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Marc Chagall
La guerra
1943
Olio su tela
100X76cm
Centre Pompidou - Parigi
Nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, Chagall colpito dalla crudeltà e dalla violenza del conflitto, concepisce una tela in cui riversa tutte le sue paure e rappresenta le atrocità di cui arriva notizia dalla sua terra d'origine, la Russia.
Il blu della notte di Vitebsk viene improvvisamente rischiarato dai bagliori gialli delle fiamme che si alzano dalle case; la città sottosopra cade in rovina, mentre i suoi edifici crollano; la strada è inondata di sangue e un uomo vi giace in mezzo esanime.
Gli animali impazziscono e rovesciano i carri, la fuga disperata è l'unica soluzione...
Anche il gallo, simbolo di speranza, viene sbalzato dal moto improvviso dell'animale aggiogato.
Si avvicinano ormai a passo serrato gli eserciti invasori.
In alto una donna dai capelli rossi e fiammeggianti stringe un bambino cercando di mantenere l'equilibrio sulla slitta trainata dall'asino che si solleva in cielo tentando di allontanarsi, mentre in basso la figura dell'ebreo errante, con il suo sacco sulle spalle e il cappello calcato sulla testa, mestamente si allontana.
I toni del dipinto sono accesi e violenti, il rosso sembra allargarsi ed estendersi fino a inghiottire tutta la tela, agitando l'animale in primo piano: gli esseri di solito mansueti e vicini all'uomo nella sua quotidianità ora si trovano in un universo del tutto sconosciuto dove le regole della vita non hanno senso nè valore.
Tutte le paure provate da Chagall, a partire dalla fine degli anni Trenta diventano una lucida visione del reale in questa tela, in cui il pittore immortala la distruzione della sua amata città d'origine.
Il suo universo è stato spazzato via dalla follia distruttiva degli uomini, ed egli prova a difenderlo tramite le immagini e il colore, come pochi anni prima fece Picasso nell'indiscusso capolavoro "GUERNICA", disperato grido contro le atrocità di guerra. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 19/8/2022, 11:12 |
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