Decollazione di San Giovanni Battista

Caravaggio, 1608

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    Decollazione di San Giovanni Battista, 1608
    Olio su tela 361x520 cm
    La Valletta, Co-cattedrale di San Giovanni Battista dei Cavalieri



    Dopo il fecondo periodo napoletano del 1606 - 1607, Caravaggio si trasferisce a Malta: sull’isola trascorrerà più di un anno, durante il quale compie una parabola esistenziale che va dalla gloria dell’ammissione all’ordine dei Cavalieri fino alla prigione e all’espulsione ignominiosa dall’ordine stesso.
    L’apogeo dell’attività maltese di Caravaggio coincide con l’esecuzione della tela per la cattedrale di LaValletta, dove i cavalieri si riuniscono per pregare.
    Completato nel luglio 1608, è il più grande dipinto dell’artista ( oltre 18 metri quadrati) e l’unico firmato: il nome del maestro è tracciato con il sangue che esce dal collo mozzato di san Giovanni.

    Sempre fuggiasco e sempre animato dalla speranza di tornare a Roma, l’artista ha ormai abbandonato del tutto i colori lividi e i particolari smaglianti della giovinezza.
    Ora la sua attenzione è concentrata sull’uso dello spazio. Caravaggio si svincola dalla tradizionale disposizione simmetrica delle figure all’interno della scena: nella vasta tela maltese tutti i protagonisti sono raggruppati nella parte sinistra, mentre l’intera metà di destra è occupata dal cieco muro di una prigione. La scena è ambientata di prima mattina, nella luce fioca che filtra nello squallido e disadorno cortile di una prigione; Caravaggio inquadra in parte i personaggi entro un arco a bugnato.


    Battista_Decollato




    San Giovanni è crollato a terra, con il collo tagliato dalla spada, ma per colmo d’orrore la decapitazione non è riuscita perfettamente, la testa non è completamente staccata, e il boia si appresta a completare l’opera.


    decollazionepugnale



    Dietro ordine di un ufficiale,
    il carnefice tiene la testa sanguinante
    del Battista e sguaina il corto e tagliente pugnale,
    chiamato con macabra ironia “misericordia”,
    con cui vibrare il colpo di grazia
    e spiccare definitivamente la testa dal collo.





    Il quadro è un grido di angoscia contro la violenza Caravaggio - che, ricordiamolo, condannato a morte per omicidio - si è immedesimato nella figura di san Giovanni al punto da tracciare la propria firma con il sangue che cola dalla ferita, preceduta dall’indicazione “fra”, segno dell’affiliazione all’ordine.

    firmacaravaggio




    Decollazione_Anziana

    Due donne inorridite si apprestano
    al compito di prendere
    la testa mozzata del Battista in un vassoio,
    mentre da una finestra
    sbirciano di sottecchi due compagni di cella.
    Impietrita dall’orrore,
    la più anziana si tiene la testa fra le mani.
    Nello squallore macabro della scena,
    è un gesto spontaneo,
    che esprime un sentimento di pietà
    nei confronti di Giovanni Battista,
    brutalmente giustiziato.





    decollazionecarnefice



    Il volto e l’espressione dei due uomini
    che materialmente
    danno corso all’esecuzione
    (l’ufficiale che dà gli ordini e il boia che li esegue)
    non tradiscono particolari emozioni:
    per loro si tratta di un compito
    che rientra tra i doveri del servizio.






    decollazionepiatto



    Con gesto imperioso
    l’ufficiale che assiste all’esecuzione,
    mostra il bacile di ottone,
    sorretto da Salomè,
    in cui la testa del Battista
    andrà collocata
    per essere mostrata al re Erode.
    (M.@rt)



    Edited by Milea - 18/6/2014, 16:20
     
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