Gold Marylin Monroe

Andy Warhol, 1962

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    Andy Warhol
    Gold Marylin Monroe
    1962
    Acrilico, inchiostro serigrafico,
    vernice d'oro e spray su tela
    211,5X144,8cm
    MoMa - New York







    La cosa che colpisce di più, nella serie dei lavori dedicati a Marylin Monroe, è il fatto che Warhol si sia servito sempre, per ritrarla di una sola immagine.

    Non succede così per gli altri divi più ricorrenti nelle sue opere, non per Elvis Presley, non per Liz Taylor, nè per Jackie Kennedy.

    Warhol aveva a disposizione, come ha dimostrato il suo archivio, centinaia di immagini della diva, alcune delle quali anche più sensuali e più accattivanti di quella scattata da Gene Cornman per la promozione del film "Niagara"; avrebbe potuto montare un ritratto polifonico come quello, straordinario, realizzato per la collezionista Ethel Scull ma non l'ha fatto...

    Perchè ?

    Il primo motivo è semplice: Marylin è morta, e a lei non si addice più la varietà della vita, ma il volto immobile e truccatissimo di un cadavere, un'immagine univoca che ripeta all'infinito quanto di eterno e di mostruoso c'era nel personaggio pubblico.

    In secondo luogo, Warhol prediligeva l'impostazione frontale e il campo ristretto delle foto-tessere, e l'immagine di Corman, opportunamente ritagliata, gliene offriva un valido sostituto.

    In terzo luogo, la fotografia prescelta, più di qualsiasi altra immagine pubblica della diva, non propone un volto, ma una maschera quasi terrificante nella sua algida distanza: i capelli solidificati, il trucco perfetto, le labbra contratte in un sorriso eterno.

    Siamo già di fronte a un'immagine di morte, di cui Warhol riesce a cogliere il fascino ambiguo, e una maschera malleabile su cui l'artista può esercitare il suo make up senza pericolo di ferire un'umanità che ha contribuito a demolire proprio questa immagine costruita dai media.

    Di fronte alla "Gold Marylin Monroe" parlare di icona è scontato: il fondo oro, la ieratica simmetria, i colori vivaci antinaturalistici, rimandano a una tradizione che Warhol ha nel suo DNA di slavo.

    Il quadro fu acquistato, nello stesso 1962, da Philip Johnson per il MoMa di New York nelle cui collezioni si trova tuttora. ( Mar L8v )


    Edited by Milea - 29/5/2014, 19:02
     
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