Cristo portacroce, Madrid

Hieronymus Bosch, 1498

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    Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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    Cristo_Portacroce_Madrid

    Cristo portacroce,1498 circa
    olio su tavola 150×94 cm
    Madrid, Palacio Real


    Il tema della salita di Cristo al Calvario è affrontato in numerose occasioni da Bosch, come nella tarda composizione di Gand, oppure nella tavola conservata a Vienna, fornendo ogni volta un’interpretazione diversa. Mentre tuttavia quest’ultima composizione è giocata sulla disposizione tardo-gotica delle figure a due fasce sovrapposte, qui la descrizione si concentra totalmente sulla monumentalità dei protagonisti, relegando l’episodio dei due dolenti prostrati dal dolore ( san Giovanni e la Vergine) in posizione secondaria.
    L’attenzione del pittore si concentra sulla fatica di Cristo, schiacciato dal peso del legno e massacrato dai sandali chiodati: il provvidenziale intervento di Simone il Cireneo, rimproverato dall’anziano, allevia per un momento le sofferenze del portacroce.
    L’artificio di guardare direttamente lo spettatore serve a suscitare l’empatia del pubblico dei fedeli.
    La folla degli aguzzini si dispone nel settore superiore sinistro, componendo un insieme compatto e accomunato dagli intenti: sul bavero di uno di essi si nota una mezzaluna, simbolo del male e la maggior parte indossa dei copricapi alquanto singolari.
    Le torri di Gerusalemme chiudono un paesaggio scivolante in profondità.
    L’intera tavolozza cromatica è costruita su pochissime tinte, contribuendo all’impressione di una composizione sacrale, essenziale e dal forte pathos mistico: non a caso si tratta di una delle opere fatte trasferire all’Escorial da Filippo II nel 1574. (M.@rt)



    Edited by Milea - 14/6/2014, 11:42
     
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