Madonna col Bambino in trono e i santi Michele, Giusto, Zanobi e Raffaele

Domenico Ghirlandaio, 1483-1484

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    Domenico GHIRLANDAIO
    Madonna col Bambino in trono
    e i santi Michele, Giusto, Zanobi e Raffaele
    1483-1484
    Tempera su tavola
    200X191cm
    Galleria degli Uffizi - Firenze







    Destinata alla chiesa di San Giusto alle Mura di Firenze, e ancora in loco nel 1510, la pala d'altare fu trasferita nel 1530 nella chiesa di San Giovanni Battista della Calza, dove si trovava ancora ai tempo di Vasari.

    Si tratta di un'opera complessa e molto curata, ben diversa dalla "Pala di Santa Maria a Monticelli", che la precede di un anno solo.

    E' una vera e propria esplosione di luce, figure, decorazioni, tanto da suscitare le lodi di Vasari ( "non potrebbe meglio esser lavorata" ), che la descrive e nota la riduzione "delli ornamenti d'oro" a vantaggio del colore: una considerazione che sottolinea implicitamente il risalto delle tinte, cioè l'introduzione di una maggiore luminosità rispetto al passato.

    La Sacra Conversazione si svolge su una grande terrazza aperta sul fondo, dove una balaustra, ornata di perle e gioielli, fa intravedere un giardino di piante mediterranee.

    Quattro bellissimi angeli inghirlandati circondano Maria, seduta su un alto trono, mentre i quattro santi Michele, Raffaele, Zenobi, vescovo di Firenze, e Giusto, vescovo di Volterra, fanno quadrato davanti a lei, due in piedi, due "ginocchioni", come dice Vasari, gli ampi manti appoggiati su uno spettacolare tappeto, su cui poggia un vaso di fiori.

    Studiati in ogni dettaglio sono i volti e gli abiti degli angeli, la corazza di San Michele, i fiori, che denotano un particolare impegno di Ghirlandaio.

    Una vivace e bella predella con le "Storie dei santi", oggi divisa tra l'Institute of Arts di Detroit, la National Gallery di Londra e il Metropolitan Museum of Art di New York, la completava.

    Lo schema della pala riprende e sviluppa quelli della tavola di Lucca e della "Madonna di Piazza" di Pistoia, dipinta da Verrocchio e Lorenzo di Credi, offrendo un importante modello ai pittori della Toscana occidentale.
    La data di esecuzione può essere ragionevolmente indicata nel 1483.1484, considerato che nel 1486 l'opera era al suo posto. ( Mar L8v )


    Edited by Milea - 9/5/2014, 21:39
     
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