Ultima Cena ( Badia dei santi Michele e Biagio, Passignano )

Domenico Ghirlandaio, 1476

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    Domenico GHIRLANDAIO
    Ultima Cena
    1476
    Affresco
    103X350cm
    Badia dei santi Michele e Biagio - Passignano







    Domenico e Davide Ghirlandaio lavorarono a lungo per i monaci della badia di Passignano, come informa Vasari e come testimonia una serie di pagamenti, dal 25 giugno 1476 al 12 giugno 1478.

    I primi, dal giugno 1476 al 1 settembre 1477, riguardano con certezza l'affresco con l'"Ultima Cena" realizzato nel refettorio della Badia tra giugno e settembre del 1476.

    I libri dei conti dei frati segnano infatti, a ogni rata, la causale dei pagamenti e l'avanzamento della pittura condotta dai due fratelli e saldata quasi sempre a Davide, l'amministratore dell'azienda.

    La badia di Passignano era stata fondata nel 1049 da Giovanni Gualberto per i Vallombrosani.
    I monaci decidono di risistemare il refettorio e di farlo affrescare: Domenico progetta allora una grande scena, ispirata all'omonimo soggetto dipinto a metà Quattrocento da Andrea del Castagno nel refettorio di Santa Apollonia di Firenze.

    Simile, anche se leggermente variata, è la disposizione delle figure lungo il tavolo, simile il taglio prospettico, anche se la soluzione spaziale di Ghirlandaio è obbligatoriamente diversa, visto che non disponeva di una parete libera.

    Doveva infatti eseguire la pittura, in uno spazio basso e lungo, sotto due lunette con la "Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso" e il "Fratricidio di Caino", affrescate nel 1474 da Bernardo di Stefano Rosselli.

    Il pittore dipinge così il lungo interno con i commensali come cornice delle due scene soprastanti, creando anche un legame iconografico con le due lunette: al primo uomo caduto nel peccato viene promessa la redenzione, per mezzo dell'"Ultima Cena".

    Alla concitazione dei personaggi di Andrea del Castagno, Domenico sostituisce figure calme e pensose.
    Gli apostoli hanno volti affini a quelli degli Evangelisti di San Gimignano, alcuni sono di grande bellezza, con le loro lunghe barbe, i gesti misurati, altri un po' andanti, opera certamente di Davide.

    Affascinanti anche le stoviglie e l'arredo minimale, brani di natura morta che faranno scuola. ( Mar L8v )


    Edited by Milea - 17/6/2014, 20:16
     
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