-
.
Senior Member
- Group
- Pl@net Admin
- Posts
- 34,024
- Location
- Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!
- Status
- Offline
Seppellimento di Santa Lucia, 1608
olio su tela 408×300 cm
Siracusa, Galleria di Palazzo Bellomo
in deposito dalla chiesa di Santa Lucia al Sepolcro
Gettato in carcere nella fortezza di Malta, Caravaggio riesce a fuggire in modo rocambolesco, grazie all’aiuto del vecchio amico Mario Minniti. Nonostante abbia dovuto a sua volta affrontare guai giudiziari per l’accusa di bigamia, Minniti sta conoscendo una buona carriera di pittore a Siracusa e favorisce l’immediato inserimento di Caravaggio nella vita artistica della sua città.
Appena arrivato nella località siciliana, Caravaggio riceve un significativo incarico da parte del senato cittadino: la monumentale pala d’altare per la chiesa di santa Lucia, raffigurante la sepoltura della giovane santa.
Il dipinto aveva anche una funzione civica, oltre che devozionale: le reliquie di santa Lucia erano infatti state trasportate nella chiesa di San Geremia di Venezia, dove tuttora si trovano e i siracusani intendevano ricordare che il martirio e il seppellimento della santa erano avvenuti nella loro città.
Nonostante ci sia pervenuta in condizioni di conservazione non ottimali, la pala è un ulteriore capolavoro nel campo della pittura sacra, specie per la intensa suggestione prodotta dall’ambientazione in un indistinto, scabro locale sotterraneo.
Caravaggio, che a Siracusa era stato accolto e considerato come un eminente personaggio della cultura internazionale, era rimasto impressionato dalle latomie, le vaste cavità naturali che si aprono accanto alla zona archeologica dell’antica città, nei pressi della chiesa alla quale la pala era destinata.
L’innovativa e suggestiva ambientazione della scena in un immenso spazio vuoto evoca la più importante latomia della città, cui lo stesso Caravaggio diede il nome di “Orecchio di Dionisio”.
I personaggi sono spinti nella parte bassa della tela: con un drastico contrasto tra il dramma e la banalità di un lavoro faticoso, in primo piano due brutali becchini seminudi, scavano la fossa che sta per accogliere le spoglie della martire. Tutta la metà superiore del dipinto è un immenso, misterioso spazio vuoto solcato da una nicchia, che incombe e torreggia sopra gli uomini, come un silenzioso e arcano destino.
Un vescovo presiede la cerimonia funebre
dell’inumazione della giovane santa,
pianta silenziosamente
da un gruppo di amici:
dall’ombra spuntano
l’alta mitria e la mano alzata
in segno di benedizione.
In primo piano giganteggiano le figure rustiche di due seppellitori, che sembrano sollecitare il vescovo a fare in fretta per poter concludere il loro lavoro. Soprattutto quello di destra, con le carni abbronzate dal sole, la schiena muscolosa e il profilo in penombra, contrasta fortemente con il delicato esile corpo della martire.
Non si vedono sangue,
ferite o segni del martirio
e tuttavia il corpo esanime di Lucia
comunica un senso di straziante pietà,
trasmessa agli amici affranti.
(M.@rt)
Edited by Milea - 18/6/2014, 16:02. -
.
Senior Member
- Group
- Pl@net Admin
- Posts
- 34,024
- Location
- Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!
- Status
- Offline
Edited by Milea - 11/5/2014, 21:52.
Seppellimento di Santa LuciaCaravaggio, 1608 |