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Marc Chagall
L'ebreo in rosa
1915
Olio su cartone
100X80,5cm
Museo di Stato Russo - San Pietroburgo
Chagall, durante gli anni trascorsi in Russia, realizza una serie di dipinti ispirandosi a figure di anziani ebrei, miseri e sporchi, a cui egli chiedeva di entrare in casa e posare.
"L'ebreo in rosa", realizzato nel 1915, fa parte di questa serie: il soggetto è un imponente figura che occupa tutta la parte centrale della tela in altezza, giganteggiando seduta su uno sgabello fuori dalla porta di casa.
Quest'uomo vestito di scuro, con un cappello e con le scarpe spaiate, ha una folta e lunga barba rossa, i cui lembi ricordano i movimenti delle fiamme; il volto grigio è fissato in una smorfia, che lo immortala con un occhio chiuso e uno aperto, le sue mani sono poggiate sulle ginocchia: curiosamente una è bianca mentre l'altra è verde.
Dietro di lui c'è la sua casa: le proporzioni sono ovviamente sfalsate, poichè la costruzione è molto più piccola dell'uomo, tanto da essere alta quanto lui stesso seduto.
Differenti toni di rosa colorano l'edificio, sulle pareti esterne, sul tetto, sulle finestre e sulle scale.
Accanto all'ebreo seduto c'è un arbusto fiorito. Dietro la casa, il villaggio, fatto di tetti appuntiti e colorati; su uno di essi è poggiato un secchio di legno con dentro un pennello, oggetti utilizzati da un misterioso pittore o poeta per scrivere nel cielo luminoso e giallo un lungo testo in ebraico della Bibbia.
"L'ebreo in rosa", misero e stracciato, entra di diritto nell'universo dei padri del popolo ebraico, tramite le parole dipinte nello spazio retrostante, come una sorta di scenografia.
E' un teatro, quindi, quello in cui l'ebreo vive, ingranaggio di un meccanismo divino che gli rimane oscuro, alle spalle, al pari della scritta che lo simboleggia. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 20/8/2022, 18:51 |
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