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Mijo Kovačić
“Aurora Boreale” - 1970
olio su vetro - 90 x 115 - Proprietà dell’autore
Nel 1970 dipinge “L’aurora boreale” nel quale sa simulare con spirito di innata leggerezza il panico e il mondo medievale fiammingo, scoprendo tombe e le altre fonti del terrore culminanti in uccellacci sull’albero, che sembrano posti a insegna o a emblema della scena e dell’avvenimento.
In questo dipinto egli spalanca le porte della sua terra natia a mo’ di una scena epica e ci presenta la vita che si svolge a cielo aperto.Il quadro è diviso in gruppi, approfondito da strati separati, in un mirabile gioco di ingenuità, ilarità, miseria e arretratezza, primitivismo.
Il pittore passa da una all’altro motivo, raggiungendo un elevato grado di sintesi in cui scompaiono i particolari, mentre il racconto viene condensato e ritmato in curve sulle figure,sugli animali e sul paesaggio.
Con una sagace ironia l’artista si eleva al di sopra della miseria e della arretratezza, ma in realtà egli dipinge l’angusta terra natia e il proprio passato, si trastulla come sempre coi ricordi e la fantasia e per questa via anche un semplice fenomeno della natura diventa pretesto per uno dei racconti più belli che la pittura naïve abbia mai narrato, e che qui, dinanzi a noi, Mijo Kovačić ha diviso in episodi e diretto come un autentico pittore regista.
Basta vedere l’ episodio rappresentato sullo sfondo, a destra, ove la doppia luce viene ad incrociarsi formando un notturno irreale.
E’ davvero straordinario che la sua pittura ( e l’arte naïve in genere ) ci abbia fatto ritrovare la semplice gioia della “lettura del quadro”, la possibilità di “viverne la storia”, in un mondo moderno che già da tempo aveva perduto il senso della narrazione figurativa.
Edited by Milea - 25/7/2014, 14:31.