Speranza ( Hope )

Gustav Klimt, 1903 ( I ), 1907-1908 ( II )

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    speranza
    Gustav Klimt
    Speranza I
    1903
    Olio su tela
    181X67cm
    National Gallery of Canada - Ottawa






    Il dipinto fu esposto alla Kunstschau del 1909; l'artista non aveva infatti potuto presentarlo alla mostra personale organizzata alla Secessione nel 1903, "nella Vienna del buon gusto ci sarebbe stata ribellione aperta", osserva Hevesi.

    L'opera costituiva in effetti un vero e proprio attentato al puritanesimo austriaco, tanto che il suo primo proprietario, l'industriale Fritz Warndorfer, finanziatore delle Wiener Werkstatte, la teneva coperta.

    La Speranza I può avere molteplici chiavi di lettura. Il titolo ha una connotazione positiva, ma l'atmosfera è inquietante e la stessa espressione della donna, che si volta verso l'osservatore, non è rassicurante.

    I "demoni della vita" che la sovrastano sono interpretabili come minacce che incombono sul nascituro, ma Klimt mantiene una certa ambiguità.
    Nonostante la protagonista porti una corona di fiori bianchi, che sembrano rimandare all'innocenza, ha un'imponente chioma di capelli rossi, attributo ricorrente della femminilità pericolosa, con cui il pittroe caratterizzava le sue sirene.

    Egli poteva forse alludere anche alla madre divoratrice dei propri figli , tema mitologico utilizzato dalla psicanalisi junghiana.

    Ludwig Hevesi, che conosceva da vicino le idee dell'artista, parla di "dipinto simbolico, moderna versione del motivo trattato da Albrecht Durer in 'Il cavaliere, la morte e il diavolo'", una delle opere più celebri del Cinquecento tedesco. Sempre critico, come KLimt, nei confronti del conservatorismo viennese, poneva l'accento sulle velleità di "emancipazione generale" dell'epoca e l'opera potrebbe venire decifrata anche come protesta contro il perbenismo ipocrita della società di fine Ottocento.

    Sul piano stilistico il quadro anticipa l'Espressionismo. I dipinti klimtiani cominciano a caricarsi di un accento cupo; la testa deforme e sofferente visibile nell'angolo sinistro diventerà certamente un motivo di ispirazione per Schiele, il cui talento sarà messo in luce proprio da Klimt. ( Mar L8v )


    Edited by Milea - 23/6/2014, 13:53
     
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    Gustav Klimt
    Speranza II
    1907-1908
    Olio su tela
    110X110cm
    MoMa - New York







    A quattro anni di distanza dalla scandalosa "Speranza I", Klimt realizzò una seconda versione del tema, accompagnandola con il sottotitolo "Visione, fecondità, leggenda".

    Le due tele raffigurano la maternità in maniera pressochè antitetica.
    L'alone inquietante che dominava il dipinto di Ottawa è completamente scomparso: la composizione non è più compressa e infittita di figure, ma al contrario distesa in uno spazio dal respiro cosmico, ottenuto con il tipo di sfondo puntinato che il pittore utilizza anche nel "Bacio" ( http://lottovolante.plnet.forumcommunity.net/?t=42673506 ).

    In esso la futura madre appare come sospesa e il suo volto non è più girato verso l'osservatore, ma al contrario piegato verso il basso, in un'attitudine meditativa: la nudità, inoltre, non viene ostentata e la mano alzata lascia pensare a un dialogo interiore.

    Analogamente, il pittore ha respinto le figure di contorno ai piedi della donna e le ha spogliate dell'aspetto di angosciante presagio del primo quadro, trasformandole addirittura in oranti.

    Soltanto il teschio è mantenuto, ma si confonde nell'insieme e viene quasi ridotto a pura decorazione.

    Anche la cromia cupa che dominava nell'opera del 1903 viene sostituita da colori brillanti, impreziositi da dettagli dorati.
    L'artista ricorre nuovamente alla tecnica del mosaico, costruendo la raffigurazione attraverso l'incastro di diversi motivi ornamentali, ma opta per una mediazione.

    Essi sono infatti concentrati nella zona centrale della tela e non prendono comunque il sopravvento sull'aspetto psicologico, che appare invece dominante: l'immagine invita al silenzio ed è pervasa da un tono intimista.

    L'opera fi esposta al Kunstchau del 1909, dove erano presenti anche lavori di Egon Schiele. Il volto smagrito della protagonista e la posizione della donna castana echeggiano le figure dell'artista più giovane, a riprova della capacità di continuo aggiornamento di Klimt, che si avvicinerà progressivamente all'Espressionismo. ( Mar L8v )


    Edited by Milea - 6/5/2014, 20:02
     
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