Frédéric François Chopin - Tristesse

Etude in E Major Op. 10 n.3

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    Fryderyk Franciszek Chopin


    Meglio noto con il suo nome
    in versione francese

    Frédéric François Chopin

    Żelazowa Wola (Polonia), 1º marzo 1810
    Parigi, 17 ottobre 1849

    Chopin è considerato il più grande
    compositore polacco ed uno dei più
    grandi compositori per pianoforte
    di tutti i tempi.

    Il termine "ètude" descrive un breve
    brano musicale di difficoltà tecnica
    finalizzato al perfezionamento
    di un particolare
    aspetto del musicista.

    Chopin rivoluzionò questa definizione
    di ètude poichè trasformò questi
    brani in una vera forma d'arte.

    Anche se i suoi 27 ètude per pianoforte
    rispecchiano la funzione dell'ètude,
    perfezionare e rifinire le tecniche
    del pianista, nel suo caso, Chopin
    introdusse un elemento innovativo.

    Ogni ètude non è solo un semplice
    esercizio ripetitivo, ma esprime
    la sua personale storia musicale.

    Come tutte le composizioni di Chopin
    negli ètude troviamo un aspetto
    emozionale che trascende la mera
    ripetizione di note musicali.


     
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    Lo Studio Op.10 n.3 rappresenta
    un’eccezione tra i primi dodici studi,
    perchè non sviluppa una tecnica
    particolare ed è costruito su due idee
    tematiche contrastanti: la prima dolce
    e cantabile, che ritorna, dopo un episodio
    centrale caratterizzato da irruenza
    ed incisività, riproponendo e chiudendo
    il tema iniziale con lo stesso spirito.

    Chopin non amava dare
    titoli alle sue composizioni
    e le classificava in opus
    e numeri e anche per gli ètude
    seguì la stessa regola.

    Ciò nonostante alcuni editori
    o zelanti fan diedero
    dei soprannomi agli ètude
    che Chopin, comunque,
    disapprovava.

    L'ètude op.10 no. 3 venne
    chiamato "Tristesse",
    Tristezza.


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    E’ interessante notare come
    questo studio fu scritto nel 1832,
    contemporaneamente a un’altra
    composizione, il Preludio op.28 n.15,
    detto “La Goccia”, con il quale
    condivide un carattere di leggera
    ed irrequieta tristezza.

    Pur essendo uno Studio, questo
    di Chopin, riesce a far dimenticare
    all’ascoltatore il fine tecnico per
    cui è stato composto assimilandosi
    talvolta a composizioni
    con carattere di Fantasia
    o Improvviso.



    Una versione orchestrata di Tristesse.

     
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    Raffigurazione della morte di Chopin
    per tubercolosi a soli 39 anni.



    Si narra che Chopin pronunciò
    questa frase in merito a Tristesse:

    "In tutta la mia vita non
    troverò mai più una melodia
    così bella."

    Si racconta anche che Chopin,
    mentre suonava Tristesse per
    uno studente, improvvisamente
    esclamò :

    "Oh mia terra natia!"

    Questo ètude è una delle più
    alte espressioni del nazionalismo
    di Chopin e dell'amore che
    egli provava per la sua Polonia.

    Mentre il brano è senza dubbio
    molto intenso, molti musicisti
    ritengono abbia un nome
    molto povero.

    L'ètude non è semplicemente
    espressione di tristezza
    per Chopin, ma di nostalgia e
    di amore per la sua patria.

    Questo rende l'ètude uno dei brani
    più popolari di Chopin e,
    per certo, uno dei preferiti
    dallo stesso compositore.


     
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3 replies since 14/2/2011, 17:54   1565 views
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