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Wassily Kandinsky Blu di cielo 1940 Olio su tela 100X73cm Centre Georges Pompidou - Parigi
Capolavoro del periodo parigino, "Blu di cielo" venne dipinto nell'anno dell'occupazione nazista della Francia.
Nonostante le difficoltà, le privazioni, i rischi, Kandinsky, che era già fuggito altre volte dalla guerra e dalle persecuzioni, non volle più lasciare la Francia ( di cui nel 1939 aveva ottenuto anche la cittadinanza ).
L'opera rappresenta l'apoteosi del "periodo biomorfo".
Al suo arrivo a Parigi, alla fine del 1933, Kandinsky comincia a elaborare una nuova fase della sua pittura: studia microrganismi osservati al microscopio e trae spunti da tavole scientifiche viste sui libri di biologia. Nascono così, dall'osservazione di alcune forme di ameba, lavori come "Forme nere su bianco" del 1934; le sue opere cominciano ora a infittirsi di microrganismi di origine acquatica, insetti, meduse che diventano esseri fantastici, balocchi variopinti, suggestioni cromatiche.
Kandinsky osserva il mondo con uno "sguardo interiore" che "attraversa il duro involucro, la forma esteriore e giunge all'interno della cosa, facendoci percepire il suo pulsare interno con tutti i nostri sensi".
Lo sguardo interiore è quindi "quest' esperienza dell'anima segreta di tutte le cose che vediamo a occhio nudo, al microscopio o con il telescopio".
La pittura biomorfa diventa allora una forma di conoscenza, un modo per comprendere l'essenza delle cose.
in "Blu di cielo" questi esseri fantastici volteggiano liberamente in un cielo vaporoso. Rispetto alle prime opere biomorfe, dove le figure erano costrette dentro rigide strutture geometriche, qui scompare qualsiasi ordine simmetrico e queste creature incantevoli sono libere di fluttuare nella "quiete" del blu.
L'azzurro intenso, associato alle figure biomorfe, diventa metafisico: "in questo modo l'arte astratta pone accanto al mondo reale un nuovo mondo che esteriormente non ha nulla a che fare con la realtà". ( Mar L8v )
Edited by Milea - 1/9/2022, 21:10
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