesso 1956 egli condensa questa scena in una terza variante, nella quale rimane soltanto l’effetto di luce dell’incendio notturno, aperto tra l’azzurro e il rosso.(M.@rt)
“Fuoco III ”– 1956
Olio su vetro – 51,5 x 50
Collezione Privata, Baden-Baden
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