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Ivan Lacković Croata (1932 – 2004)
Lacković è nato 1932 in una famiglia contadina nel villaggio di Podravina Batinska (Croazia settentrionale). Dopo aver completato la sua istruzione primaria, ha lavorato come bracciante nei campi e foreste. Questo pittore autodidatta esegue i suoi primi acquerelli, raffiguranti la vita del villaggio, nel 1944, i suoi primi disegni nel 1952 e i primi oli nel 1954, richiamandosi alla tradizione valdravina.
“Paesaggio” – 1966
china su carta – 29 x 41
“La vecchia foresta”
Si trasferisce a Zagabria, dove lavora come postino, ma continua a dipingere scene poetiche del suo villaggio natale a tempera e olio su vetro. Nel 1962 incontra Krsto Hegedušić e occasionalmente lavora nel suo laboratorio; dipinge intensamente e diventa uno dei migliori disegnatori naïf, illustrando parecchi libri di prosa e di poesia.
L’anno 1964 segna l’inizio della sua nuova maniera: il registro cromatico è ridotto, molto contenuto e subalterno al tratto. Alla base dei suoi dipinti troviamo un vivo interesse per il disegno e una sicura padronanza nel tratto a penna: egli disegna dipingendo gli alberi, i villaggi, campagne e vigne.
Il disegno è fondamentale per la naturale nobiltà della pittura di Ivan Lacković Croata. Disegna anche quando dipinge fiori in un vaso: colorando in modo assai discreto, rende un’ impressione di silente nostalgia. Pare che la sua intenzione è illustrare proprio questa nostalgia ed è perciò che la sua pittura è spiccatamente sentimentale. Tale è il suo “Autunno”.
“Autunno” - 1964
Dal 1964 la sua fama di artista e incisore è riconosciuta; la padronanza tecnica gli permette di raggiungere un'armonia lirica unica, nonché ricca di visioni surreali. La tranquillità e la nobiltà del suo stile espressivo esalta il contenuto poetico della sua opera.
“Mietitura”
Dipinge scene poetiche della sua regione nativa, in tempera e olio su vetro; dettagliate scene invernali prevalgono nelle sue prime opere, dall’atmosfera lirica e surreale, con abbondanti sequenze di dettagli, mentre le opere successive contengono motivazioni che hanno sempre più un significato simbolico. Egli ha dipinto più di frequente paesaggi, composizioni figurative, fiori e nature morte; i ritratti sono molto rari.
“Alla messa di mezzanotte II” - 1966
Del 1966 è il metaforico “Funerale di un povero”, opera tipica della sua sentimentalità e dall’inventario ridotto, con alcune persone che s’avviano alla tomba, meravigliosamente fiorita in mezzo alla neve. Il punto di partenza di questa opera non sta nel “sentimento dell’artista” ma nella sua “ingenua idea del mondo”.
“Funerale di un povero” – 1966
Il 1966 è anche l’anno di numerosi disegni che si caratterizzano per la loro sintesi che verranno inseriti in un quaderno di serigrafie. Sul bianco della carta comincia un gioco di strisce: tenere, semplici e slanciate linee che intrecciano i loro tentacoli in un mirabile gioco. Nel 1968 lascia il suo lavoro di postino per diventare un pittore professionista.
"Le quattro stagioni"
Lacković ha tenuto circa duecento mostre personali in patria e all'estero (Colonia, Zurigo, Parigi, Brema, Laval, Münster, Torino, Roma, Caracas, Milano, L'Aia, San Paolo, Shanghai, Pechino, Tokyo, Madrid, San Pietroburgo) e le sue opere sono esposte in musei di fama mondiale.Durante la sua quarantennale carriera artistica, Lackovic ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.
"Tramonto d'inverno" - 1968
Ha creato scenografie teatrali per l'HNK a Zagabria e il Stadtopernhaus a Graz. E’ stato tra i fondatori della Unione Democratica Croata ed è stato eletto due volte come membro del Parlamento croato. Nel 1990 illustra con una serie di disegni la sofferenza umana nella guerra d'indipendenza croata.
"Fiori" - serigrafia 70 x 50
E' morto a Zagabria il 29 agosto 2004. (M.@rt)
Edited by Milea - 23/7/2014, 21:42.