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Eduard Manet Corse di cavalli a Longchamp 1867 Olio su tela 43,9X84,5cm The Art Institute - Chicago
Il soggetto è quanto di più moderno si possa immaginare: uno svago tipico della società parigina, un divertimento pienamente contemporaneo nella sua rapidità e fugacità.
Le corse si tenevano nel Bois du Bologne, alla periferia della capitale ed erano frequentate anche dal giovane Edgar Degas, di estrazione sociale elevata, al pari di Manet.
Degas ha dedicato una serie di dipinti all'evento mondano e ai cavalli, ma l'opera di Chcago è la prima rappresentazione pittorica di una corsa, ripresa nel momento di massimo slancio.
Esistevano in realtà numerose e assai diffuse immagini inglesi, ma il dipinto di Manet è assolutamente rivoluzionario.
Invece di mostrare i corridoi di profilo, l'artista li inquadra frontalmente, posizionandosi idealmente in mezzo alla pista. Tutto sembra trascorrere in un attimo, l'arrivo dei cavalli, che sollevano una nuvola di polvere, le nubi che passano nel cielo, i rumori degli animali e della folla.
Scegliendo di prolungare la staccionata fino al bordo del dipinto e facendo tagliare gli astanti dalla cornice, ci dà l'impressione di essere presenti all'avvenimento, posizionati a lato del campo, dietro la signora con ombrellino.
Riprendendo l'idea della "Musica a Tuileries" , potenziata dal naturale dinamismo del soggetto scelto, Manet raffigura una scena rumorosa e palpitante, addirittura frenetica.
L'inedita composizione risaliva a un'idea del 1864 e la stessa datazione dell'opera è imprecisa. E' probabile che, visto il formato non grande e la stesura estremamente abbreviata, il dipinto fosse un primo studio per un'opera di dimensioni maggiori, che subì la stessa sorte della "Corrida" da cui proviene il frammento con "Il Torero morto". ( Mar L8v )
Edited by Milea - 7/5/2014, 22:23
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