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Salvador Dalì 1954 Dalì nudo in contemplazione davanti a cinque corpi regolari metamorfizzati in corpuscoli, nei quali appare improvvisamente la Leda di Leonardo cromosomizzata nel viso di Gala Olio su tela 61X46cm Collezione privata
Questo quadro è uno degli esempi più noti della fase della "pittura crepuscolare" di Salvador Dalì, derivata dalla sua riflessione intorno alla fisica atomica e alle sue implicazioni metafisiche.
Nel febbraio del 1952, Dalì terrà negli Stati Uniti una serie di conferenze che avranno per soggetto "questa nuova cosmogonia, che integra alla metafisica i principi generali che stanno alla base dei progressi inauditi che le scienze particolari hanno avuto ai nostri tempi".
Il riflesso immediato sulla sua pittura di queste teorie, che egli riunisce nella denominazione di "Mistica nucleare", sarà la rappresentazione di immagini esplose, scomposte in un'infinità di corpuscoli sferici, conici e piramidali.
In questo caso Dalì si è raffigurato nudo - forse metafora dello stato di purezza indispensabile per accedere alla contemplazione della bellezza assoluta, qui rappresentata da Gala-Leda, con nello sfondo il consueto paesaggio di Port Lligat .
Inginocchiato, sul viso l'espressione estatica del mistico, l'artista ha la visione "della materia costantemente soggetta a un processo di dematerializzazione, di disintegrazione, attraverso il quale si manifesta la spiritualità di tutte le sostanze".
Dalì si è raffigurato come artista-asceta, incantato da una mitologia che egli stesso ha creato e il cui nucleo generatore è ancora una volta la sua Gala. ( Mar L8v )
Edited by Milea - 22/8/2022, 21:30
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