La Salita al Calvario o Cristo porta croce

Hieronymus Bosch, 1500

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    Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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    Hieronymus_Bosch_Portacroce

    La Salita al Calvario o Cristo porta croce, 1500
    olio su tavola 57,2×32 cm
    Vienna, Kunsthistorisches Museum


    La tavola costituiva l’anta sinistra di un trittico smembrato: è da presumere che la composizione centrale fosse la Crocifissione, mentre lo sportello destro raffigurasse una Deposizione o un Compianto. La narrazione della salita al Calvario avviene, utilizzando uno schema tipico della miniatura medievale che sfrutta due registri sovrapposti, descritti mediante una veduta a volo d’uccello. Lungo quello superiore si svolge la processione di Cristo, incalzato da una massa tumultuosa e in rapido movimento, il cui emblema è rappresentato dal maligno rospo sullo scudo: la sensazione di angosciosa avanzata è acuita dalle tavole chiodate ai piedi del porta croce, prossimo alla caduta.
    Il registro inferiore è invece dedicato ai due ladroni, emaciati e pallidi, il cattivo ancora altero e impettito, il buono ormai rassegnatosi alla confessione finale, ai piedi dell’albero, “la cui morte profana è ancor più amara del fardello di Cristo e assume quindi il significato di un episodio insensato e insignificante” (Carl Linfert).
    Alcuni studiosi hanno ravvisato un autoritratto del pittore nell’uomo all’estrema sinistra, tagliato dal bordo, alle spalle del soldato in armatura.


    Hieronymus_Bosch_101

    “Fanciullo nudo che gioca” (Verso)
    olio su tavola 57,2×32 cm
    Vienna, Kunsthistorisches Museum



    Sul retro la tavola mostra un cerchio dipinto con un “Fanciullo nudo che gioca” a monocromo entro un medaglione, con in mano una girandola, mentre spinge un girello.

    Diverse sono state le interpretazioni di questo medaglione: da quelle che vi scorgono un'allusione all'infanzia di Cristo, di toccante fragilità umana, o di un'allegoria dell'incoscienza e della stupidità umana nell’aver condannato Cristo, a quelle che associano alla girandola le pale di un mulino, in analogia con i mulini a vento della Salita al Calvario, quali allusioni all'eucarestia e alla redenzione.
    Il mulino da cui si ricava il pane, assumerebbe in quest’ottica una valenza eucaristica, legata al corpo di Cristo.

    Se si tratta di Cristo, allora i giochi potrebbero essere letti come prefigurazioni degli strumenti della Passione: il legno della croce, la lancia di Longino, i tre chiodi. (M.@rt)


    Edited by Milea - 14/6/2014, 11:38
     
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