Rachmaninov e il RACH 3

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    3,875

    Status
    Offline


    image


    Sergej Vasil'evič Rachmaninov

    Concerto n. 3 in Re minore,
    op. 30, per Pianoforte e
    Orchestra, composto
    nel 1909.




    Esecuzione del 1939 dello stesso Rachmaninov

     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    3,875

    Status
    Offline

    image


    Rachmaninov (1873 - 1943)
    compositore, pianista e
    direttore d'orchestra russo,
    compose il suo concerto n. 3
    fra la primavera e l’autunno
    del 1909 a Ivanovka, dove
    il compositore possedeva
    una casa.

    Il Concerto n. 3 venne eseguito
    per la prima volta a New York
    il 28 novembre 1909 con l’autore
    al pianoforte e Walter Damrosch
    sul podio.

    Ben presto il Concerto n. 3 in Re
    minore, op. 30, per Pianoforte e
    Orchestra, ottenne la fama del
    più difficile brano
    per pianoforte
    che sia stato
    mai scritto
    .


    image

     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    3,875

    Status
    Offline


    image


    Il Concerto n. 3 di Rachmaninov
    è difficile tecnicamente per i molti
    passi di agilità, di tenuta,
    di impegno di suono.

    Affrontare un concerto del genere
    stanca fisicamente.

    Ma la vera difficoltà sta nella tensione
    che si crea eseguendoli: ci si trova
    catapultati in una dimensione pazzesca,
    tremenda, quasi incandescente.

    Il titanico sforzo di un pianista per
    affrontare questa partitura è
    descritto in modo affascinante
    e drammatico nel film
    “Shine” del 1996, dove
    si narra la vera storia
    di David Helfgott.

    David, giovane pianista
    australiano, frustrato
    e torturato dal padre,
    durante l'esecuzione del
    Rach 3 sprofonda nella
    pazzia a causa della tensione
    nervosa e finisce ricoverato
    in una clinica per vari anni.




     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    3,875

    Status
    Offline

    image


    Oltre che leggendario per la sua
    difficoltà, il Rach 3 è anche
    una monumentale
    composizione di
    musica ispirata.

    I suoi tre movimenti, Allegro
    ma non tanto, Adagio, Alla breve,
    della durata complessiva di circa
    40 minuti sono una summa
    di virtuosismo, fantasia, potenza
    ed espressività.

    Il pianoforte è il protagonista
    assoluto, per la pressoché
    continua presenza e per
    la sua svettante sonorità
    nell’insieme orchestrale.

    Il concerto inizia con un affascinate
    spunto melodico, immediatamente
    elaborato in maniera virtuosistica.


    image

     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    3,875

    Status
    Offline


    image


    Questa è una delle opere
    più trascendentali, non tanto
    per le atmosfere create,
    comunque sublimi,
    quanto per la capacità
    necessaria al pianista
    per una esecuzione in
    cui prevalga l’istinto
    sulla razionalità.

    Le note vanno imparate a
    memoria affinchè la mani
    si muovano a memoria
    ed il corpo deve assecondarne
    le dinamiche.

    Come in ogni esecuzione,
    la tecnica sta alla base,
    ma lo spirito fa la differenza.


    Al pianoforte Horowitz, sul podio Z. Mehta, 1978.




    "La musica dev’essere l’espressione
    della personalità del compositore.
    La musica deve esprimere il paese
    del compositore, i suoi amori, i libri,
    le pitture che ama.

    Dev’essere la somma totale
    delle sue esperienze.

    Rachmaninov"



    image

     
    .
4 replies since 13/10/2010, 19:14   292 views
  Share  
.