I Promessi Sposi

introduzione

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    I Promessi Sposi

    Alessandro Manzoni



    “L'opera d'arte viene completata dal cuore

    di chi ne usufruisce,

    perché riesce a guardarla con cuore commosso

    e non

    con un atteggiamento semplicemente riverente.”





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    Edited by Milea - 25/6/2014, 17:32
     
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    Introduzione


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    Ma “la Storia” chi la fa?



    L'Historia si può veramente definire… E' davvero un esordio traumatico anche per il più volenteroso dei lettori che sarebbero tentati di interrompere la lettura molto prima di arrivare a quel famoso accidenti… che ha fatto desistere il Manzoni dal continuare la fatica di imitare un vecchio manoscritto secentesco dilavato e graffiato.
    Ma andiamo con ordine: cosa mai avrà voluto comunicarci lo scrittore con questo tipo di approccio?

    Si capisce subito che l'autore cerca di stabilire un rapporto diretto con il lettore quasi ne volesse guadagnare la complicità.
    Esordisce con quella che presenta come trascrizione da un vecchio manoscritto, ma che, pur rivelando le sue doti di rigorosa fedeltà alla mentalità del secolo che vuole presentare, gli fornisce anche lo spunto per lanciare i suoi strali ironici nei confronti del modo con cui viene concepita la Storia.
    Già: la Storia... perché i suoi protagonisti devono essere sempre e soltanto Principi, potentati e qualificati personaggi?
    Il popolo, ciascuno di noi con la sua umile quotidianità, perché non può essere anche lui protagonista?

    Anzi, la domanda più interessante che può nascere è questa: come è possibile per ogni uomo, (e quindi anche per me lettore) essere protagonista della Storia?
    Perché i tempi non sono cambiati: "così va spesso il mondo… voglio dire, così andava nel secolo decimo settimo" dice Manzoni nel capitolo ottavo (a proposito dell'apparente prepotenza di Renzo). E ancor oggi la Storia la fanno i grandi o... i vincitori (quando addirittura non si giunge a riscriverla per motivi propagandistici); ma ciascuno di noi vuole essere protagonista riconosciuto, titolare esclusivo, almeno della sua umile vita, e vuole in qualche modo sentirsi fiero di aver fatto la sua piccola parte in quel breve spazio di tempo che il Destino gli ha riservato.
    Non so se Manzoni fosse mosso da questo tipo di riflessioni; il fatto è che si confessa interessato dall'umile vicenda di queste genti meccaniche e di piccol affare e che desidera proporla ai suoi lettori.





    Edited by Milea - 25/6/2014, 17:33
     
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    Umberto Eco riscrive Manzoni


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    Edited by Milea - 25/6/2014, 17:34
     
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