Madonna dei Palafrenieri

Caravaggio, 1605 - 1606

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    Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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    Madonna dei Palafrenieri, 1605-1606
    olio su tela 292×211
    Roma, Galleria Borghese



    Commissionata per l’altare della Confraternita dei Palafrenieri, presso la cappella di Sant’Anna della Basilica di San Pietro, anche questa pala è stata rifiutata dai committenti come inadeguata: come riferisce Bellori nel 1642, erano “ritratti in esso vilmente la Vergine con Gesù fanciullo ignudo ( e Roberto Longhi aggiunge caustico, “anche a non contar la sant’Anna, vecchiaccia impresentabile”).
    Peraltro, il cardinale Scipione Borghese, come al solito tempestivo “accaparratore” di opere di Caravaggio rimaste sul mercato, non esitò ad acquistare la pala e ad esporla nel salone d’ingresso della sua villa, per nulla imbarazzato dalla ipotetica mancanza di “decoro”.
    Da allora, il dipinto è rimasto nella Galleria Borghese, a testimoniare il coraggioso tentativo di offrire ancora una volta un’interpretazione naturalistica e di attualità a temi sacri, non solo per quanto riguarda episodi narrativi, ma anche per la visualizzazione simbolica di complessi dogmi di fede.


    Come richiesto dai committenti, Caravaggio aveva raffigurato Maria mentre schiaccia il serpente, simbolo del peccato originale, aiutata dal Figlio e alla presenza della madre Anna ( santa protettrice dei palafrenieri papali). Il piede di Gesù sovrapposto a quello di Maria nella duplice e congiunta vittoria sul male, corrisponde scrupolosamente ai dettami della bolla emanata da papa Pio IV nel 1569.
    Spinto dall’istinto, Caravaggio probabilmente brucia la più grande occasione della sua vita. Invece di intonarsi alla magnificenza della basilica papale, il pittore lombardo trasferisce il tema mistico della vittoria di Cristo e Maria sul demonio su un piano familiare, spoglio, quasi banale.

    Senza comprendere la sottile bellezza e la carica innovativa dell’opera, i committenti si trovarono davanti alla totale nudità del Bambino ( non il solito bimbo piccolo, ma un ragazzino che quasi si affaccia alla pubertà) e alla scarsa grazia di sant’Anna, che sembra più un’anziana popolana sdentata che la madre della Madonna.

    madonnadeipalafrenieriv



    Viceversa, scandalo nello scandalo, le prepotenti forme di Maria, generosamente mostrate, sono quelle di Lena Antognetti, la modella amante di Caravaggio: il seno maturo, ben visibile dalla scollatura, è uno degli aspetti più “ sconvenienti” di questo travagliato dipinto.


    caravaggiomadonnabambin


    Il soggetto è fortemente mistico,
    e legato
    a una recente bolla papale
    di tono anti-protestante:
    Maria aiuta
    quasi fisicamente
    Gesù
    a schiacciare il serpente,
    simbolo del male.

    Gli sguardi
    della Madonna e di Cristo
    esprimono una perfetta concordia.

    Altro aspetto disdicevole
    è la totale nudità
    di Gesù,
    che viene subito ritenuta
    disdicevole e non appropriata
    per un altare
    della basilica di San Pietro
    in Vaticano.






    caravaggio_madonna_Santanna





    L’altare al quale era destinato
    era dedicato a sant’Anna,
    madre di Maria;
    ma Caravaggio
    raffigura la santa
    come una donna anziana,
    profondamente segnata dal tempo,
    senza grazia né decoro.

    Mentre Maria e Gesù
    calpestano il serpente diabolico,
    Anna resta in disparte,
    a mani giunte,
    senza intervenire.
    (M.@rt)







    Edited by Milea - 18/6/2014, 19:03
     
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