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Ecce Homo, 1476 circa
Olio su tavola 75x 61 cm
Francoforte, Städelsches Kunstinstitut
E’ forse una delle primissime opere giovanili di Bosch: in essa il pittore fornisce prova della sua capacità narrativa e fa comparire quei personaggi grotteschi destinati a popolare molte delle sue composizioni posteriori. Una diagonale che corre dall’angolo in basso a sinistra a quello che in alto a destra separa nettamente il podio dal suolo.
Sul primo un Cristo nudo, emaciato e ricoperto di sangue è offerto al popolo: un impassibile Ponzio Pilato pronuncia la celebre espressione “Ecce Homo” (la si vede uscire dalla sua bocca), consegnandolo sostanzialmente ai Giudei.
La plebe assetata di sangue replica “Crocifige eum” (“Crocifiggilo”), condannando Cristo alla morte sulla croce. Si tratta di una folla di teste grottesche, ghignanti, bestiali, viste di profilo o di tre quarti, con elaborati copricapi, di grande effetto drammatico, compatta sia nell’assembrarsi quanto nelle intenzioni. In primo piano sono state cancellate le figure dei due donatori, i quali impetrano “Salva nos Christe redemptor” (“Salve, Cristo redentore”): di essi si scorgono solo labili cenni, riemersi dopo un restauro.
Di sfondo si apre una magnifica veduta di una città brabantina, dotata di ponti, torri e palazzi: dal balcone del municipio sventola una bandiera rossa con una mezza luna, simbolo degli infedeli, non solo musulmani. Non è l’unico dettaglio legato alla malvagità: da una finestra del palazzo di Pilato sbuca un gufo e sullo scudo tagliato del bordo destro è inciso un rospo gigantesco, un animale generalmente considerato diabolico. (M.@rt)SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by Milea - 14/6/2014, 13:28.