Vite vergine rossa (The vineyard virgin red)

Edvard Munch, 1899-1900

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    vine001

    Edvard Munch
    Vite vergine rossa
    1899-1900
    Olio su tela
    119,5X121cm
    Munch museet - Oslo







    Insieme ad "Angoscia, Sera sul viale Karl Johan, Golgota, Il grido" l'opera costituiva la terza sezione del Fregio della vita, intitolata "Angosica di vivere". Tutti i dipinti sono accomunati dalla presenza di visi stravolti e allucinanti, ridotti a maschere e ombre di loro stessi.

    In "Vite vergine rossa" l'espressione dell'uomo in primo piano, che cammina lungo una strada allontanandosi da un gruppo di case, sembra legata ad un evento specifico.
    La grande villa che si impone al nostro sguardo, completamente avviluppata dai tralci della vite, ha qualcosa di misterioso e inquietante.

    Nei suoi quadri Munch associa quasi sempre il colore rosso al sangue e quindi alla sofferenza e alla morte.
    In un appunto, anticipando le teorie elaborate più tardi da Kandinsky, aveva anche annotato la stretta parentela tra suoni e tinte:

    ''I colori sono consapevoli della loro musica,
    e la musica è consapevole dei suoi colori ?''



    Il rosso della pianta, accostato al cielo grigio e ai toni pallidi della staccionata e dell'edificio accanto, sembra in effetti urlare, in modo analogo a quanto si verificava con il vestito della piccola Sophie nella "Madre morta con bambina".
    Le radici del rampicante, poi, si estendono visibilmente fino al terreno e se, da un lato, comunicano l'impressione che la vite stia inghiottendo la casa sotto ai nostri occhi, nel momento in cui guardiamo, dall'altra paiono mescolarsi al suolo e raggiungere in tal modo anche il fuggitivo.
    Qualunque cosa sia accaduta dentro l'abitazione, l'uomo non può liberarsene, ma continuerà a portarla dentro di sè.

    Stilisticamente il dipinto oscilla tra due epoche. Mentre l'atmosfera allusiva della scena è ancora legata al Simbolismo, l'uso emotivo della cromia e l'alterazione della fisionomia del personaggio gettano i semi del nascente Espressionismo.




    E' quanto si verifica anche in "Golgota", dove l'artista, circondato da una folla caricaturale, si rappresenta sulla Croce, martire allo stesso tempo salvato dall'umanità. ( Mar L8v )





    Edited by Milea - 9/7/2014, 19:59
     
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