La colazione nell'atelier

Edouard Manet, 1868

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    Edouard_Manet_025

    Edouard Manet
    La colazione nell'atelier
    1868
    Olio su tela
    118X153cm
    Neue Pinakothek - Monaco







    Il dipinto è una delle composizioni più elaborate di Manet e subì una notevole ridefinizione, evidenziata da una radiografia.

    Originariamente, infatti, la colazione era realmente ambientata all'interno di uno studio d'artista, identificabile dalla parete vetrata che costituiva lo sfondo.
    Essa venne in seguito trasformata in un muro e a giustificare il titolo restano solo le armi e gli orpelli orientalisti, che pur non facevano parte dell'attrezzatura di Manet.

    L'opera rappresenta la fine di un pranzo, per il quale posò un vicino di casa, che fuma assorto sulla destra.

    Una cameriera sopraggiunge recando una caffettiera, ma il protagonista è Leon Leenhoff, il figlio o figliastro di Manet; il ragazzo, oltre colto in primo piano, è l'unica figura a fuoco, rappresentata in modo nuovo e audace, in piedi, ma con le gambe tagliate.

    Alla natura morta di oggetti sulla sinistra, accompagnati dalla pianta nel grande vaso decorato, fa da pendant quella sul tavolo, con i resti del pranzo.

    Quest'ultimo motivo è senza dubbio ripreso dalla pittura olandese, in particolare dalle scene di Vermeer di cui si ritrova il limone sbucciato, che doveva aver affascinato Manet, poichè lo rappresenta in altre occasioni.

    Le diverse componenti del dipinto sono unificate dalla stesura fluida e di grande forza, ricorrendo come di consueto a variazioni tono su tono, nei bianchi della tovaglia, della tazzina da caffè in secondo piano, o nella figura della cameriera, tutta giocata sulla scala dei grigi e dei bianchi.

    Anche Renoir e Monet dipinsero nello stesso periodo delle colazioni, ma lo stile e il carattere sono profondamente diversi: nella tela di Manet, dominata da tinte fredde, azzurre e verdi, s'impone una sensazione di estraneità.

    Pur essendo un'opera assolutamente moderna, inoltre essa non può essere compresa senza la pittura olandese e quella di Velazquez, costante differenza rispetto agli impressionisti, che non ricorsero mai a modelli del passato. ( Mar L8v )


    Edited by Milea - 7/5/2014, 22:11
     
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