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Madonna dei pellegrini (Madonna di Loreto),1603-1606
olio su tela, 260x150 cm
Roma, Sant’ Agostino, Cappella Cavalletti
Tra il 1603 e il 1606 il carattere irascibile e le compagnie poco raccomandabili portano Caravaggio ad avere frequenti guai con la giustizia: violenze, ingiurie, risse, schiamazzi notturni, intemperanze di diverso genere lo conducono ripetutamente nelle carceri di Tor di Nona. Eppure, in questi frangenti, Caravaggio concepisce e realizza per la chiesa di Sant’Agostino un’opera religiosa di toccante poesia, di una tenerezza che può essere confrontata con il Riposo durante la fuga in Egitto di quasi dieci anni prima.
L’altare è dedicato alla Madonna di Loreto, legato alla conservazione, nel santuario della città marchigiana, dei muri dell’abitazione di Maria a Nazareth.
Caravaggio offre peraltro solo un accenno alla devozione relativa alla Santa Casa, ponendo la Madonna sulla soglia domestica. La scena si svolge in un clima dimesso ma di intensa commozione.
Per la figura di Maria, Caravaggio fa posare Lena, una donna di strada con la quale aveva intrecciato una relazione; la Madonna è raffigurata come una semplice popolana dai capelli scuri che, con un gesto inconsueto nella iconografia sacra, ma perfettamente naturale, incrocia le gambe per reggere con grande tenerezza, ma anche con una certa fatica il Bambino, un po’ più grande rispetto al consueto neonato.
Di fronte, due poveri pellegrini, anziani, sbrindellati e sudici, offrono allo spettatore il “primo piano” dei loro piedi piagati e sporchi.
Questo particolare, già sperimentato da Caravaggio nella prima versione del San Matteo e l’Angelo, ha immediatamente fatto scattare la consueta accusa di “ mancanza di decoro” mossa dai critici più tradizionalisti.
Al contrario di altri capolavori, pur se bersagliato da disapprovazioni, questo dipinto è rimasto sempre sull’altare: è stato infatti subito ammirato dai devoti più umili, come ricorda, scandalizzato, Giovanni Baglione: “Fece una Madonna di Loreto ritratta dal naturale con due pellegrini, uno co’ piedi fangosi e l’altra con una cuffia sdrucita e sudicia; e per queste leggerezze in riguardo delle parti che una gran pittura aver dee, da’ popolari ne fu fatto estremo schiamazzo”.La modella scelta da Caravaggio
è Lena Antognetti:
il pittore mette in risalto il contrasto
tra i capelli scuri
e la carnagione chiara e luminosa.
Il dipinto è dedicato
alla Madonna di Loreto:
nel santuario della cittadina marchigiana
si venerano i resti della Santa Casa,
l’abitazione di Maria e di Gesù a Nazareth.
Caravaggio allude a questa devozione,
raffigurando la Madonna
appoggiata allo stipite della porta.
L’uomo inginocchiato si protende verso Maria, fin quasi a sfiorare con un bacio il piede del Bambino: un gesto di devozione che contrasta con le piante callose e sporche dei piedi dell’uomo stesso. Il bastone permette di identificare facilmente i due fedeli come pellegrini. La donna di una età avanzata, è una figura particolarmente toccante: le mani sono fragili e segnate, il viso solcato dalle rughe, la bocca sdentata, eppure dal suo profilo si intuisce un timido sorriso pieno di commozione. (M.@rt)
Edited by Milea - 18/6/2014, 14:58. -
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