I sette peccati capitali

Hieronymus Bosch, 1500 - 1525

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    Sono così tanti a zoppicare che chi cammina dritto, pare in difetto!

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    boschsettepeccati

    I sette peccati capitali, 1500-1525 circa
    olio su tavola 120×150 cm
    Madrid, Museo del Prado



    La tavola rettangolare serviva come ripiano di un tavolo o, appesa a un soffitto, forniva al suo proprietario, Filippo II di Spagna, l’occasione per una riflessione morale.
    Al centro è una raffigurazione simbolica di iride umana, in cui la pupilla è occupata dal Cristo risorto che, come ammonisce la scritta, “ Cave cave deus videt” - “ Attenzione, attenzione, Dio vede ”.
    I quattro angoli sono occupati da quattro piccoli medaglioni, rappresentanti i quattro Misteri Novissimi (Morte e Giudizio in alto, Inferno e Paradiso in basso).


    mortebosch


    Giudizio_bosch


    infernobosch


    paradisobosch




    Nei settori circolari si dispongono sette gustose scenette raffiguranti i peccati capitali (Ira, Superbia, Lussuria, Accidia, Gola, Avarizia, Invidia).
    Colpisce la spontaneità delle raffigurazioni, il loro rappresentare interni e paesaggi tipici dei Paesi Bassi. Nel settore raffigurante la gola, ad esempio, ogni elemento presente nella stanza - dal grasso protagonista all’altrettanto pingue ragazzino, dai manicaretti serviti, alle suppellettili - allude efficacemente ai piaceri della tavola. Nella scena due contadini mangiano e bevono in eccesso, davanti al figlio obeso che da loro trae cattivo esempio.

    boschgola



    La Lussuria prevede, invece, un incontro amoroso rallegrato da buffoni; due coppie eleganti, in un ameno paesaggio naturale, banchettano sotto un tendone rosato, rallegrati da buffoni.


    Bosch_Lussuria



    L'Invidia è raffigurata mediante il proverbio fiammingo che recita "due cani con un osso difficilmente raggiungono un accordo". L'immagine mostra due cani che non si interessano alle ossa davanti a loro, ma aspirano all'osso tenuto in alto; la coppia al di sopra è paragonata ai cani stessi, in quanto essi guardano con invidia un elegante nobile con il falco in mano, che fa lavorare gli altri per lui (l'uomo che porta il pesante sacco sulla schiena); aspirano a quello che non possono avere, mentre la loro figlia si rivolge dalla finestra a un pretendente, del quale spicca soprattutto il grande portafoglio.


    Bosch_Invidia




    L'Ira è rappresentata con una rissa tra due paesani ubriachi, mentre una donna cerca di calmarli.


    boschira




    L'Accidia è simboleggiata da un prelato che pecca di pigrizia, dormendo in un'abitazione accogliente, davanti a un camino, mentre vicino a lui una monaca (la Fede) giunge in sogno con un rosario in mano, per ricordargli i suoi doveri di preghiera.


    Bosch_Accidia




    L'Avarizia mostra un giudice disonesto, che accetta denaro di nascosto dalle due parti in causa.


    boschavarizia




    Nella Superbia infine si vede una donna di spalle intenta a provarsi un'acconciatura, mentre un diavolo le regge lo specchio.


    boschsuperbia




    Interessante la costruzione spaziale del tondo centrale che finge la separazione dei diversi ambienti tramite soluzioni architettoniche sempre nuove.


    boschsettepeccaticapita




    Interessante è anche la varietà di separatori tra una scena e l'altra, ora colonnine, ora pareti di edifici, o anche finestre che legano una scena all'altra, come nel caso di Accidia/Lussuria.
    Sui cartigli in alto e in basso si leggono testi biblici in latino: in alto «Gens absque consilio est et sine prudentia / utinam saperent et intelligerent ac novissima providerent» («È un popolo privo di discernimento e di senno; o, se fossero saggi e chiaroveggenti, si occuperebbero di ciò che li aspetta») e in basso «Nascondam faciem meam ab eis considerabo novissima eorum» («Io nasconderò il mio volto davanti a loro e considererò quale sarà la loro fine»). Il tondo con la Morte ricorda l’analoga composizione di Washington (La morte di un avaro). (M.@rt)




    Edited by Milea - 14/6/2014, 11:30
     
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