-
.
Senior Member
- Group
- Pl@net Admin
- Posts
- 34,024
- Location
- Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!
- Status
- Offline
Trittico dell'Adorazione dei Magi
1484-1500 circa
olio su tavola 138×144 cm
138x72 cm ( tavola centrale ), 138x33cm ( tavole laterali )
Madrid, Museo Nacional del Prado
Rappresentazione di notevole suggestione, molto lontana dall’oleografia dell’arte di Bosch, questa Adorazione rappresenta uno dei più alti esiti del pittore, da un punto di vista compositivo e cromatico: non mancano tuttavia, a fronte di un’apparente visione idilliaca, letture più approfondite che ne evidenziano la sostanziale ambiguità.SPOILER (clicca per visualizzare)
La consueta scena dell’omaggio dei sovrani orientali si svolge sotto un’esile capanna che è un capolavoro di destrezza pittorica: straordinaria è la realizzazione del “timpano” sbrecciato con le assi in evidenza, l’intonaco scrostato e i fili di paglia, con una tavolozza pressoché monocroma e con minimi scarti cromatici.
A fronte di questa estrema povertà non può non colpire lo sfarzo delle vesti e dei doni dei Magi. Come quadri nel quadro, Baldassarre, rivestito di un mantello porpora, ha già deposto una scultura raffigurante il Sacrificio di Isacco ( che schiaccia dei rospi “eretici”), mentre altre storie bibliche si leggono sul collare di Melchiorre (la Visita della regina di Saba a Salomone) e curiose figurazioni in stile boschiano ornano la tunica del re moro Gaspare e del suo piccolo assistente.
Chi è dunque quell’enigmatico personaggio seminudo, ferito a una caviglia, dal curioso copricapo a spine, che sosta sull’uscio della capanna? E’ forse l’Anticristo, un' incarnazione dell’eresia, Erode, una prefigurazione della Passione? Diverse note di realismo contribuiscono al fascino del dipinto: dai deliziosi contadini appollaiati sul tetto, al vecchio Giuseppe che riscalda al fuoco i panni del Bambino ( nello sportello sinistro).
Eppure non mancano segnali inquietanti, come nell’ala destra gli uomini attaccati dalle bestie feroci. Un’indimenticabile veduta di città, dalle alte torri cilindriche memori delle architetture orientali, chiude un paesaggio naturale di rara bellezza. (M.@rt)
Edited by Milea - 14/6/2014, 12:58. -
.
Senior Member
- Group
- Pl@net Admin
- Posts
- 34,024
- Location
- Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!
- Status
- Offline
La Messa di san Gregorio
Olio su tavola, 138x72 cm
Madrid, Museo Nacional del Prado
Ante esterne del trittico dell’Adorazione dei Magi
E’ sempre stato arduo stabilire un legame tematico esistente tra l’episodio raccontato sulle ante esterne e il contenuto del Trittico dell’Adorazione. Per qualche studioso il legante sarebbe il sacrificio, rispettivamente di Cristo e dei Magi; il tema è poi stato spesso interpretato come prefigurazione dell’eucarestia, che in effetti è il soggetto rappresentato all’esterno. Altra affascinante lettura è quella alchemica: la transustanziazione sarebbe metafora della trasformazione della materia.
Sulle ante chiuse è rappresentata a grisaille (cioè sfumature a monocromo, come tipico delle opere fiamminghe del genere, che doveva contrastare con lo sfolgorare dei colori del trittico aperto) la messa di Bolsena: papa Gregorio Magno si è inginocchiato davanti all'altare su cui sta celebrando la messa. L’episodio fa riferimento a una leggenda: durante una messa celebrata da Gregorio (540-604) nella Basilica romana di Santa Croce, Cristo apparve a un diacono incredulo della reale presenza di Cristo nell’ostia. San Gregorio è raffigurato in profonda meditazione di fronte al Cristo morto, collocato sul suo sarcofago stesso.
Fa da cornice all’imago pietatis la raffigurazione delle scene di Passione, disposte dal basso all’alto e da leggere da sinistra a destra : preghiera sul Monte degli Ulivi, Cattura di Cristo, Cristo dinanzi a Pilato, Flagellazione, Incoronazione di spine e la Via Crucis (rappresentata efficacemente come una salita da destra verso sinistra) e culminante nella Crocifissione, rappresentata con una notevole inventiva spaziale sulla cuspide dell'altare che viene fatta coincidere con il monte Calvario, sullo sfondo scuro che è particolarmente adeguato a rappresentare la nera desolazione dell'evento tragico). La centina è come sfondata, occupata dalla Crocifissione, nella quale fa la sua apparizione qualche creatura diabolica, altrimenti assente dal resto del trittico. Nel cielo attorno alla croce si vede un angelo in volo e un diavolo, con un baluginio rosso sulla testa, che trascina via l'anima capovolta di Giuda Iscariota: lo si vede impiccato sul bordo destro del monte, mentre con un uomo lo indica ad un bambino.
Alla Messa partecipano altri personaggi, inginocchiati o affioranti con curiosità dalle due quinte tirate ai lati dell'altare. Si riconoscono due personaggi in abiti contemporanei e con una coloritura naturale, probabilmente i due committenti. La committenza, riferita alle famiglie Bronckhorst e Bosschuyse, non trova tuttavia conferma nella presenza dei differenti stemmi nobiliari apposti dietro i rispettivi committenti, Pietro e Agnese, negli scomparti laterali interni. Esami recenti hanno confermato che si tratta di aggiunte sulla superficie pittorica originale. (M.@rt)
Edited by Milea - 14/6/2014, 13:01. -
.
Senior Member
- Group
- Pl@net Admin
- Posts
- 34,024
- Location
- Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!
- Status
- Offline
Anta interna sinistra
del Trittico dell’Adorazione dei Magi
San Pietro con donatore
Anta interna destra
del Trittico dell’Adorazione dei Magi
Santa Agnese con donatore
Edited by Milea - 7/5/2014, 21:00.
Trittico dell'Adorazione dei MagiHieronymus Bosch, 1484-1500 |