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Mirko Virius - (1889–1943)
“Mietitura” – 1938
olio su tela - 55 x 70,5Una vita dura e di stenti,
una pittura che durò per quattro anni
per alcune decine di dipinti e disegni
ed infine il martirio
in un campo di concentramento tedesco,
ecco quanto ci è rimasto
di questo contadino-pittore di Djelekovac.
La sua morte ha dato a questa vita
e a “questa pittura ribelle”,
un’aureola che ancora oggi rifulge.
“Il fabbricante di cesti” - 1937
china su carta – 39,7 x 30
Forse già nella stessa denominazione di “ contadino-pittore” o “di pittore rustico” sta anche la definizione figurativa di una pittura che appartiene in gran parte al dilettantismo di campagna e soltanto in parte minore alla pittura naïve.
“Toro rosso” – 1937
Olio su vetro - 30 x 40
Per i pregi presenti sulle tele, sui vetri e negli abbozzi del Virius tale definizione non sminuisce un’opera che è sì quella di un dilettante di campagna ma dalla costituzione spirituale seria e cupa, il quale sviluppando le proprie velleità giovanili alquanto tardi, ebbe una vita troppo breve perché potesse compiere quel balzo creativo che lo portasse ad un proprio stile.
“Cavalli spaventati” - 1937
china su carta - 30 x 40,5
Egli prese a disegnare e a dipingere nella primavera del 1936, quando aveva cioè ben 47 anni, allorchè venne a contatto con la scuola del vicino villaggio di Hlebine.Nella prima mostra del gruppo al salone Ulrich di Zagabria, i suoi lavori arrivarono all’ultimo momento tanto da non essere nemmeno inseriti nel catalogo.
“Mendicante”- 1938
Olio su tela - 49,5 x 39,5
In quei primi disegni lo stile naïf non è ancora rilevabile, ma nelle opere migliori vi sono una purezza e una semplicità promettenti, che indubbiamente riconfermano l’ingegno innato di questo contadino. Un esempio di minuziosa descrizione realistica è l’acquerello “Djelekovac” .
“Djelekovac” – 1936
Ma cambiata la tecnica, già nel 1937 egli abbandona il realismo e realizza tempere su vetro in cui con sicurezza distribuisce piani di colore larghi e chiari.
“Ritorno nella pioggia” - 1939
Olio su tela – 56 x 68
Nel 1938 abbandona anche la pittura su vetro per dipingere a olio su tela, ma la sorte umana e artistica di Virius presto sarebbe stata segnata e tragicamente definita: prima le persecuzioni politiche, quindi la guerra, la partecipazione al Movimento di liberazione nazionale e la morte nel campo di concentramento di Zemun nel 1943che venne a troncare una breve stagione artistica di cui ci sono rimasti solo esigui frammenti. (M.@rt)
“ Il recinto del vino” - 1938
Olio su tela - 53 x 70
“Fiera di Koprivnica” - 1939
Olio su tela - 47x58,5
Edited by Milea - 25/7/2014, 15:14.